Casa Famiglia, vent’anni di «crescita inarrestabile»

BORGOMANERO - Ha festeggiato nei giorni scorsi il 20° compleanno “Casa Famiglia” la casa di riposo per anziani in via don Godio nella frazione Santo Stefano. L’importante ed accogliente struttura circondata dal verde intitolata a don Vincenzo Annichini, scomparso il 29 gennaio 2007 che della frazione fu parroco per quasi quarant’anni, è operativa dal 23 giugno 1997, giorno in cui, senza nessuna cerimonia di inaugurazione accolse il primo ospite. «Da allora – spiega la direttrice della casa, Augusta Zanetta – sono stati ospitati 224 anziani di cui 47 santostefanesi». A prendersi cura degli ospiti 26 dipendenti, 6 liberi professionisti e un drappello di volontari. Quando venne aperta, “Casa Famiglia” aveva 22 posti letto solo per anziani autosufficienti. Ma quello era solo l’inizio di una graduale, inarrestabile crescita. «A fine dicembre 2003 – ricorda Zanetta – venne aperto il secondo piano con dieci posti letto, accreditata con l’Asl per anziani non autosufficienti che nel 2010 diventarono quindici. L’ultima importante tappa porta la data del 16 luglio 2013 con il nuovo ampliamento che ci ha consentito di raggiungere il traguardo di 40 posti letto complessivi». Ma non è finita qui. Sono tanti infatti i progetti che il Consiglio di Amministrazione presieduto dal parroco don Eugenio Grazioli ha intenzione di realizzare nei prossimi anni. «Tra questi – spiega ancora Zanetta – la realizzazione di un terrazzo sul retro dell’edificio che permetterebbe di godere dell’ombra pomeridiana, soprattutto durante il periodo estivo e la recinzione dell’area con la realizzazione di un giardino percorribile. E poi, la trasformazione di tutti i quaranta posti letto esistenti in posti per anziani non autosufficienti. Ciò non significa che un anziano autosufficiente non potrà più essere ospitato in Casa Famiglia, anzi. Ma la struttura non dovrà più rispettare i parametri attuali per gli inserimenti (25 anziani auto o parzialmente autosufficienti e 15 anziani non autosufficienti) ma potrà accogliere in base alle richieste. Questo progetto – aggiunge Zanetta – prevede per legge, la realizzazione di un secondo ascensore, più piccolo di quello esistente, ma comunque in grado di accogliere una carrozzina e la realizzazione di un’altra sala da pranzo/soggiorno al primo piano, con la conseguente perdita di tre posti letto, da 40 a 37 di cui 2 di pronta accoglienza». Per fare tutto questo serve un impegno finanziario non indifferente, quello stesso impegno che dal 10 marzo 1991, giorno della posa della prima pietra alla presenza del Vescovo di Novara monsignor Renato Corti, ha coinvolto tutta la comunità di Santo Stefano in uno straordinario slancio di generosità. «Oggi –ammette Zanetta – è tutto più difficile perché la crisi economica tocca anche le nostre famiglie. Casa Famiglia ha ancora bisogno di tutti. I progetti potranno prendere forma solo se troveranno i necessari sostegni economici. E, sono certa che non mancheranno…».
Carlo Panizza
BORGOMANERO - Ha festeggiato nei giorni scorsi il 20° compleanno “Casa Famiglia” la casa di riposo per anziani in via don Godio nella frazione Santo Stefano. L’importante ed accogliente struttura circondata dal verde intitolata a don Vincenzo Annichini, scomparso il 29 gennaio 2007 che della frazione fu parroco per quasi quarant’anni, è operativa dal 23 giugno 1997, giorno in cui, senza nessuna cerimonia di inaugurazione accolse il primo ospite. «Da allora – spiega la direttrice della casa, Augusta Zanetta – sono stati ospitati 224 anziani di cui 47 santostefanesi». A prendersi cura degli ospiti 26 dipendenti, 6 liberi professionisti e un drappello di volontari. Quando venne aperta, “Casa Famiglia” aveva 22 posti letto solo per anziani autosufficienti. Ma quello era solo l’inizio di una graduale, inarrestabile crescita. «A fine dicembre 2003 – ricorda Zanetta – venne aperto il secondo piano con dieci posti letto, accreditata con l’Asl per anziani non autosufficienti che nel 2010 diventarono quindici. L’ultima importante tappa porta la data del 16 luglio 2013 con il nuovo ampliamento che ci ha consentito di raggiungere il traguardo di 40 posti letto complessivi». Ma non è finita qui. Sono tanti infatti i progetti che il Consiglio di Amministrazione presieduto dal parroco don Eugenio Grazioli ha intenzione di realizzare nei prossimi anni. «Tra questi – spiega ancora Zanetta – la realizzazione di un terrazzo sul retro dell’edificio che permetterebbe di godere dell’ombra pomeridiana, soprattutto durante il periodo estivo e la recinzione dell’area con la realizzazione di un giardino percorribile. E poi, la trasformazione di tutti i quaranta posti letto esistenti in posti per anziani non autosufficienti. Ciò non significa che un anziano autosufficiente non potrà più essere ospitato in Casa Famiglia, anzi. Ma la struttura non dovrà più rispettare i parametri attuali per gli inserimenti (25 anziani auto o parzialmente autosufficienti e 15 anziani non autosufficienti) ma potrà accogliere in base alle richieste. Questo progetto – aggiunge Zanetta – prevede per legge, la realizzazione di un secondo ascensore, più piccolo di quello esistente, ma comunque in grado di accogliere una carrozzina e la realizzazione di un’altra sala da pranzo/soggiorno al primo piano, con la conseguente perdita di tre posti letto, da 40 a 37 di cui 2 di pronta accoglienza». Per fare tutto questo serve un impegno finanziario non indifferente, quello stesso impegno che dal 10 marzo 1991, giorno della posa della prima pietra alla presenza del Vescovo di Novara monsignor Renato Corti, ha coinvolto tutta la comunità di Santo Stefano in uno straordinario slancio di generosità. «Oggi –ammette Zanetta – è tutto più difficile perché la crisi economica tocca anche le nostre famiglie. Casa Famiglia ha ancora bisogno di tutti. I progetti potranno prendere forma solo se troveranno i necessari sostegni economici. E, sono certa che non mancheranno…».
Carlo Panizza