Oggi l’addio a Quinto Leone, ex assessore a Novara

NOVARA, Lutto nel mondo politico novarese. Si è spento a San Bernardino Verbano, dove viveva ormai da qualche tempo, Quinto Leone, 87 anni (era nato nel 1929 a Mondovì, nel Cuneese), in passato a lungo consigliere comunale a Novara e anche assessore. Tra le sue deleghe, in più occasioni, quelle al Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura e alla Polizia.
E’ stato consigliere comunale a Palazzo Cabrino sin dal 1970. E poi incarichi come assessore e anche come vicesindaco.
I funerali si terranno lunedì 27 febbraio a partire dalle 15 nella chiesa della Beata Vergine Addolorata di Fondotoce, in provincia di Verbania. A Novara aveva abitato per molti anni al Sacro Cuore, dove in molti, ieri – vedendo l’annuncio – si sono ricordati dell’uomo e del politico.
Viene ricordato come una persona affabile e sempre pronta alla battuta e con un forte e tipico accento piemontese, delle zone tra Cuneo e la provincia di Torino. E’ stato lui, con l’appoggio della Giunta di allora, a dare il via al rifacimento di tutta la pavimentazione del mercato coperto di viale Dante. E’ sempre stato impegnato in politica sin dalla gioventù. Proveniva dall’Azione Cattolica e aveva iniziato il suo percorso nella Democrazia Cristiana. Negli anni ’90 si è avvicinato alla corrente andreottiana della Dc, dando vita – a Novara – al mensile dal titolo “Concretezza”, come del resto si chiamava l’analogo giornale a uscita nazionale. Politici di riferimento di quella corrente furono Vito Bonsignore per la zona del Torinese e Roberto Formigoni per il Milanese. Diplomato in Agraria, aveva lavorato negli uffici Agricoltura della Regione Piemonte in via Dominioni. Dal 1956 era funzionario dell’Ispettorato Agrario di Novara.
Dopo la pensione ha iniziato a trascorrere la maggior parte del suo tempo a Bieno, frazione di San Bernardino Verbano, nel Vco. Lascia la moglie Elisa e il figlio Andrea con Isabella, i nipoti Luca con Sara, Alessandro con Nunzia e il piccolo Davide.
Dopo le esequie, Leone sarà tumulato a Rocca de’ Baldi, in provincia di Cuneo.
mo.c.
NOVARA, Lutto nel mondo politico novarese. Si è spento a San Bernardino Verbano, dove viveva ormai da qualche tempo, Quinto Leone, 87 anni (era nato nel 1929 a Mondovì, nel Cuneese), in passato a lungo consigliere comunale a Novara e anche assessore. Tra le sue deleghe, in più occasioni, quelle al Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura e alla Polizia.
E’ stato consigliere comunale a Palazzo Cabrino sin dal 1970. E poi incarichi come assessore e anche come vicesindaco.
I funerali si terranno lunedì 27 febbraio a partire dalle 15 nella chiesa della Beata Vergine Addolorata di Fondotoce, in provincia di Verbania. A Novara aveva abitato per molti anni al Sacro Cuore, dove in molti, ieri – vedendo l’annuncio – si sono ricordati dell’uomo e del politico.
Viene ricordato come una persona affabile e sempre pronta alla battuta e con un forte e tipico accento piemontese, delle zone tra Cuneo e la provincia di Torino. E’ stato lui, con l’appoggio della Giunta di allora, a dare il via al rifacimento di tutta la pavimentazione del mercato coperto di viale Dante. E’ sempre stato impegnato in politica sin dalla gioventù. Proveniva dall’Azione Cattolica e aveva iniziato il suo percorso nella Democrazia Cristiana. Negli anni ’90 si è avvicinato alla corrente andreottiana della Dc, dando vita – a Novara – al mensile dal titolo “Concretezza”, come del resto si chiamava l’analogo giornale a uscita nazionale. Politici di riferimento di quella corrente furono Vito Bonsignore per la zona del Torinese e Roberto Formigoni per il Milanese. Diplomato in Agraria, aveva lavorato negli uffici Agricoltura della Regione Piemonte in via Dominioni. Dal 1956 era funzionario dell’Ispettorato Agrario di Novara.
Dopo la pensione ha iniziato a trascorrere la maggior parte del suo tempo a Bieno, frazione di San Bernardino Verbano, nel Vco. Lascia la moglie Elisa e il figlio Andrea con Isabella, i nipoti Luca con Sara, Alessandro con Nunzia e il piccolo Davide.
Dopo le esequie, Leone sarà tumulato a Rocca de’ Baldi, in provincia di Cuneo.
mo.c.