Quartiere Nord, presentato il Comitato spontaneo
Ma secondo il Pd "è tutta una farsa".

Quartiere Nord, presentato il Comitato spontaneo. In arrivo anche quello di Santa Rita. Ma secondo il Pd "è tutta una farsa".
Quartiere Nord, presentato il Comitato spontaneo
Dilaga ormai a macchia d’olio in città la voglia di “partecipare”, di tornare a fare sentire la “voce” dei quartieri. Ultimo in ordine di tempo, nella serata di venerdì sotto il tendone della Parrocchia di Vignale, si è presentato il neo costituito “Comitato spontaneo Nord”. A questo primo incontro pubblico, organizzato da Roberto Esposito, sono intervenuti l’assessore Silvana Moscatelli e il consigliere comunale Mauro Franzinelli.
Vignale, Veveri e Sant'Antonio
Davanti a un buon pubblico di abitanti delle tre “zone” interessate (oltre a Vignale anche Veveri e Sant’Antonio) che costituiscono il “Nord” (in passato come CdQ, oggi unicamente circoscrizione a fini statistici del Comune) proprio Franzinelli ha plaudito questa idea: «Con la cancellazione dei Consigli di Quartiere sono venuti a mancare quegli organismi che permettevano da dare una serie di risposte alla gente, soprattutto con le periferie». Non è un caso che, a metà degli anni ’70, i primi CdQ sorsero in seguito a analoghe iniziative “spontanee” da parte dei cittadini. La storia, insomma, potrebbe in qualche modo ripetersi. E, come allora, sarebbe opportuno «regolamentarli. In ogni caso occorre dare forza e coraggio a chi vuole mettersi in gioco, perché i problemi sono tanti».
«Importante il dialogo con i cittadini»
Silvana Moscatelli dal canto suo non ha mancato di ricordare che il suo impegno amministrativo iniziò nel 1993 proprio nel CdQ Nord. «Questa Amministrazione ha fra i suoi obiettivi il recupero delle periferie, quindi è importante recuperare ogni tipo di dialogo con i cittadini. Tutti possiamo fare qualcosa ed è importante che si uniscano le voci quando si deve presentare un’istanza piuttosto che lasciare l’iniziativa a un singolo».
Comitato apartitico e aperto a tutti
Poi un primo “focus” sulle principali problematiche segnalate dai presenti, dalle aree verdi al completamento della sistemazione viabilistica di Veveri, dai marciapiedi alle più che giustificate preoccupazioni di tanti legate all’eccessiva velocità da parte di qualche automobilista al momento di fare il suo ingresso in corso Risorgimento. Il “Comitato spontaneo Nord”, come ha ricordato Esposito, «sarà assolutamente apartitico e aperto a tutti. Avremo una pagina sui principali social e faremo in modo portare avanti le istanze della gente per il bene della collettività».
Analoga iniziativa a Santa Rita
Un’analoga iniziativa è nel frattempo sorta in un’altra zona della città come Santa Rita. Anche questo “Comitato spontaneo”, che ha indicato come portavoce Marco Boitani, si definisce «contenitore apolitico, indipendente e no profit». Attivatosi su base volontaria. «Il nostro intento è quello di raccogliere segnalazioni, suggerimenti e consigli al fine di migliorare le condizioni di vita nel quartiere attraverso periodiche riunioni nelle sedi che saranno rese disponibili e aperte a tutta la cittadinanza».
Per il Pd "non è altro che una farsa"
Secondo il Partito Democratico della Provincia di Novara e del Circolo cittadino questi Comitati non sarebbero poi così spontanei. "In questi mesi stanno sorgendo in alcune zone della città i c.d. comitati di quartiere, che si autodefiniscono “spontanei”, “apolitici” e “apartitici” - è scritto in una nota - In realtà, quella che potrebbe essere un’iniziativa dal basso, lodevole ed apprezzabile, non è altro che una farsa. E’ sufficiente scorrere i nominativi dei sedicenti “presidenti”, per intravedere un’altra amara realtà. Quest’ultimi sono tutti iscritti o simpatizzanti della Lega e/o a Fratelli d’Italia. A questo punto ci chiediamo se i cittadini sanno che è solo una manovra politica per avere il “controllo elettorale del territorio”? Sono a conoscenza che i “presidenti” non hanno alcuna legittimazione democratica, in quanto non eletti, per poterli rappresentare nel dialogo con l’amministrazione comunale?"
Regolamentazione ad hoc e percorso elettorale democratico
"Noi crediamo che la questione dei quartieri e dei relativi problemi vada affrontata in maniera seria - proseguono dal Pd - La proposta del Pd è avere dei Consigli di quartiere legittimati, magari grazie ad un regolamentazione ad hoc e attraverso un percorso elettorale democratico. Esempi di questo tipo sono presenti in altre città. Ed è per questo che presenteremo, attraverso il Gruppo Consiliare del Partito Democratico, una proposta concreta sul tema che non preveda altresì oneri per le casse del Comune.
Luca Mattioli