Borgomanero "ascolta" l'appello del Vescovo per la prossimità ai migranti

BORGOMANERO – L’invito alla prossimità verso i migranti rivolto mercoledì scorso dal Vescovo Franco Giulio Brambilla alle parrocchie, alle associazioni e alle famiglie della Comunità diocesana non è caduto nel vuoto. Anzi. A Borgomanero il messaggio è stato recepito con forte anticipo. Nel senso, come ci ha detto il prevosto don Piero Cerutti (nella foto di
BORGOMANERO – L’invito alla prossimità verso i migranti rivolto mercoledì scorso dal Vescovo Franco Giulio Brambilla alle parrocchie, alle associazioni e alle famiglie della Comunità diocesana non è caduto nel vuoto. Anzi. A Borgomanero il messaggio è stato recepito con forte anticipo. Nel senso, come ci ha detto il prevosto don Piero Cerutti (nella foto di Panizza) che “l’argomento è stato posto all’ordine del giorno del
Consiglio Pastorale parrocchiale convocato a fine mese”. “La nostra Comunità parrocchiale – prosegue don Piero – è già comunque impegnata da tempo nel campo dell’accoglienza attraverso la Caritas ma anche sostenendo le iniziative promosse sul territorio da varie associazioni di volontariato come Mamre che in città gestisce “Casa Piccolo Bartolomeo” struttura che nella frazione di Santo Stefano da anni accoglie ragazze madri e donne in difficoltà, la maggior parte delle quali straniere e che da qualche mese dà ospitalità a sette giovani donne nigeriane di religione cristiana costrette a lasciare il loro Paese per sfuggire alla violenza dell’organizzazione terroristica jihadista “Boko Haram” alleata con lo stato islamico. Oltre a questa struttura è operativa anche una Comunità alloggio in via Matteotti per soli uomini dove operano diversi volontari”.
Carlo Panizza