Carabinieri Forestale: le novità nel Novarese

NOVARA - Anche a Novara come in tutt’Itala dal 1° gennaio di quest’anno il Corpo Forestale dello Stato è confluito nell’Arma dei Carabinieri. A inizio giugno durante la celebrazione dell’annuale cerimonia di fondazione dei carabinieri il comandante provinciale dell’Arma Domenico Mascoli aveva detto nel suo discorso: «Da quest’anno la nostra famiglia si è allargata ed ha accolto gli appartenenti al Corpo Forestale dello Stato, che è transitato nella nostra Istituzione, arricchendola e potenziandola: ai Carabinieri Forestali, con i quali sin dall’inizio della riforma abbiamo instaurato un rapporto di proficua collaborazione, il mio affettuoso saluto. Sono certo che il rapporto di reciproca stima e fiducia, lo spirito di fratellanza e l’eccezionale vincolo che da sempre unisce l’Istituzione con il territorio e le sue popolazioni, attraverso l’espressione più significativa dell’organizzazione, ovvero le Stazioni Carabinieri, continuerà ad essere costantemente coltivato con straordinario impegno e senso di responsabilità». Il Corpo Forestale nel Novarese era composto da sei Comandi Stazione (Novara, Borgolavezzaro, Carpignano Sesia, Gozzano, Nebbiuno e Oleggio), rimasti in funzione, che ora affiancano i colleghi dell’Arma sul territorio.Per capire i risvolti nel Novarese di questa epocale trasformazione abbiamo intervistato il Comandate provinciale dei Carabinieri Forestale il colonnello Valerio Cappello, a Novara dallo scorso anno come responsabile dell’allora Corpo Forestale. Rispetto all’organico, nel Novarese, quanti appartenenti alla Forestale sono confluiti nei Carabinieri e quanti hanno optato per altri Corpi dello Stato?«Novara aveva situazioni di specialità come il Soccorso Alpino che nel Verbano Cusio Ossola ha visto confluire alcuni elementi nella Guardia di Finanza, a parte un paio di casi, che hanno optato per la Polizia di Stato, ha quindi registrato praticamente nella totalità il passaggio nell’Arma. Possiamo dire che il nostro organico è rimasto invariato, senza modifiche sostanziali. Anzi in un prossimo futuro potrebbe anche essere potenziato essendo previsti concorsi di arruolamento nei Carabinieri Forestale».A livello operativo cosa cambia?«Dal punto di vista funzionale è mutato poco, proseguiamo nella nostra opera di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione e alla repressione dei reati ambientali. Quello che è cambiato in positivo è il potenziamento dell’azione che riusciamo a sviluppare grazie alla effettiva sinergia con la territorialità classica dell’Arma con cui si è creato subito un rapporto molto efficace. Stiamo, in questi mesi, vedendo i frutti di questa attività. Voglio inoltre segnalare come vi sia stata nei nostri confronti un’accoglienza veramente coinvolgente. Abbiamo la consapevolezza che si è creato una nuova forza operativa ancora più efficace per il bene dello Stato, in settori delicati come quelli ambientali. L’Arma ha fatto di tutto perchè si iniziasse a lavorare in modo ottimale. Va ricordato però che nel Novarese vi era già un ottimo rapporto professionale. Operazioni come quella relativa all’inchiesta sulla pista da motocross di Maggiora sono nate dalla collaborazione con la Tenenza di Borgomanero».m.d.Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 24 luglio 2017
NOVARA - Anche a Novara come in tutt’Itala dal 1° gennaio di quest’anno il Corpo Forestale dello Stato è confluito nell’Arma dei Carabinieri. A inizio giugno durante la celebrazione dell’annuale cerimonia di fondazione dei carabinieri il comandante provinciale dell’Arma Domenico Mascoli aveva detto nel suo discorso: «Da quest’anno la nostra famiglia si è allargata ed ha accolto gli appartenenti al Corpo Forestale dello Stato, che è transitato nella nostra Istituzione, arricchendola e potenziandola: ai Carabinieri Forestali, con i quali sin dall’inizio della riforma abbiamo instaurato un rapporto di proficua collaborazione, il mio affettuoso saluto. Sono certo che il rapporto di reciproca stima e fiducia, lo spirito di fratellanza e l’eccezionale vincolo che da sempre unisce l’Istituzione con il territorio e le sue popolazioni, attraverso l’espressione più significativa dell’organizzazione, ovvero le Stazioni Carabinieri, continuerà ad essere costantemente coltivato con straordinario impegno e senso di responsabilità». Il Corpo Forestale nel Novarese era composto da sei Comandi Stazione (Novara, Borgolavezzaro, Carpignano Sesia, Gozzano, Nebbiuno e Oleggio), rimasti in funzione, che ora affiancano i colleghi dell’Arma sul territorio.Per capire i risvolti nel Novarese di questa epocale trasformazione abbiamo intervistato il Comandate provinciale dei Carabinieri Forestale il colonnello Valerio Cappello, a Novara dallo scorso anno come responsabile dell’allora Corpo Forestale. Rispetto all’organico, nel Novarese, quanti appartenenti alla Forestale sono confluiti nei Carabinieri e quanti hanno optato per altri Corpi dello Stato?«Novara aveva situazioni di specialità come il Soccorso Alpino che nel Verbano Cusio Ossola ha visto confluire alcuni elementi nella Guardia di Finanza, a parte un paio di casi, che hanno optato per la Polizia di Stato, ha quindi registrato praticamente nella totalità il passaggio nell’Arma. Possiamo dire che il nostro organico è rimasto invariato, senza modifiche sostanziali. Anzi in un prossimo futuro potrebbe anche essere potenziato essendo previsti concorsi di arruolamento nei Carabinieri Forestale».A livello operativo cosa cambia?«Dal punto di vista funzionale è mutato poco, proseguiamo nella nostra opera di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione e alla repressione dei reati ambientali. Quello che è cambiato in positivo è il potenziamento dell’azione che riusciamo a sviluppare grazie alla effettiva sinergia con la territorialità classica dell’Arma con cui si è creato subito un rapporto molto efficace. Stiamo, in questi mesi, vedendo i frutti di questa attività. Voglio inoltre segnalare come vi sia stata nei nostri confronti un’accoglienza veramente coinvolgente. Abbiamo la consapevolezza che si è creato una nuova forza operativa ancora più efficace per il bene dello Stato, in settori delicati come quelli ambientali. L’Arma ha fatto di tutto perchè si iniziasse a lavorare in modo ottimale. Va ricordato però che nel Novarese vi era già un ottimo rapporto professionale. Operazioni come quella relativa all’inchiesta sulla pista da motocross di Maggiora sono nate dalla collaborazione con la Tenenza di Borgomanero».m.d.Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 24 luglio 2017