Cimice asiatica, secondo Coldiretti Novara "è un flagello"
Si stanno studiando strategia appropriate.

Cimice asiatica, secondo Coldiretti Novara "è un flagello ma le strategia di lotta danno i primi risultati".
Cimice asiatica
Boom di cimici con il caldo anomalo di questo periodo. E’ importante che porte e finestre rimangano chiuse per evitare che gli insetti entrino nelle case e, oltre a recare fastidio, possano trovare un ambiente utile a proliferare anche in inverno. Il fenomeno ha colpito particolarmente le nostre province, con riflessi pesanti per l’ampio spettro delle colture “prese di mira” e, in particolare, soia, mais, pere, mele, pesche e kiwi con danni fino al 40% dei raccolti nei terreni.
Dal Piemonte arrivano note positive rispetto allo scorso anno: il problema dell’invasione della cimice marmorata asiatica è stato ridimensionato. Questo non toglie che alcune aree restano colpite, in particolare l’alto Piemonte dove la produzione di soia, tutt’ora in campo, potrebbe subire danni del 30%.
Stazionario l’impatto nel Novarese e Vco, dove la presenza dell’insetto è addirittura cresciuta in alcuni areali, ma con danni limitati sulle colture fruttifere (restano tra le più colpite quelle di pesco, ciliegio, albicocco e kiwi): un primo risultato positivo che si deve in particolare alla capillare azione di monitoraggio e contrasto messa in atto da Coldiretti e dalle sue imprese.
Le strategie in atto
“Sul territorio stiamo riuscendo a contenere il fenomeno grazie a trattamenti mirati ed alla costante azione di monitoraggio dei nostri tecnici che, visti i risultati, non si fermerà” conferma Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara Vco.
“La sinergia sui territori ha reso possibile lo studio di strategie appropriate, adottando i metodi più sostenibili, con una particolare attenzione all’ambiente al fine di salvaguardare la qualità delle produzioni Made in Piemonte”.
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