Ad Alba una Paffoni da battaglia

Ad Alba una Paffoni da battaglia
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E’ una Paffoni da battaglia, senza fronzoli, quella che passa 70-57 anche al Pala958 di Alba, conquistando la terza vittoria in campionato e gustandosi così il primato nella settimana che porterà all’attesissimo scontro

E’ una Paffoni da battaglia, senza fronzoli, quella che passa 70-57 anche al Pala958 di Alba, conquistando la terza vittoria in campionato e gustandosi così il primato nella settimana che porterà all’attesissimo scontro diretto con la Fiorentina di sabato prossimo al PalaBattisti. Una Paffoni costretta ancora a fare i conti con la sfortuna e le assenze: non solo Milani e Torgano out nelle Langhe, ma anche Di Pizzo, fermatosi nell’ultimo allenamento per uno stiramento. E se si analizzano anche i minutaggi, si intuiscono anche le condizioni precarie di Dip e Simoncelli, che sul parquet ci sono stati il giusto: il lungo argentino è ancora condizionato da un problema alla schiena, il play invece ha sentito un dolorino di natura muscolare in settimana. In meno di 20’ in campo, il capitano della Paffoni ha comunque saputo guidare i compagni, segnando 11 punti con
tre triple mandate a bersaglio su quattro tentativi. Ghizzinardi comunque può sorridere per le risposte avute dai giocatori che in teoria dovrebbero essere meno protagonisti: il giovane Brigato ha avvicinato la doppia cifra, segnando l’unica bomba della sua partita nell’unico vero momento di difficoltà del match, quando Alba aveva messo il naso avanti nel terzo quarto, trascinata da Maino. Solidissimi sia Arrigoni che Fratto, quest’ultimo anche preciso dall’arco, con un 50% davvero significativo e tre dardi quando contava. Il solito trattore Benedusi, che ne ha messi anche lui 7 quando serviva, a sprazzi Villa, comunque ancora in doppia cifra e capace di accendersi come pochi. Quindi una Paffoni ridotta ai minimi termini ha saputo comunque controllare la partita contro un’avversaria che, oggettivamente, sembra poca cosa per la categoria: tanta buona volontò, qualche buona giocata di Maino e Gallo e poco altro. E’ poi mancato il fattore campo: il piccolo palasport di Corneliano contava non più di 200 spettatori, e di questi più della metà di fede rossoverde. Se la Witt San Bernardo vorrà provare a mantenere la categoria, dovrà giocoforza trasformare il suo palasport in un piccolo fortino, altrimenti la missione salvezza si farà quanto mai complicata. La Paffoni invece può continuare il suo percorso di crescita: è vero che il calendario non è stato terribile in queste prime tre giornate, ma è altrettanto vero che sono arrivate tre vittorie in condizioni di emergenza, senza mai la squadra al completo, anzi con almeno due giocatori fuori in ogni partita. Ecco perché Ghizzinardi può considerare il bicchiero pienissimo: sei punti e primato sono un bel viatico. Certo sabato contro la Viola il compito sarà decisamente più arduo: l’ìimperativo è recuperare almeno uno degli infortunati e contare su quella spinta che solo il PalaBattisti, in questa categoria, sa dare quando serve.

Daniele Piovera