Alla Paffoni un derby elettrizzante

CASTELLETTO TICINO - Un bel derby: intenso, combattuto, elettrizzante, magari non bellissimo dal punto di vista tecnico e con una cornice di pubblico importante: circa 800 spettatori. Lo vince, alla distanza, la Paffoni, che nel momento decisivo fa valere la sua maggiore qualità. La Mamy esce a testa alta, forse anche con qualche rammarico perchè per lunghi tratti del match aveva comandato nel punteggio. Omegna senza il suo totem Dip, fermato in settimana per un problema alla schiena: il vantaggio sottocanestro dunque si annulla e la Mamy è brava nel primo tempo ad approfittarne, anche perchè da sotto la Paffoni sbaglia tutto quello che si può sbagliare: 3/14 da due a metà gara. La squadra di Passera nel primo tempo segna a ripetizione dall'arco: Gallazzi ne infila tre consecutive per il primo allungo: 8-3 al 5', 13-8 all'8'. La scorssa emotiva per la Fulgor la danno Fratto e Torgano: il primo, dalla panchina, garantisce la solita energia su ambo i lati del campo, il secondo mette due trip
CASTELLETTO TICINO - Un bel derby: intenso, combattuto, elettrizzante, magari non bellissimo dal punto di vista tecnico e con una cornice di pubblico importante: circa 800 spettatori. Lo vince, alla distanza, la Paffoni, che nel momento decisivo fa valere la sua maggiore qualità. La Mamy esce a testa alta, forse anche con qualche rammarico perchè per lunghi tratti del match aveva comandato nel punteggio. Omegna senza il suo totem Dip, fermato in settimana per un problema alla schiena: il vantaggio sottocanestro dunque si annulla e la Mamy è brava nel primo tempo ad approfittarne, anche perchè da sotto la Paffoni sbaglia tutto quello che si può sbagliare: 3/14 da due a metà gara. La squadra di Passera nel primo tempo segna a ripetizione dall'arco: Gallazzi ne infila tre consecutive per il primo allungo: 8-3 al 5', 13-8 all'8'. La scorssa emotiva per la Fulgor la danno Fratto e Torgano: il primo, dalla panchina, garantisce la solita energia su ambo i lati del campo, il secondo mette due triple in pochi minuti per il 15-14 del 10'. Anche Calzavara si iscrive al festival delle triple, quindi Hidalgo in contropiede per il più 6 Oleggio sul 20-14. Ghizzinardi è una furia: non crede ai suoi occhi quando Arrigoni si divora almeno tre clamorosi appoggi e quando la gestione del contropiede non è granchè, per usare un eufemismo. L'equilibrio tecnico-tattico la Paffoni lo trova quando sul parquet scende Milani, non al meglio e centellinato dopo il guaio muscolare di un mesetto fa: l'ex Bergamo prima stecca una tripla che non prende nemmeno il ferro, ma poi si riscatta con un dardo ed un arresto e tiro da università cestistica. Omegna trova così la parità a quota 26, ma il finale di primo tempo è ancora di marca oleggese, anche perchè la Paffoni commette due clamorose ingenuità difensive: 33-28 per la Mamy all'intervallo. Il secondo tempo, dopo il +7 di Spatti, si apre nel segno dei cusiani, che confezionano un break di 7-0 che rimette le cose a posto: a propiziarlo è Simoncelli, che poi firma anche il vantaggio esterno sul 39-40. I lupi danno l'ìmpressione di poter allungare, anche perchè si sblocca pure Benedusi dalla lunga distanza: 42-47 con i liberi di Di Pizzo, poi tripla del solito Spatti per la Mamy. A cavallo di terzo ed ultimo quarto Oleggio raschia il fondo del barile delle sue energie: Colombo con un canestro e fallo riporta avanti i suoi, chiudendo un break di 8-0. Fin lì assente, si iscrive al match anche Arrigoni, con 4 punti consecutivi: Milani sullo scarico in transizione trova il fondo della retina e a 6' dalla fine la Paffoni allunga sul 50-54. Oleggio ha un ultimo sussulto con i liberi di Spatti per il nuovo pareggio, ma il finale è tutto di marca omegnese: Arrigoni ne mette 7 in fila e chiude i conti coadiuvato da Fratto. Termina così 56-63 al PalaEolo.
Daniele Piovera