“#Controllati”: al via il mese di prevenzione urologica nell'uomo
NOVARA - Anche la Struttura complessa di Urologia dell'Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” aderisce alla campagna “#Controllati”. L'iniziativa, promossa a livello nazionale dalla Società Italiana di Urologia, "garantirà – come spiega il professor Alessandro Volpe, direttore del reparto di Urologia del Maggiore – l’apertura di sei ambulatori per poter effettuare visite specialistiche ogni venerdì dal 9 giugno al 14 luglio presso i Poliambulatori dell’Aou, padiglione B piano interrato. Questa è la seconda edizione della campagna “#Controllati”, mese di prevenzione delle patologie urologiche che nel 2016 ha riscosso un enorme successo in termini di richiesta da parte dei pazienti grazie al contributo dei centri che a livello nazionale hanno risposto in maniera puntuale al richiamo della Siu per poter ancor di più sensibilizzare la popolazione maschile con l’obiettivo di rendere l’urologo il medico di riferimento per tutte quelle patologie tipicamente maschili che riguardano l’uomo dai 40 ai 65 anni di età. L’iniziativa – ricorda il professor Volpe - ha avuto un valore anche a livello scientifico in quanto dalle visite effettuate e dalle schede sottoposte ai pazienti la Siu ha potuto elaborare un paper con i risultati di questa indagine".
NOVARA - Anche la Struttura complessa di Urologia dell'Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità” aderisce alla campagna “#Controllati”. L'iniziativa, promossa a livello nazionale dalla Società Italiana di Urologia, "garantirà – come spiega il professor Alessandro Volpe, direttore del reparto di Urologia del Maggiore – l’apertura di sei ambulatori per poter effettuare visite specialistiche ogni venerdì dal 9 giugno al 14 luglio presso i Poliambulatori dell’Aou, padiglione B piano interrato. Questa è la seconda edizione della campagna “#Controllati”, mese di prevenzione delle patologie urologiche che nel 2016 ha riscosso un enorme successo in termini di richiesta da parte dei pazienti grazie al contributo dei centri che a livello nazionale hanno risposto in maniera puntuale al richiamo della Siu per poter ancor di più sensibilizzare la popolazione maschile con l’obiettivo di rendere l’urologo il medico di riferimento per tutte quelle patologie tipicamente maschili che riguardano l’uomo dai 40 ai 65 anni di età. L’iniziativa – ricorda il professor Volpe - ha avuto un valore anche a livello scientifico in quanto dalle visite effettuate e dalle schede sottoposte ai pazienti la Siu ha potuto elaborare un paper con i risultati di questa indagine".