Gdf scopre evasore totale: ha nascosto al fisco ricavi per 430mila euro

NOVARA, 430.000 euro di ricavi non dichiarati in quattro anni e un’IVA evasa pari a 30.000 euro. Sono i risultati di una verifica fiscale eseguita dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Novara nei confronti di un evasore totale.L’attività commerciale, un bar tavola calda situata nel centro storico di Novara, è stata selezionata grazie ad un’accurata analisi di rischio, sviluppata integrando le informazioni presenti nelle banche dati in uso al Corpo con l’attività d’intelligence sul territorio, finalizzata ad individuare i fenomeni illeciti più gravi ed insidiosi nonché ad incrementare la qualità degli interventi ispettivi.Nel corso della verifica fiscale è stato accertato, tra l’altro, che l’imprenditore emetteva regolarmente gli scontrini fiscali, probabilmente nella convinzione che tale accorgimento potesse bastare a farla franca, omettendo però sistematicamente la presentazione delle dichiarazioni dei redditi per gli anni 2012, 2013, 2014 e 2015. Per questo motivo si è resa necessaria una minuziosa attività istruttoria che ha permesso ai finanzieri di ricostruire analiticamente l’effettivo volume d’affari realizzato dall’impresa. A conclusione delle indagini all’imprenditore è stata contestata l’omessa dichiarazione di ricavi per 430.000 euro e un’evasione di Iva pari a 30.000 euro.Il contrasto al sommerso d’azienda costituisce una linea d’azione fondamentale nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria della Finanza, spiegano dal comando di piazza del Popolo, “non solo per i profili strettamente connessi al recupero dei tributi sottratti al bilancio dello Stato e degli Enti locali, ma anche perché consente di arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che operano nella piena e completa osservanza della legge e le cui prospettive di sviluppo sul mercato sono seriamente compromesse da chi svolge attività “in nero”. Tale intervento si inserisce in una più ampia strategia del Corpo finalizzata a contrastare gli effetti negativi dell’evasione che si riverberano sull’economia, sulla concorrenza leale tra le imprese e sulle risorse economiche dello Stato, accrescendo il carico fiscale per i cittadini onesti”.
mo.c.
NOVARA, 430.000 euro di ricavi non dichiarati in quattro anni e un’IVA evasa pari a 30.000 euro. Sono i risultati di una verifica fiscale eseguita dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Novara nei confronti di un evasore totale.L’attività commerciale, un bar tavola calda situata nel centro storico di Novara, è stata selezionata grazie ad un’accurata analisi di rischio, sviluppata integrando le informazioni presenti nelle banche dati in uso al Corpo con l’attività d’intelligence sul territorio, finalizzata ad individuare i fenomeni illeciti più gravi ed insidiosi nonché ad incrementare la qualità degli interventi ispettivi.Nel corso della verifica fiscale è stato accertato, tra l’altro, che l’imprenditore emetteva regolarmente gli scontrini fiscali, probabilmente nella convinzione che tale accorgimento potesse bastare a farla franca, omettendo però sistematicamente la presentazione delle dichiarazioni dei redditi per gli anni 2012, 2013, 2014 e 2015. Per questo motivo si è resa necessaria una minuziosa attività istruttoria che ha permesso ai finanzieri di ricostruire analiticamente l’effettivo volume d’affari realizzato dall’impresa. A conclusione delle indagini all’imprenditore è stata contestata l’omessa dichiarazione di ricavi per 430.000 euro e un’evasione di Iva pari a 30.000 euro.Il contrasto al sommerso d’azienda costituisce una linea d’azione fondamentale nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria della Finanza, spiegano dal comando di piazza del Popolo, “non solo per i profili strettamente connessi al recupero dei tributi sottratti al bilancio dello Stato e degli Enti locali, ma anche perché consente di arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che operano nella piena e completa osservanza della legge e le cui prospettive di sviluppo sul mercato sono seriamente compromesse da chi svolge attività “in nero”. Tale intervento si inserisce in una più ampia strategia del Corpo finalizzata a contrastare gli effetti negativi dell’evasione che si riverberano sull’economia, sulla concorrenza leale tra le imprese e sulle risorse economiche dello Stato, accrescendo il carico fiscale per i cittadini onesti”.
mo.c.