Eternit: c'è ancora molta strada da fare ad Arona

L'associazione Amici del lago è diventata un circolo di Legambiente, e ha l'obiettivo "Città amianto zero"

Eternit: c'è ancora molta strada da fare ad Arona
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L'associazione Amici del lago è diventata un circolo di Legambiente, e ha l'obiettivo "Città amianto zero"

Si torna a discutere in città del problema coperture in eternit. Sulla questione interviene Legambiente, sollecitata dalle preoccupazioni di diversi cittadini e a seguito di alcune recenti segnalazioni avvenute sui vari social network. «L’associazione ambientalista - spiegano in un comunicato i soci dell'associazione "Amici del lago" - pur riconoscendo che in 25 anni sono stati effettuati numerosi interventi di bonifica, per raggiungere l’obiettivo di “Città Amianto Zero” ritiene tuttavia necessario promuovere una corretta informazione sul problema, per far conoscere gli strumenti messi a disposizione a livello nazionale e regionale su come comportarsi per eseguire interventi corretti. In particolare è importante sottolineare ulteriormente tutti i rischi per la salute derivanti dall’esposizione alle fibre e le varie modalità per arginare lo smaltimento illegale dei materiali. A questo proposito verrà attivata a breve una campagna informativa rivolta a cittadini e amministrazioni locali, richiedendo il coinvolgimento e le competenze di Arpa Piemonte, che su questo tema svolge un ruolo di capofila in tutto il paese per la sensibilizzazione su questa problematica. Infatti, l’agenzia regionale piemontese per la protezione dell’ambiente, in collaborazione con ANCI, ha organizzato proprio in questo periodo il "Tour delle buone pratiche Città Amianto Zero” con l'obiettivo di fornire a Comuni, sindaci e tecnici, strumenti e punti di riferimento per la gestione quotidiana della presenza di amianto sul territorio.  Attraverso un “kit” di buone pratiche collaudate verranno fornite delle linee guida per la gestione e lo smaltimento dell'amianto con proposte di azioni, procedure, progetti che hanno dimostrato di contribuire all’eliminazione dei rischi per la salute».

«Da poco più di un mese, come associazione Amici del Lago siamo diventati un circolo di Legambiente e di conseguenza sono nate molte aspettative nei nostri confronti, infatti riceviamo continue segnalazioni da parte dei cittadini che ci richiedono di occuparci delle diverse criticità ambientali del territorio, come ad esempio la questione amianto - ha annunciato Massimiliano Caligara presidente del locale circolo di Legambiente - ora, grazie alle competenze e al supporto della principale associazione di volontariato ambientale del paese, cerchiamo di ampliare le nostre attività di intervento; ma proprio perché siamo un’associazione di volontari, che dedicano parte del loro tempo libero alla comunità, non possiamo rispondere e risolvere in breve tempo tutte le problematiche che ci vengono sottoposte. Stiamo cercando di strutturarci maggiormente e di sfruttare al meglio le sinergie che si vengono a creare, avvalendoci della collaborazione di esperti nei vari campi della tutela ambientale».

Roberto Signorelli, vicepresidente dell’associazione ha dichiarato: «In questi 25 anni, in seguito alla legge n.257 del 1992 che ha messo al bando l’uso dell’amianto in Italia,  sicuramente molto è stato fatto, sia da parte delle amministrazioni pubbliche che dai privati. Ma per arrivare ad essere Città Amianto Zero purtroppo è necessario ancora molto lavoro. Sarà indispensabile arrivare a conoscere in dettaglio quanti metri quadri di eternit ci sono ancora da smaltire nei vari comuni del nostro territorio e ipotizzare dei piani precisi di intervento, per poter archiviare definitivamente questa brutta eredità che ci hanno lasciato tra gli anni '50 e '80. Il risanamento ambientale, la bonifica e il corretto smaltimento dei materiali contenenti amianto devono essere delle priorità per portare a zero il rischio per la salute connesso con l’esposizione a questa pericolosa fibra. Nonostante oggi siano stati messi in campo alcuni strumenti e incentivi ad hoc, gli interventi nel nostro paese purtroppo registrano ancora dei ritardi notevoli».

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