Carne “made in Piemonte” con l’Igp
![Carne “made in Piemonte” con l’Igp](https://corrieredinovara.it/media/2017/06/carne-made-in-piemonte-con-l-igp-37875-420x252.jpg)
Dal Novarese e da tutto il Piemonte nella capitale per una giornata speciale: nella capitale si è celebrato l’altro giorno il benvenuto a Roma all’Igp dei Vitelloni Piemontesi della Coscia, la cui produzione interessa anche decine di Comuni della provincia di Novara.
Alla presentazione, moderata da Jimmy Ghione di Striscia la Notizia, hanno preso parte oltre 500 allevatori provenienti dalle nostre province (con la presidente di Coldiretti Novara Vco Sara Baudo, anch’ella allevatrice) e dalla nostra regione, convenuti a Palazzo Rospigliosi a Roma, con il presidente Coldiretti Roberto Moncalvo.
Dopo l’ufficialità da parte dell’Unione Europea del riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta, arrivato a seguito di un iter burocratico partito nel 2009 e fortemente sostenuto dagli allevatori di Coldiretti, è stata l’occasione per conoscere ed apprezzare direttamente le caratteristiche della più importante razza bovina da carne Made in Piemonte, nota in tutto il mondo per la sua qualità di altissimo livello.
Con la presidente di Coldiretti Piemonte Delia Revelli ed il delegato confederale Bruno Rivarossa, hanno tracciato il percorso che ha portato ad ottenere questo importante risultato e ne hanno sottolineato l’importanza economica il presidente ed il direttore del Coalvi, consorzio di tutela della razza Piemontese, Carlo Gabetti e Giorgio Marega.
A spiegare il lavoro svolto da Coldiretti presso l’Ue Maurizio Reale, responsabile nazionale di Coldiretti a Bruxelles e ad illustrare le analisi svolte per la sicurezza delle carni italiane Maria Caramelli, direttrice dell’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
L’agrichef di Campagna Amica Stefania Grandinetti ha illustrato l’importanza nella tradizione gastronomica del Piemonte della carne di razza Piemontese, facendo scoprire i piatti tipici e i tagli più idonei per preparare le varie ricette, oltre a fornire i consigli per cucinare al meglio la grigliata in vista dell’estate. Presenti la Regione Piemonte, rappresentata dall’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero e dal responsabile del settore promozione Paolo Cumino e tra le varie associazioni quella dei Piemontesi a Roma.
«Un risultato frutto di un grande lavoro di squadra tra la nostra organizzazione e tutte le associazioni, quali il Coalvi, l’Anaborapi, l’Arap Piemonte e l’Asprocarne, oltre agli uffici confederali e a quelli di Bruxelles che hanno permesso un’accelerazione dell’iter burocratico» – spiega Revelli. «L’Igp va a valorizzare e a tutelare una razza storica, legata fortemente al nostro territorio, il cui allevamento è sempre più diffuso, arrivando a contare 276 mila capi nel 2016. Ora guardiamo al futuro affinché questo riconoscimento si possa concretizzare sul territorio attraverso importanti progetti a beneficio delle nostre imprese e del tessuto economico locale».
«In Piemonte si contano 6 mila aziende che allevano la razza bovina Piemontese con quasi 300 mila capi e 15 mila addetti. Il fatturato arriva a 500 milioni di Euro e per l’intera filiera, comprendente la logistica, il trasporto, la mangimistica, la macellazione ed il sezionamento, si raggiungono quasi 800 milioni di euro - ha spiegato Rivarossa - Dati che denotano quanto incida il comparto nel panorama dell’economia piemontese, oltre che del suo indotto. Un patrimonio consolidato grazie anche ad azioni messe in campo da Coldiretti, da Campagna Amica attraverso la vendita diretta e dai nostri imprenditori. Un risultato che, oltretutto, garantisce al consumatore tracciabilità ed elevata qualità del prodotto per la sicurezza alimentare».
l.c.
Dal Novarese e da tutto il Piemonte nella capitale per una giornata speciale: nella capitale si è celebrato l’altro giorno il benvenuto a Roma all’Igp dei Vitelloni Piemontesi della Coscia, la cui produzione interessa anche decine di Comuni della provincia di Novara.
Alla presentazione, moderata da Jimmy Ghione di Striscia la Notizia, hanno preso parte oltre 500 allevatori provenienti dalle nostre province (con la presidente di Coldiretti Novara Vco Sara Baudo, anch’ella allevatrice) e dalla nostra regione, convenuti a Palazzo Rospigliosi a Roma, con il presidente Coldiretti Roberto Moncalvo.
Dopo l’ufficialità da parte dell’Unione Europea del riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta, arrivato a seguito di un iter burocratico partito nel 2009 e fortemente sostenuto dagli allevatori di Coldiretti, è stata l’occasione per conoscere ed apprezzare direttamente le caratteristiche della più importante razza bovina da carne Made in Piemonte, nota in tutto il mondo per la sua qualità di altissimo livello.
Con la presidente di Coldiretti Piemonte Delia Revelli ed il delegato confederale Bruno Rivarossa, hanno tracciato il percorso che ha portato ad ottenere questo importante risultato e ne hanno sottolineato l’importanza economica il presidente ed il direttore del Coalvi, consorzio di tutela della razza Piemontese, Carlo Gabetti e Giorgio Marega.
A spiegare il lavoro svolto da Coldiretti presso l’Ue Maurizio Reale, responsabile nazionale di Coldiretti a Bruxelles e ad illustrare le analisi svolte per la sicurezza delle carni italiane Maria Caramelli, direttrice dell’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
L’agrichef di Campagna Amica Stefania Grandinetti ha illustrato l’importanza nella tradizione gastronomica del Piemonte della carne di razza Piemontese, facendo scoprire i piatti tipici e i tagli più idonei per preparare le varie ricette, oltre a fornire i consigli per cucinare al meglio la grigliata in vista dell’estate. Presenti la Regione Piemonte, rappresentata dall’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero e dal responsabile del settore promozione Paolo Cumino e tra le varie associazioni quella dei Piemontesi a Roma.
«Un risultato frutto di un grande lavoro di squadra tra la nostra organizzazione e tutte le associazioni, quali il Coalvi, l’Anaborapi, l’Arap Piemonte e l’Asprocarne, oltre agli uffici confederali e a quelli di Bruxelles che hanno permesso un’accelerazione dell’iter burocratico» – spiega Revelli. «L’Igp va a valorizzare e a tutelare una razza storica, legata fortemente al nostro territorio, il cui allevamento è sempre più diffuso, arrivando a contare 276 mila capi nel 2016. Ora guardiamo al futuro affinché questo riconoscimento si possa concretizzare sul territorio attraverso importanti progetti a beneficio delle nostre imprese e del tessuto economico locale».
«In Piemonte si contano 6 mila aziende che allevano la razza bovina Piemontese con quasi 300 mila capi e 15 mila addetti. Il fatturato arriva a 500 milioni di Euro e per l’intera filiera, comprendente la logistica, il trasporto, la mangimistica, la macellazione ed il sezionamento, si raggiungono quasi 800 milioni di euro - ha spiegato Rivarossa - Dati che denotano quanto incida il comparto nel panorama dell’economia piemontese, oltre che del suo indotto. Un patrimonio consolidato grazie anche ad azioni messe in campo da Coldiretti, da Campagna Amica attraverso la vendita diretta e dai nostri imprenditori. Un risultato che, oltretutto, garantisce al consumatore tracciabilità ed elevata qualità del prodotto per la sicurezza alimentare».
l.c.