Piante in città: quelle X scomparse e quelle apparse

Piante in città: quelle X scomparse e quelle apparse
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NOVARA Ci sono quelli che amano gli alberi. E quelli che li odiano. I sentimenti possono portare a comportamenti estremi ed è così che a Novara nel corso delle operazioni di potatura degli alberi sulle principali vie cittadine si sono verificati degli episodi alquanto sorprendenti. Come è stato spiegato dai responsabili del Servizio Verde pubblico del Comune di Novara durante l’incontro sul tema “La manutenzione degli alberi a Novara. Cosa abbiamo fatto e cosa faremo” che si è tenuto lunedì a Palazzo Vochieri, alcune piante, dopo opportune verifiche, sono state classificate come da abbattere. Queste piante sono quindi state segnate con una X arancione: ebbene in un caso la X è stata asportata dalla corteccia dell’albero, mentre in un altro (per la precisione in viale Buonarroti) ne sono state segnate altre dieci con una X, però di colore giallo. Fortunatamente gli attenti operatori delle ditte che si sono occupate degli interventi sulle alberate cittadine non si sono lasciati ingannare e hanno segnalato le anomalie ai tecnici del Comune che dopo altre verifiche hanno poi proceduto al corretto abbattimento delle piante. Durante l’incontro i tecnici dell’Unità del Verde hanno parlato anche della sindrome “Nimby”, acronimo che sta per “Not in my backyard” (non nel mio cortile): «A Novara sembra esserci invece la sindrome opposta la “Imby” – hanno detto ironizzando – tutti vogliono che gli interventi vengano effettuati davanti alla loro casa o nel loro quartiere, ma la polemica sul fatto che venga posta più attenzione al verde del centro città che a quello delle periferie è assolutamente infondata. Per noi non fa nessuna differenza, non è questo uno dei criteri di cui teniamo conto».
 I tecnici si sono infine resi disponibili a fornire informazioni al pubblico intervenuto, formato da semplici cittadini e rappresentanti di associazioni ambientaliste locali. Alcuni hanno lamentato come la potatura e gli abbattimenti in alcuni casi risultassero eccessivi ma il dottor Pier Mario Travaglia ha risposto con una metafora efficace: «Certo quando un dito di un uomo è in cancrena è brutto doverlo tagliare perché la mano resterà menomata, ma lo si fa lo stesso per salvare la vita di quell’uomo. Per un albero è lo stesso: se è malato per un qualsivoglia motivo bisogna agire in qualche modo per tutelare la salute delle altre piante e la sicurezza delle persone».
Valentina Sarmenghi 

Leggi tutto il servizio sul Corriere di Novara di lunedì 10 aprile 2017

NOVARA Ci sono quelli che amano gli alberi. E quelli che li odiano. I sentimenti possono portare a comportamenti estremi ed è così che a Novara nel corso delle operazioni di potatura degli alberi sulle principali vie cittadine si sono verificati degli episodi alquanto sorprendenti. Come è stato spiegato dai responsabili del Servizio Verde pubblico del Comune di Novara durante l’incontro sul tema “La manutenzione degli alberi a Novara. Cosa abbiamo fatto e cosa faremo” che si è tenuto lunedì a Palazzo Vochieri, alcune piante, dopo opportune verifiche, sono state classificate come da abbattere. Queste piante sono quindi state segnate con una X arancione: ebbene in un caso la X è stata asportata dalla corteccia dell’albero, mentre in un altro (per la precisione in viale Buonarroti) ne sono state segnate altre dieci con una X, però di colore giallo. Fortunatamente gli attenti operatori delle ditte che si sono occupate degli interventi sulle alberate cittadine non si sono lasciati ingannare e hanno segnalato le anomalie ai tecnici del Comune che dopo altre verifiche hanno poi proceduto al corretto abbattimento delle piante. Durante l’incontro i tecnici dell’Unità del Verde hanno parlato anche della sindrome “Nimby”, acronimo che sta per “Not in my backyard” (non nel mio cortile): «A Novara sembra esserci invece la sindrome opposta la “Imby” – hanno detto ironizzando – tutti vogliono che gli interventi vengano effettuati davanti alla loro casa o nel loro quartiere, ma la polemica sul fatto che venga posta più attenzione al verde del centro città che a quello delle periferie è assolutamente infondata. Per noi non fa nessuna differenza, non è questo uno dei criteri di cui teniamo conto».
 I tecnici si sono infine resi disponibili a fornire informazioni al pubblico intervenuto, formato da semplici cittadini e rappresentanti di associazioni ambientaliste locali. Alcuni hanno lamentato come la potatura e gli abbattimenti in alcuni casi risultassero eccessivi ma il dottor Pier Mario Travaglia ha risposto con una metafora efficace: «Certo quando un dito di un uomo è in cancrena è brutto doverlo tagliare perché la mano resterà menomata, ma lo si fa lo stesso per salvare la vita di quell’uomo. Per un albero è lo stesso: se è malato per un qualsivoglia motivo bisogna agire in qualche modo per tutelare la salute delle altre piante e la sicurezza delle persone».
Valentina Sarmenghi 

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