Ladri alla sede del Banco Alimentare del Piemonte: rubato un furgone

NOVARA, Non si sono fermati neanche davanti a un’associazione di volontariato, a una realtà che ogni giorno porta aiuto ai bisognosi di Novara e del Novarese, distribuendo generi alimentari. Hanno forzato una finestra e sono entrati nei nuovi locali del Banco Alimentare del Piemonte (sede inaugurata a gennaio in via Verbano 192 C), asportando soldi e un furgone; uno dei due mezzi con cui, da tempo, i volontari svolgono la propria attività d’aiuto alle persone in difficoltà.I ladri sono entrati in azione nella notte di venerdì, forse sapendo che la struttura resta poi chiusa nel fine settimana e, quindi, il furto sarebbe stato scoperto solo il lunedì. Così, però, non è stato. Un volontario è passato alla sede sabato mattina e ha trovato la sgradita sorpresa. «Ha trovato la finestra rotta e ha visto che era svanito il furgone – spiega Davide Cerina, responsabile della sede di Novara del Banco Alimentare del Piemonte – Ha subito dato l’allarme. Sul posto anche il proprietario della struttura. E’ qualcosa di assurdo e vergognoso. Rubare a una realtà che aiuta i poveri, che dà una mano a chi vive nel disagio». A indagare sull’episodio sono i Carabinieri, intervenuti sul posto anche con il personale dei rilievi scientifici. Un furto, quello patito dal Banco Alimentare del Piemonte di Novara, grave, non solo per il furto in sé, ma anche perché la mancanza di questo mezzo mette in seria difficoltà l’attività quotidiana del gruppo di volontari. «Il furto – riprende Cerina – ci blocca e non possiamo portare avanti quello che siamo abituati a fare, ossia la consegna dei generi alimentari per i poveri. Per quanto stiamo svolgendo in questo periodo ci occorrono due furgoni piuttosto grandi. Uno era questo che ci è stato sottratto». Da Cerina un appello ai novaresi: «Il furgone sottratto è un Fiat Daily con targa BK161JY, con logo del Banco Alimentare su tre lati e logo protezione civile sul lato davanti. Chiunque lo veda, deve chiamare il 112».Monica Curino
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola lunedì 3 aprile
NOVARA, Non si sono fermati neanche davanti a un’associazione di volontariato, a una realtà che ogni giorno porta aiuto ai bisognosi di Novara e del Novarese, distribuendo generi alimentari. Hanno forzato una finestra e sono entrati nei nuovi locali del Banco Alimentare del Piemonte (sede inaugurata a gennaio in via Verbano 192 C), asportando soldi e un furgone; uno dei due mezzi con cui, da tempo, i volontari svolgono la propria attività d’aiuto alle persone in difficoltà.I ladri sono entrati in azione nella notte di venerdì, forse sapendo che la struttura resta poi chiusa nel fine settimana e, quindi, il furto sarebbe stato scoperto solo il lunedì. Così, però, non è stato. Un volontario è passato alla sede sabato mattina e ha trovato la sgradita sorpresa. «Ha trovato la finestra rotta e ha visto che era svanito il furgone – spiega Davide Cerina, responsabile della sede di Novara del Banco Alimentare del Piemonte – Ha subito dato l’allarme. Sul posto anche il proprietario della struttura. E’ qualcosa di assurdo e vergognoso. Rubare a una realtà che aiuta i poveri, che dà una mano a chi vive nel disagio». A indagare sull’episodio sono i Carabinieri, intervenuti sul posto anche con il personale dei rilievi scientifici. Un furto, quello patito dal Banco Alimentare del Piemonte di Novara, grave, non solo per il furto in sé, ma anche perché la mancanza di questo mezzo mette in seria difficoltà l’attività quotidiana del gruppo di volontari. «Il furto – riprende Cerina – ci blocca e non possiamo portare avanti quello che siamo abituati a fare, ossia la consegna dei generi alimentari per i poveri. Per quanto stiamo svolgendo in questo periodo ci occorrono due furgoni piuttosto grandi. Uno era questo che ci è stato sottratto». Da Cerina un appello ai novaresi: «Il furgone sottratto è un Fiat Daily con targa BK161JY, con logo del Banco Alimentare su tre lati e logo protezione civile sul lato davanti. Chiunque lo veda, deve chiamare il 112».Monica Curino
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola lunedì 3 aprile