A Omegna rimossi i cassonetti usati “abusivamente”

OMEGNA - ConSerVco ha rimosso i cassonetti condominiali in via Fiumetta dopo le proteste dei residenti che ne lamentavano le carenze nello svuotamento. I cassonetti sono stati rimossi perché, utilizzati abusivamente dai non residenti, venivano riempiti prima del giorno della raccolta. L’area non poteva essere chiusa agli estranei per poter garantire l’accesso dei mezzi diretti ad alcune aziende della zona. La soluzione, però, non ha risolto il problema. Spariti i cassonetti, l’azienda non ha ancora provveduto alla distribuzione dei bidoncini da esporre nei giorni della raccolta.
Di fronte alle proteste, a detta dei residenti, l’azienda avrebbe sostenuto che toccava ai residenti spostare i rifiuti al di fuori dell’area o, in alternativa, allestire un servizio di vigilanza “fai da te” per individuare gli “abusivi”.
ConSerVco è sotto tiro anche in altri comuni dove effettua il servizio di raccolta. A Ghiffa, e nella stessa Verbania, in centri storici impossibili da raggiungere con i mezzi, alcuni operatori ecologici non effettuano la raccolta a mano invocando i rischi per la salute. L’azienda ha controproposto, a Ghiffa, isole ecologiche alternative e, nella fascia collinare a est di Verbania, che i residenti spostino i rifiuti al di fuori delle zone irraggiungibili con i mezzi. La discussione con le due amministrazioni comunali è ancora in corso. Lunedì 27 marzo, il Consiglio comunale di Ghiffa, ha votato all’unanimità un documento in cui si chiede il mantenimento del porta a porta nelle cinque frazioni interessate alla modifica del servizio.
m.r.
OMEGNA - ConSerVco ha rimosso i cassonetti condominiali in via Fiumetta dopo le proteste dei residenti che ne lamentavano le carenze nello svuotamento. I cassonetti sono stati rimossi perché, utilizzati abusivamente dai non residenti, venivano riempiti prima del giorno della raccolta. L’area non poteva essere chiusa agli estranei per poter garantire l’accesso dei mezzi diretti ad alcune aziende della zona. La soluzione, però, non ha risolto il problema. Spariti i cassonetti, l’azienda non ha ancora provveduto alla distribuzione dei bidoncini da esporre nei giorni della raccolta.
Di fronte alle proteste, a detta dei residenti, l’azienda avrebbe sostenuto che toccava ai residenti spostare i rifiuti al di fuori dell’area o, in alternativa, allestire un servizio di vigilanza “fai da te” per individuare gli “abusivi”.
ConSerVco è sotto tiro anche in altri comuni dove effettua il servizio di raccolta. A Ghiffa, e nella stessa Verbania, in centri storici impossibili da raggiungere con i mezzi, alcuni operatori ecologici non effettuano la raccolta a mano invocando i rischi per la salute. L’azienda ha controproposto, a Ghiffa, isole ecologiche alternative e, nella fascia collinare a est di Verbania, che i residenti spostino i rifiuti al di fuori delle zone irraggiungibili con i mezzi. La discussione con le due amministrazioni comunali è ancora in corso. Lunedì 27 marzo, il Consiglio comunale di Ghiffa, ha votato all’unanimità un documento in cui si chiede il mantenimento del porta a porta nelle cinque frazioni interessate alla modifica del servizio.
m.r.