Addio a Emanuele Smirne, giudice novarese, già presidente della Corte d'Assise

NOVARA, Cordoglio a Novara e in tutto il Novarese per la scomparsa del giudice Emanuele Smirne (foto Martignoni), deceduto nella prima serata di oggi, venerdì 3 marzo, dopo una lunga malattia. Aveva 70 anni ed era nato a Novara, dove aveva anche a lungo lavorato. Era in pensione ormai da qualche anno.
Nel 2005 era stato nominato presidente della sezione penale del Tribunale di Novara e presidente della Corte d’Assise. Un ruolo che ricoprì sino al 2011, quando passò alla Corte d’Appello di Milano, come presidente di sezione. Nella sua veste di presidente della Corte d'Assise novarese si è occupato di una vicenda che andò su tutte le testate giornalistiche nazionali, il caso della piccola Matilda Borin, morta a Roasio nel luglio del 2005. I giudici novaresi pronunciarono nei confronti della madre, che era finita a processo, una sentenza di assoluzione. Era il 12 novembre 2007. Una sentenza confermata poi in tutti i gradi di giudizio.
Nel 1998 fu eletto anche nel Consiglio superiore della magistratura per la corrente Unicost. A ricordarlo, il segretario della Camera penale di Novara, l’avvocato Alessandro Brustia: “una persona di grande signorilità. Univa una grande preparazione a un suo tratto peculiare, quello di un’eleganza nei modi e di una grande signorilità e cortesia, che mostrava anche nella conduzione delle udienze”. Ancora da fissare la data dei funerali.
Monica Curino
NOVARA, Cordoglio a Novara e in tutto il Novarese per la scomparsa del giudice Emanuele Smirne (foto Martignoni), deceduto nella prima serata di oggi, venerdì 3 marzo, dopo una lunga malattia. Aveva 70 anni ed era nato a Novara, dove aveva anche a lungo lavorato. Era in pensione ormai da qualche anno.
Nel 2005 era stato nominato presidente della sezione penale del Tribunale di Novara e presidente della Corte d’Assise. Un ruolo che ricoprì sino al 2011, quando passò alla Corte d’Appello di Milano, come presidente di sezione. Nella sua veste di presidente della Corte d'Assise novarese si è occupato di una vicenda che andò su tutte le testate giornalistiche nazionali, il caso della piccola Matilda Borin, morta a Roasio nel luglio del 2005. I giudici novaresi pronunciarono nei confronti della madre, che era finita a processo, una sentenza di assoluzione. Era il 12 novembre 2007. Una sentenza confermata poi in tutti i gradi di giudizio.
Nel 1998 fu eletto anche nel Consiglio superiore della magistratura per la corrente Unicost. A ricordarlo, il segretario della Camera penale di Novara, l’avvocato Alessandro Brustia: “una persona di grande signorilità. Univa una grande preparazione a un suo tratto peculiare, quello di un’eleganza nei modi e di una grande signorilità e cortesia, che mostrava anche nella conduzione delle udienze”. Ancora da fissare la data dei funerali.
Monica Curino