Al via il cantiere per la nuova Casa Irene

BORGOMANERO - Al via lunedì a Santa Croce (nella foto) i lavori per la costruzione di Casa Irene, la comunità mamma-bambino voluta dall'associazione di volontariato “Mamre”. Il progetto è stato redatto gratuitamente dal designer Marco Preti e dall'ingegner Carlo Quirico. L'opera è sostenuta dalla Caritas e dalle fondazioni Cariplo e Comunità del Novarese. L'edificio avrà una superficie di circa 350 metri quadrati su un unico piano per sette camere, una sala giochi, un'area per la psicomotricità, una cucina, un soggiorno e una sala da pranzo. Un cortile interno e un orto. «Rispetto al passato – dice il presidente di Mamre Mario Metti - le necessità sono cambiate. Una volta la priorità era aiutare le ragazze madri abbandonate, adesso alla nostra porta bussano soprattutto donne vittime di violenza, donne e bambini con problematicità importanti che richiedono l'intervento di educatori professionali e psicologi. Questa nuova struttura consentirà loro di reinserirsi nella società con un lavoro e un alloggio indipendente». Una nuova casa «perché – spiega Metti - Casa Piccolo Bartolomeo non risponde più alle normative regionali e non è stato possibile reperire uno stabile con le caratteristiche richieste da una comunità di questo tipo». E’ partita la sottoscrizione per sostenere le spese: in vendita simbolicamente 60.000 mattoni della nuova struttura. «Ai borgomaneresi chiediamo – dice Metti – gratis o in comodato per un periodo non superiore ad un anno un capannone per sistemare temporaneamente i mobili che andranno ad arredare Casa Irene».
c.p.
BORGOMANERO - Al via lunedì a Santa Croce (nella foto) i lavori per la costruzione di Casa Irene, la comunità mamma-bambino voluta dall'associazione di volontariato “Mamre”. Il progetto è stato redatto gratuitamente dal designer Marco Preti e dall'ingegner Carlo Quirico. L'opera è sostenuta dalla Caritas e dalle fondazioni Cariplo e Comunità del Novarese. L'edificio avrà una superficie di circa 350 metri quadrati su un unico piano per sette camere, una sala giochi, un'area per la psicomotricità, una cucina, un soggiorno e una sala da pranzo. Un cortile interno e un orto. «Rispetto al passato – dice il presidente di Mamre Mario Metti - le necessità sono cambiate. Una volta la priorità era aiutare le ragazze madri abbandonate, adesso alla nostra porta bussano soprattutto donne vittime di violenza, donne e bambini con problematicità importanti che richiedono l'intervento di educatori professionali e psicologi. Questa nuova struttura consentirà loro di reinserirsi nella società con un lavoro e un alloggio indipendente». Una nuova casa «perché – spiega Metti - Casa Piccolo Bartolomeo non risponde più alle normative regionali e non è stato possibile reperire uno stabile con le caratteristiche richieste da una comunità di questo tipo». E’ partita la sottoscrizione per sostenere le spese: in vendita simbolicamente 60.000 mattoni della nuova struttura. «Ai borgomaneresi chiediamo – dice Metti – gratis o in comodato per un periodo non superiore ad un anno un capannone per sistemare temporaneamente i mobili che andranno ad arredare Casa Irene».
c.p.