No alla chiusura della casa di riposo di Trecate

TRECATE - Più di mille firme raccolte in quindici giorni: questo il traguardo raggiunto dal Comitato civico per la Casa di riposo costituitosi per evitare la chiusura della struttura comunale decisa dall’Amministrazione trecatese.Il Comitato, promosso da Sergio Amidani, Pietro Allevi, Saverio Colacicco, Teresa Fantini, Augusto Galli e Franca Guaglio, si è presentato ufficialmente alla cittadinanza lo scorso 15 febbraio ed ha subito avviato la raccolta di firme contro la chiusura della storica casa di riposo comunale che costringerebbe gli anziani a trasferirsi nella nuova struttura privata di via Po.«Attraverso la raccolta firme – avevano dichiarato i promotori – vogliamo fare in modo che l’Amministrazione comunale ascolti anche il punto di vista dei cittadini, perché riteniamo che delle alternative alla chiusura ci siano. Privare Trecate di un servizio pubblico come quello della casa di riposo è, a nostro avviso, un grave errore socio-politico, ma, soprattutto, è una decisione che nasce da considerazioni di carattere pratico che, però, non tengono conto delle reali esigenze degli anziani».Il traguardo delle mille firme è stato raggiunto, ma il Comitato intende proseguire la raccolta per convincere l’Amministrazione comunale a rivedere la propria decisione.«La partecipazione dei cittadini trecatesi a sostegno della nostra petizione – dicono i promotori del Comitato civico – è straordinaria. Non avevamo, e non abbiamo tuttora, obiettivi numerici se non quelli necessari a certificare che i trecatesi chiedono di fare il possibile e l’impossibile per salvare la casa di riposo pubblica di via Fratelli Russi; la facilità con cui abbiamo raccolto queste prime mille firme dimostra in modo inequivocabile questa volontà».«I positivi riscontri di queste due prime settimane – affermano i rappresentanti del Comitato - dimostrano il grande interesse dei cittadini per la nostra iniziativa e ci motivano a proseguire con grande determinazione, finché avremo anche un solo giorno utile ad evitare la chiusura ed il trasferimento degli anziani nella struttura privata. Intanto ringraziamo tutti i cittadini che hanno firmato e i tanti che lo faranno, perché oggi siamo sempre più convinti: se facciamo sentire la nostra voce, salvare la Casa di Riposo di via Fratelli Russi è ancora possibile». Daniela Uglietti
TRECATE - Più di mille firme raccolte in quindici giorni: questo il traguardo raggiunto dal Comitato civico per la Casa di riposo costituitosi per evitare la chiusura della struttura comunale decisa dall’Amministrazione trecatese.Il Comitato, promosso da Sergio Amidani, Pietro Allevi, Saverio Colacicco, Teresa Fantini, Augusto Galli e Franca Guaglio, si è presentato ufficialmente alla cittadinanza lo scorso 15 febbraio ed ha subito avviato la raccolta di firme contro la chiusura della storica casa di riposo comunale che costringerebbe gli anziani a trasferirsi nella nuova struttura privata di via Po.«Attraverso la raccolta firme – avevano dichiarato i promotori – vogliamo fare in modo che l’Amministrazione comunale ascolti anche il punto di vista dei cittadini, perché riteniamo che delle alternative alla chiusura ci siano. Privare Trecate di un servizio pubblico come quello della casa di riposo è, a nostro avviso, un grave errore socio-politico, ma, soprattutto, è una decisione che nasce da considerazioni di carattere pratico che, però, non tengono conto delle reali esigenze degli anziani».Il traguardo delle mille firme è stato raggiunto, ma il Comitato intende proseguire la raccolta per convincere l’Amministrazione comunale a rivedere la propria decisione.«La partecipazione dei cittadini trecatesi a sostegno della nostra petizione – dicono i promotori del Comitato civico – è straordinaria. Non avevamo, e non abbiamo tuttora, obiettivi numerici se non quelli necessari a certificare che i trecatesi chiedono di fare il possibile e l’impossibile per salvare la casa di riposo pubblica di via Fratelli Russi; la facilità con cui abbiamo raccolto queste prime mille firme dimostra in modo inequivocabile questa volontà».«I positivi riscontri di queste due prime settimane – affermano i rappresentanti del Comitato - dimostrano il grande interesse dei cittadini per la nostra iniziativa e ci motivano a proseguire con grande determinazione, finché avremo anche un solo giorno utile ad evitare la chiusura ed il trasferimento degli anziani nella struttura privata. Intanto ringraziamo tutti i cittadini che hanno firmato e i tanti che lo faranno, perché oggi siamo sempre più convinti: se facciamo sentire la nostra voce, salvare la Casa di Riposo di via Fratelli Russi è ancora possibile». Daniela Uglietti