Chiusa la causa Spano, il risarcimento sarà pagato sia da Comune che società del gas

BRIGA NOVARESE - Sembra proprio arrivata alla conclusione la vicenda Spano, che si è trascinata per anni nelle aule di giustizia. Precisamente dal 1988 quando il giovane Luca Spano, promessa del calcio locale, rimase paralizzato a seguito di un incidente dovuto ad un cantiere mal segnalato. Per risarcirlo furono chiamati in causa prima l'impresa che eseguiva i lavori, risultata poi sparita, e successivamente il Comune di Briga Novarese, dove avvenne l'incidente. E proprio quest'ultimo è riuscito a trovare nei giorni scorsi un accordo extra-giudiziale con la società del gas che aveva appa
BRIGA NOVARESE - Sembra proprio arrivata alla conclusione la vicenda Spano, che si è trascinata per anni nelle aule di giustizia. Precisamente dal 1988 quando il giovane Luca Spano, promessa del calcio locale, rimase paralizzato a seguito di un incidente dovuto ad un cantiere mal segnalato. Per risarcirlo furono chiamati in causa prima l'impresa che eseguiva i lavori, risultata poi sparita, e successivamente il Comune di Briga Novarese, dove avvenne l'incidente. E proprio quest'ultimo è riuscito a trovare nei giorni scorsi un accordo extra-giudiziale con la società del gas che aveva appaltato il cantiere, per sostenere a metà le spese del risarcimento. L'entità della somma, oltre un milione di euro, rischiava infatti di mandare in rosso i conti del Comune.
L' accordo è stato reso noto ieri sera, martedì 22 dicembre, in Consiglio Comunale. "Solo un anno fa -ha ricordato il sindaco Chiara Barbieri - Ci chiedevamo se poteva essere accolto il piano di riequilibrio che avevamo presentato per far fronte al debito sancito in conseguenza del noto incidente occorso nel 1988. Della vicenda abbiamo più volte parlato e più volte abbiamo precisato che il Comune era stato coinvolto e condannato ma che il principale responsabile era per noi l’azienda che gestiva la rete del metano di allora. Per questo motivo alla fine del 2013 avevamo chiamato in giudizio l’attuale gestore della rete del metano in quanto subentrato, dopo vari passaggi societari, alla società attiva nella data dell’incidente stradale".
Dopo le prime udienze, i legali della Società hanno manifestato disponibilità ad un accordo stragiudiziale che ha dato il via ad una trattativa fra le parti. Si è arrivati ad un’ultima proposta con la quale 2i Rete Gas e la Sua Assicurazione garantivano, a fronte della chiusura della vertenza, il pagamento del 50% della quota capitale del debito complessivo, pari ad € 690.000,00. Con deliberazione di Giunta comunale quell'accordo è stato reso definitivo e di fatto si interromperanno a gennaio 2016 le rateizzazioni del debito.
"Certamente la chiusura della vicenda, sfortunata per tutte le parti in causa, ci soddisfa come Amministratori che si erano visti costretti ad assumere decisioni impopolari per una vicenda della quale si sentivano assolutamente incolpevoli - ha continuato Barbieri - La nostra legittima soddisfazione per come si è chiusa la posizione debitoria dell’Ente è quella di chi sa di non dover chiedere ai propri cittadini alcun ulteriore sforzo economico per i prossimi anni potendosi anzi ipotizzare una riduzione, in prospettiva, dell’imposizione locale.
Non posso non ricordare in questo momento la straordinaria collaborazione professionale che questa Amministrazione ha ottenuto da parte del Personale di vertice del Comune che, senza l’ausilio di consulenze esterne, spesso molto onerose, ha consentito di affrontare e risolvere nei migliore dei modi le complesse vicende amministrative che via via si ponevano sul percorso".
La vicenda però avrà ancora uno strascico. Il Comune ha infatti annunciato che chiederà un risarcimento danni allo studio legale che, nel primo grado di giudizio, non aveva chiamato il causa la società del gas. "Avevamo attivato già alcune settimane fa -ha rivelato il sindaco - una procedura di mediazione, terminata alla fine di novembre senza alcun risultato in quanto, pur avendo accettato la controparte la mediazione, la stessa non ha preso alcuna posizione di riconoscimento del risarcimento dovuto chiamando a rispondere la propria assicurazione professionale che ad oggi non si è ancora espressa. A questo punto non ci resta che prendere atto con estremo favore della chiusura del piano di riequilibrio finanziario ma altresì della necessità di procedere legalmente nei confronti dello studio legale"
l.pa.