Il monitoraggio del Lago d’Orta ora è “targato” anche Rotary
ORTA SAN GIULIO – Il monitoraggio scientifico “S.A.I.L.I.N.G.”, promosso da Walter Zerla insieme alla realizzazione di un libro fotografico, ora viaggerà sotto la bandiera del Rotary Club Orta San Giulio. Non è un modo di dire: all’ideatore del progetto è stato c
ORTA SAN GIULIO – Il monitoraggio scientifico “S.A.I.L.I.N.G.”, promosso da Walter Zerla insieme alla realizzazione di un libro fotografico, ora viaggerà sotto la bandiera del Rotary Club Orta San Giulio. Non è un modo di dire: all’ideatore del progetto è stato consegnato durante la Convivale del 14 aprile un vessillo della sezione, che è stato subito issato sull’imbarcazione Caipirinha Fantini protagonista che sta verificando lo stato di salute del Cusio.
Avviato lo scorso anno sul Lago Maggiore, questo nuovo metodo di monitoraggio delle acque ora si sta concentrando sul Lago d’Orta. L’investitura del Rotary Club supporterà l’iniziativa su due fronti. Da un lato sostenendo il progetto Lago D’Orta Maggiore in vela, che vedrà Walter Zerla - fotografo omegnese e socio dello stesso club Rotary - veleggiare sul Cusio per tutto il 2015 realizzando scatti inediti. Il secondo è appunto il progetto di monitoraggio S.A.I.L.I.N.G. (Sensor-based Assessment on In Lake processes and water quality – Scientific INvestigation and Growing environmental awareness), che prevede lo studio e monitoraggio dello stato di salute del lago, attraverso sofisticate strumentazioni messe a disposizione dal CNR ISE di Verbania. Attraverso delle sonde, posizionate sotto lo scafo alla profondità di un metro, l’imbarcazione dà un monitoraggio costante delle acque, molto più sofisticato di un’immersione una tantum. Una tecnica nata per la ricerca oceanografica, oggi sempre più applicata anche negli studi di acqua dolce che permette di ottenere ed elaborare in tempo reale dati sul lago e la sua evoluzione.
Proprio la Dott.ssa Marina Manca, lo Specialista Informatico che ha progettato le sonde, presente all’evento, ha approfondito in questi termini lo studio scientifico: “Il progetto S.A.I.L.I.N.G. nasce dal genuino interesse dell’Istituto e in particolare del coordinatore scientifico, il Dott. Giuseppe Morabito, a divulgare le attività che pianifichiamo e svolgiamo sui nostri laghi. Si parla in questi casi di citizen science, di scienza al servizio dei cittadini. Oggi, anche in ambito europeo, si dà molto valore a questo tipo di attività: ancor più, si parla di living labs. Ecco, il progetto S.A.I.L.I.N.G. è un chiaro esempio di living lab, nel quale alcune variabili misurate in continuo vengono portate fin dentro le nostre case, rendendoci protagonisti attivi di un’importante realtà, la fortuna di avere in questo nostro territorio due importanti risorse: un lago e un istituto di ricerca dedicato allo studio dei laghi. La passione per la divulgazione scientifica, guidata dal desiderio di alzare il livello di consapevolezza dei cittadini, si unisce nel progetto S.A.I.L.I.N.G. all’interesse a documentare i laghi nel loro variare spaziale e stagionale, attraverso immagini ottenute mediante l’elaborazione di dati rilevati in continuo da sonde posizionate su una piattaforma mobile Iniziata sul Lago Maggiore, l’esperienza di S.A.I.L.I.N.G. non poteva non approdare qui, sul Lago d’Orta, il lago che è stato chimicamente risanato, ed è stato restituito alla vita, grazie all’intervento di LIMING pianificato e realizzato dall’Istituto venticinque anni fa. Il progetto S.A.I.L.I.N.G. ha una valenza unica nell’ambito della ricerca ecologica sui laghi, poiché non sono attivi altri programmi di raccolta dati in tempo reale con una copertura spaziale così ampia.”
l.pa.