A Sizzano continua a riaffiorare la storia romana

A Sizzano riemerge la storia dell’antica Roma. Il Comune si sta preparando ad acquisire un terreno (dalle dimensione di circa 13.390 metri quadrati) ricco di reperti storici: un’area di proprietà di una privata cittadina con una grande quantità di manufatti e reperti risalenti all’età romana, evidente testimonianza di un insediamento suburbano. Una notizia interessante, soprattutto per gli storici e gli appassionati del settore; ma anche per l’intera popolazione. Per la verità non una novità in quanto più volte, quando si apriva un cantiere
A Sizzano riemerge la storia dell’antica Roma. Il Comune si sta preparando ad acquisire un terreno (dalle dimensione di circa 13.390 metri quadrati) ricco di reperti storici: un’area di proprietà di una privata cittadina con una grande quantità di manufatti e reperti risalenti all’età romana, evidente testimonianza di un insediamento suburbano. Una notizia interessante, soprattutto per gli storici e gli appassionati del settore; ma anche per l’intera popolazione. Per la verità non una novità in quanto più volte, quando si apriva un cantiere in zona, ci si e imbattuti in ritrovamenti risalenti all’epoca romana. La Soprintendenza per i Beni Culturali ha già analizzato la situazione e tra Amministrazione comunale e privati c’è stata una lunga trattativa. Che si è conclusa con un accordo di cessione bonaria alla cifra di 16mila euro, ai quali saranno aggiunti i 1.500 per il rogito. La “storia”del terreno e della cessione nasce tre anni fa, in seguito alla donazione di una porzione di vecchio stabilimento dell’azienda Ponti, ?da utilizzare prioritariamente per lo svolgimento di tutte le attività amministrative propedeutiche alla realizzazione di un deposito attrezzato per la gestione di tutte le attività di studio – spiegano dal Comune - per organizzare una puntuale inventariazione e conservazione ordinata dei beni archeologici del territorio e per incentivare la tutela archeologica territoriale allargando l’iniziativa a tutte le comunità locali limitrofe, superando parzialmente i più pesanti costi di gestione di strutture museali?. Da sottolineare anche il fatto che la Direzione regionale per i Beni Culturali ha dato la propria disponibilità per raggiungere l’obiettivo, si spera anche con contributi economici.
p. u.