Novaresi stressati: i dati parlano chiaro

Tra le cause il lavoro, le difficoltà economiche e il rapporto col partner.

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Novaresi stressati: lo dice una recente ricerca effettuata sulla popolazione.

Novaresi stressati: ben il 92 per cento

Il 92% dei novaresi dichiara di essere troppo stressato, sottoposto a un carico di pressioni, incombenze e preoccupazioni che riduce la qualità della vita e arriva molte volte a incidere negativamente sulla salute, il lavoro e le relazioni sociali. È quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio di Reale Mutua sul welfare.

Le cause

Le principali fonti di stress per gli abitanti di Novara sono il lavoro (62%) e in egual modo le difficoltà economiche (62%). Seguono, in terza posizione, i problemi di salute (52%), ma anche la relazione con il partner (32%) e la gestione e l’educazione dei figli (28%). Tra i disturbi correlati allo stress che più condizionano la vita dei novaresi, gli sbalzi d’umore (54%), l’eccessiva stanchezza, spesso generata da insonnia (48%), la tensione muscolare (32%) e la tachicardia o l’emicrania (28%).

Come gestire lo stress?

Come gestire, allora, tutto questo stress? In generale, per il 54% dei novaresi, il rimedio principe è un’attività fisica regolare, ideale per scaricare la tensione e ritrovare il proprio equilibrio. Tra le discipline considerate più efficaci, il 52% si affiderebbe ad attività rilassanti come yoga, pilates e meditazione, mentre il 48% sceglierebbe la corsa e una quota analoga il nuoto. Ma oltre allo sport, secondo gli abitanti di Novara è possibile combattere gli effetti negativi dello stress anche attraverso l’alimentazione, ad esempio bevendo infusi e tisane rilassanti (52%) e sedute di fisioterapia e massaggi (42%), ma anche frequentando centri termali (26%). Per un ulteriore 8%, infine, la soluzione è ricorrere ai farmaci.

Il lavoro

Se l’attività lavorativa è fonte di stress secondo quasi due novaresi su tre, la prima causa scatenante sono i carichi e ritmi di lavoro spesso pressanti (52%), seguiti dall’insoddisfazione economica (48%), dovuta a una remunerazione insufficiente e comunque non in linea con le proprie aspettative, e dalla mancata realizzazione professionale (48%), che aumenta il senso di inadeguatezza e di insuccesso. Tra le altre fonti stress, la carenza di tempo per sé (36%) e per una quota analoga il pendolarismo, infine il clima competitivo all’interno dell’azienda (32%), che porta a vivere in modo non sereno l’ambiente di lavoro.

L’azienda stessa, tuttavia, può fare la sua parte e mettere in campo misure di welfare per affrontare e gestire lo stress lavoro correlato. In cima ai desiderata dei novaresi, la flessibilità oraria e lo smartworking (56%), che permettono una migliore conciliazione dei tempi e degli impegni lavorativi con quelli della vita privata. Il 28% vorrebbe poi che venisse messa a disposizione dei dipendenti un’apposita sala relax e un ulteriore 26% vorrebbe usufruire di un abbonamento a un centro fitness.

"Uno stile di vita sano"

“La tutela della salute passa anche dalla gestione di tutti quei fattori, come lo stress, che sono sempre più parte integrante della quotidianità e, in dosi eccessive, possono condizionare in molti modi il benessere psicofisico delle persone.”  - commenta Michele Quaglia, Direttore Commerciale e Brand di Gruppo. – “Insieme all’adozione, in generale, di uno stile di vita sano, che tutti possiamo impegnarci a mettere in pratica, anche il welfare aziendale ricopre un ruolo importante in questo senso. Anche perché, evidenzia la nostra ricerca, il lavoro è uno dei fattori di influenza sullo stato psicofisico. Per noi si tratta di un tema centrale: come Reale Mutua, infatti, siamo da sempre a fianco degli italiani e delle imprese con una serie di soluzioni, anche tecnologiche, per curare e tenere sotto controllo la propria salute e incentivare l’attività fisica”.