ORTA SAN GIULIO - «Ho appreso con grande soddisfazione la notizia dell’assoluzione con formula piena dalle accuse mossemi in qualità di sindaco dell’epoca e dell’allora mio assessore all’Urbanistica, Giorgio Pozzi – ha dichiarato Fabrizio Morea - in merito alla Variante al Prg per la costruzione dell’albergo ‘H2O’. Sono stati anni di attesa e di profonda amarezza, per chi ha dato al Comune di Orta 46 anni di attività amministrativa, compresi cinque da sindaco. Ma alla fine la Corte d’Appello di Torino, (martedì, ndr), ha riconosciuto l’assoluta inconsistenza delle accuse mosse nei confronti nostri e dei collaboratori». Ha poi aggiunto: «Non posso sorvolare sull’atteggiamento ondivago di Amministrazioni comunali quando queste spendono energie e denaro dei cittadini per costituirsi parte civile contro ex amministratori; sorvolo sulle aspettative dei soci di certe associazioni ambientaliste che promuovono cause e battaglie contro i mulini a vento: il risultato sta nelle motivazioni, note tra una ventina di giorni. Ora qualcuno dovrà riflettere per la decisione che ha messo un punto fermo nell’annosa vicenda». Espressi ringraziamenti agli avvocati Elena Negri (Torino) e Massimiliano Ferrari (Novara) e alla Corte «per aver ristabilito la verità». L’auspicio è che la proprietà possa terminare l’opera «“strategica non solo per Orta, ma per l’intero Piemonte», con risvolti occupazionali positivi.
Maria Antonietta Trupia
ORTA SAN GIULIO - «Ho appreso con grande soddisfazione la notizia dell’assoluzione con formula piena dalle accuse mossemi in qualità di sindaco dell’epoca e dell’allora mio assessore all’Urbanistica, Giorgio Pozzi – ha dichiarato Fabrizio Morea - in merito alla Variante al Prg per la costruzione dell’albergo ‘H2O’. Sono stati anni di attesa e di profonda amarezza, per chi ha dato al Comune di Orta 46 anni di attività amministrativa, compresi cinque da sindaco. Ma alla fine la Corte d’Appello di Torino, (martedì, ndr), ha riconosciuto l’assoluta inconsistenza delle accuse mosse nei confronti nostri e dei collaboratori». Ha poi aggiunto: «Non posso sorvolare sull’atteggiamento ondivago di Amministrazioni comunali quando queste spendono energie e denaro dei cittadini per costituirsi parte civile contro ex amministratori; sorvolo sulle aspettative dei soci di certe associazioni ambientaliste che promuovono cause e battaglie contro i mulini a vento: il risultato sta nelle motivazioni, note tra una ventina di giorni. Ora qualcuno dovrà riflettere per la decisione che ha messo un punto fermo nell’annosa vicenda». Espressi ringraziamenti agli avvocati Elena Negri (Torino) e Massimiliano Ferrari (Novara) e alla Corte «per aver ristabilito la verità». L’auspicio è che la proprietà possa terminare l’opera «“strategica non solo per Orta, ma per l’intero Piemonte», con risvolti occupazionali positivi.
Maria Antonietta Trupia