Pubblicato:
A Verbania una stanza per le donne maltrattate

VERBANIA - Tre denunce nella prima metà di questa settimana. Per due è stato sufficiente un ammonimento, uno ha ricevuto l’ordine d’allontanarsi dal tetto coniugale. L'ha riferito il questore, Salvatore Campagnolo, intervenendo giovedì 9 all’inaugurazione di “Una stanza tutta per sé”, lo spazio riservato alle donne maltrattate e ai loro figli, finanziato dal Soroptimist club del Verbano e dalla Fondazione comunitaria del Verbano Cusio Ossola. Qui mogli, compagne, fidanzate maltrattate possono fruire di uno spazio riservato per chiedere l’intervento delle Forze dell’ordine. Servirà anche per le testimonianze rese in corso d’indagine, informa Olimpia Bossi, procuratore capo al tribunale di Verbania: «Purtroppo, da noi a palazzo di giustizia, non c’è uno spazio riservato per trattare casi così delicati. Siamo in difficoltà persino per sostituire le lampadine. Ben venga l’iniziativa del Soroptimist (nell’ambito di un progetto nazionale dell’associazione, ndr)». La stanza – in realtà sono due (una per le deposizioni l’altra per la temporanea ospitalità a donne, e ai loro figli, impossibilitati a rientrare a casa dopo la denuncia) – si trova allo stesso piano degli uffici della Squadra Mobile.
m.r.
m.r.
Leggi di più sul Corriere di Novara in edicola
VERBANIA - Tre denunce nella prima metà di questa settimana. Per due è stato sufficiente un ammonimento, uno ha ricevuto l’ordine d’allontanarsi dal tetto coniugale. L'ha riferito il questore, Salvatore Campagnolo, intervenendo giovedì 9 all’inaugurazione di “Una stanza tutta per sé”, lo spazio riservato alle donne maltrattate e ai loro figli, finanziato dal Soroptimist club del Verbano e dalla Fondazione comunitaria del Verbano Cusio Ossola. Qui mogli, compagne, fidanzate maltrattate possono fruire di uno spazio riservato per chiedere l’intervento delle Forze dell’ordine. Servirà anche per le testimonianze rese in corso d’indagine, informa Olimpia Bossi, procuratore capo al tribunale di Verbania: «Purtroppo, da noi a palazzo di giustizia, non c’è uno spazio riservato per trattare casi così delicati. Siamo in difficoltà persino per sostituire le lampadine. Ben venga l’iniziativa del Soroptimist (nell’ambito di un progetto nazionale dell’associazione, ndr)». La stanza – in realtà sono due (una per le deposizioni l’altra per la temporanea ospitalità a donne, e ai loro figli, impossibilitati a rientrare a casa dopo la denuncia) – si trova allo stesso piano degli uffici della Squadra Mobile.
m.r.
m.r.
Leggi di più sul Corriere di Novara in edicola