Testa di Romentino, incontro in Regione sul futuro dell'azienda
La Giunta piemontese approva una delibera per il sostegno alle imprese in difficoltà.
Testa di Romentino, incontro in Regione sul futuro dell'azienda. La Giunta piemontese approva una delibera per il sostegno alle imprese in difficoltà.
Testa di Romentino, incontro in Regione sul futuro dell'azienda
Si è svolto ieri presso l’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte un incontro sul futuro della Testa di Romentin. Hanno partecipato rappresentanti dell'azienda, sindacati, gli assessori regionali al Lavoro Gianna Pentenero e alle Politiche sociali Augusto Ferrari e il sindaco di Romentino Alessio Biondo. La ditta, che produce tessuti per camiceria, ha confermato il congelamento dei 20 esuberi annunciati nelle scorse settimane, ribadendo la situazione di difficoltà in cui si trova a causa di problemi legati al mercato.
"Tutelare produzione e posti di lavoro"
“Il nostro obiettivo – hanno dichiarato gli assessori Pentenero e Ferrari – è fare in modo che questa storica eccellenza del made in Italy possa continuare a vivere, tutelando produzione e posti di lavoro. Nelle prossime settimane si svolgeranno gli approfondimenti tecnici per verificare, da una parte, la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali attualmente in vigore, dall’altra di accompagnare l’impresa nel processo di risanamento e rilancio di cui ha bisogno”.
Un aiuto per favorire il rilancio delle imprese in difficoltà
In tema di imprese in difficoltà sempre ieri la Giunta regionale del Piemonte ha approvato una delibera che ha come scopo di favorirne il rilancio. La delibera, proposta dell’assessore al Lavoro Gianna Pentenero, mette a disposizione delle aziende che si trovano in stato di pre-crisi o crisi reversibile (per cui sono presenti difficoltà, ma non mancano i presupposti per la continuità aziendale) 3,9 milioni di euro. I fondi possono essere utilizzati per finanziare servizi di consulenza specialistica mirati a definire piani industriali di sviluppo e rilancio e azioni specifiche di accompagnamento, anche volte a diversificare la produzione attraverso nuovi prodotti o la trasformazione del processo produttivo.
A chi si rivolge la misura
La misura si rivolge, in particolare, alle imprese dei settori tessile, Ict applicato e lavorazioni meccaniche, maggiormente colpiti dalla crisi, con un numero di dipendenti compreso tra 20 e 50 e alle aziende degli stessi comparti con più di 50 addetti. In presenza di criticità di natura operativa, finanziaria, gestionale o produttiva, queste possono scegliere di farsi affiancare da consulenti, iscritti a un elenco regionale individuato con avviso pubblico, in grado di guidarle nel superamento della condizione di crisi.
Innovazione di prodotto
Le attività di consulenza possono essere fornite da imprese, o loro consorzi, professionisti iscritti ad ordini professionali e, nel caso dei servizi finalizzati alla diversificazione produttiva, da dottori di ricerca, start up o PMI innovative, Poli di Innovazione istituiti dalla Regione, con esperienza in materia di innovazione di processo o di prodotto. A copertura del 50% delle spese legate a questi servizi la Regione riconosce alle imprese un contributo fino a 70mila euro se hanno un numero di dipendenti compreso tra 20 e 50 e fino a 140 mila euro nel caso di aziende con più di 50 occupati. È inoltre prevista una maggiorazione del 10% per le imprese a cui, alla data di presentazione della domanda, sia stato attribuito il rating di legalità (riconoscimento attribuito dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ai sensi del decreto del 20.02.2014 n. 57). Le modalità di gestione degli interventi e l’iter per accedere ai contributi saranno indicate in un bando che sarà pubblicato nelle prossime settimane.
v.s.