“L’ora che non ha più sorelle", incontro all'ospedale Maggiore

“L’ora che non ha più sorelle", incontro all'ospedale Maggiore
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NOVARA - La Giornata del Sollievo, che il 31 maggio giunge alla sedicesima edizione, fu istituita con direttiva emanata nel 2001 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri allo scopo di “promuovere e testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo più giovarsi di cure destinate alla guarigione”. Nel corso degli anni, andando incontro ai bisogni reali dei cittadini, la mission della Giornata si è estesa alla diffusione della cultura del sollievo dalla sofferenza in tutte le condizioni di malattia ed esistenziali, pur mantenendo un posto di rilievo la fase terminale della vita.  La Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti e’ uno dei tre enti promotori della Giornata, insieme al Ministero della Salute ed alla conferenza delle Regioni e delle Province autonome. 

Nel mese di maggio, attraverso molteplici iniziative e manifestazioni si pone l’attenzione a riconoscere i bisogni della persona malata e starle vicino con cura e tenerezza – specie quando è anziana, sofferente e in fase avanzata di malattia, non necessariamente oncologica.
Anche l’Azienda ospedaliero universitaria Maggiore della Carità di Novara partecipa a queste iniziative grazie alla dottoressa Rossella Marzi, direttore della struttura complessa a direzione ospedaliera Terapia del dolore, che si è fatta promotrice dell’incontro pubblico “L’ora che non ha più sorelle “. L’evento si pone l’obiettivo di chiarire concetti di attualità, il biotestamento, la sedazione profonda, il suicidio assistito, l’eutanasia  rispondendo ai dubbi e ai timori dei cittadini. L’incontro si svolgerà martedì 2 maggio, alle ore 17, presso l’Aula magna dell’ospedale in corso Mazzini 18 a Novara.

NOVARA - La Giornata del Sollievo, che il 31 maggio giunge alla sedicesima edizione, fu istituita con direttiva emanata nel 2001 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri allo scopo di “promuovere e testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo più giovarsi di cure destinate alla guarigione”. Nel corso degli anni, andando incontro ai bisogni reali dei cittadini, la mission della Giornata si è estesa alla diffusione della cultura del sollievo dalla sofferenza in tutte le condizioni di malattia ed esistenziali, pur mantenendo un posto di rilievo la fase terminale della vita.  La Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti e’ uno dei tre enti promotori della Giornata, insieme al Ministero della Salute ed alla conferenza delle Regioni e delle Province autonome. 

Nel mese di maggio, attraverso molteplici iniziative e manifestazioni si pone l’attenzione a riconoscere i bisogni della persona malata e starle vicino con cura e tenerezza – specie quando è anziana, sofferente e in fase avanzata di malattia, non necessariamente oncologica.
Anche l’Azienda ospedaliero universitaria Maggiore della Carità di Novara partecipa a queste iniziative grazie alla dottoressa Rossella Marzi, direttore della struttura complessa a direzione ospedaliera Terapia del dolore, che si è fatta promotrice dell’incontro pubblico “L’ora che non ha più sorelle “. L’evento si pone l’obiettivo di chiarire concetti di attualità, il biotestamento, la sedazione profonda, il suicidio assistito, l’eutanasia  rispondendo ai dubbi e ai timori dei cittadini. L’incontro si svolgerà martedì 2 maggio, alle ore 17, presso l’Aula magna dell’ospedale in corso Mazzini 18 a Novara.

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