Bambini richiamati in vita, caccia alle streghe e codici astronomici
BORGOMANERO - Serata dedicata ai tesori nascosti e alle leggende della zona, quella di giovedì 28 maggio al ristorante “Pinocchio” organizzata dal Kiwanis Club Borgomanero. Ospiti della conviviale, presentati dal presidente del club Carlo Capone “I Viaggiatori Ignoranti” Fabio Casalini, Andrea Dallapina e Francesco Teruggi. Ha aperto la conferenza Fabio Casalini, fondatore del progetto, ricercatore e blogger per passione che ha presentato ai commensali il gruppo da lui presieduto e la sua storia. Nati con lo scopo di riscoprire la cultura e le tradizioni locali rendendole disponibili al pubblico con linguaggio semplice, coinvolgente e mezzi al passo con i tempi, I Viaggiatori Ignoranti hanno conquistato un pubblico molto ampio e sono oggi 17, ognuno con le proprie specificità: fotografi, scrittori, ricercatori, giornalisti e artisti. Fulcro del progetto è il blog viaggiatoricheignorano.blogspot.it che, insieme alle pagine collegate sui social networks Facebook e Google Plus, raccoglie tutto il materiale raccolto e pubblicato. Casalini ha poi brevemente illustrato la grande quantità di beni artistici, storici, tradizionali di cui il Vco è ricco, soffermandosi in particolare sull'epoca della caccia alle streghe e sui processi svoltisi in Ossola, sugli edifici di culto antichi e sulla parrocchiale di Baceno, senza dubbio la chiesa “più bella delle Alpi”, con i suoi affreschi
BORGOMANERO - Serata dedicata ai tesori nascosti e alle leggende della zona, quella di giovedì 28 maggio al ristorante “Pinocchio” organizzata dal Kiwanis Club Borgomanero. Ospiti della conviviale, presentati dal presidente del club Carlo Capone “I Viaggiatori Ignoranti” Fabio Casalini, Andrea Dallapina e Francesco Teruggi. Ha aperto la conferenza Fabio Casalini, fondatore del progetto, ricercatore e blogger per passione che ha presentato ai commensali il gruppo da lui presieduto e la sua storia. Nati con lo scopo di riscoprire la cultura e le tradizioni locali rendendole disponibili al pubblico con linguaggio semplice, coinvolgente e mezzi al passo con i tempi, I Viaggiatori Ignoranti hanno conquistato un pubblico molto ampio e sono oggi 17, ognuno con le proprie specificità: fotografi, scrittori, ricercatori, giornalisti e artisti. Fulcro del progetto è il blog viaggiatoricheignorano.blogspot.it che, insieme alle pagine collegate sui social networks Facebook e Google Plus, raccoglie tutto il materiale raccolto e pubblicato. Casalini ha poi brevemente illustrato la grande quantità di beni artistici, storici, tradizionali di cui il Vco è ricco, soffermandosi in particolare sull'epoca della caccia alle streghe e sui processi svoltisi in Ossola, sugli edifici di culto antichi e sulla parrocchiale di Baceno, senza dubbio la chiesa “più bella delle Alpi”, con i suoi affreschi misteriosi e insoliti. Infine ha letto il racconto “La bastarda”, ispirato alla caccia alle streghe realmente svoltasi in Valle Antigorio tra il '500 e il '600. Con un racconto inedito ha esordito Andrea Dallapina, giornalista, direttore di Ecorisveglio e scrittore. Suggestioni, domande e approcci insoliti, innovativi contraddistinguono la ricerca e la divulgazione che I Viaggiatori Ignoranti svolgono sul territorio. Il racconto, pur con la premessa che “ogni riferimento a persone e a fatti reali è puramente casuale” ha ripercorso come in un giallo le rocambolesche indagini e le incursioni del gruppo, impersonato da un duo di amici “un po' strani”, nelle chiese e nei luoghi sacri del Vco, alla ricerca di riti perduti e di simboli misteriosi. Sfondo della storia è il rito antico del répit o della “doppia morte”, con il quale si pensava di poter riportare brevemente alla vita i bambini nati morti, affinché potessero essere “battezzati” e salvati dal limbo cui sarebbero stati destinati. Il rito, di origini arcaiche e praticato presumibilmente presso massi e rocce sacre, passò nel medioevo ad essere officiato in santuari appositi, fino ad essere duramente osteggiato e proibito dalla Chiesa. Ha concluso la serata Francesco Teruggi, giornalista, scrittore e ricercatore, ripercorrendo la storia della cristianizzazione del Vco, a partire dai “missionari” coinvolti dai possidenti locali, fino alla loro riscoperta e santificazione forzata in epoca carolingia. La vita di questi primi predicatori, ricostruita secoli più tardi per scopi politici e le loro figure mitizzate per compiere un riadattamento dei culti antichi alla nuova religione è solo uno dei tanti esempi di “fabbricazione” di santi, per le finalità più disparate. Teruggi ha chiarito come i dedicatari di ogni chiesa siano prima di tutto le guide, i simboli dell'unicità di ogni luogo, il riassunto delle sue caratteristiche. Ha portato come esempio San Quirico a Domodossola, chiesa “bambino”, indicazione di una purezza necessaria per potersi avvicinare alla chiesa “madre” che sorgeva dove è stato innalzato il Sacro Monte Calvario. Ha poi proseguito con San Leonardo a Borgomanero che, nella misteriosa presenza del dedicatario, una sorta di emulo di San Remigio, insieme ad un Giuda non evangelico ma vicino ai testi satirici ebraici, ai cui piedi è inginocchiato Gesù, richiama attraverso un codice astronomico preciso una delle maggiori ricorrenze celtiche, quella di Samhain. Ha poi dedicato qualche parola alla recente scoperta dei pittogrammi rupestri della Balma dei Cervi nel territorio ossolano, antichi segni di quella sapienza che, prodigiosamente è riuscita a giungere fino a noi, affinché non dimentichiamo che la terra e il cielo, cui spesso invano rivolgiamo preghiere, silenziosamente “pregano” da sempre per l'umanità.
Carlo Panizza