Lastre di granito sul ponte Araldo

BORGOMANERO - Previsti per il mese di agosto, quando il traffico nella zona attorno all'ospedale Ss. Trinità e al Centro prelievi dell'Asl si riduce sensibilmente, i lavori di rifacimento della pavimentazione del ponte Araldo sul torrente Agogna che mette in collegamento viale don Minzoni con viale Zoppis slitteranno (si spera) solo di qualche settimana. A riferirlo è il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Sergio Bossi che fa il punto della situazione. «Nel mese di giugno - dice - erano stati effettuati i carotaggi per verificare, d'intesa con la competente Sovrintendenza regionale, se sotto l'asfaltatura non ci fosse una pavimentazione più datata, di un certo interesse storico. Scartata questa eventualità la Sovrintendenza ha approvato il nostro progetto che prevede di sostituire l'asfalto con le lastre di granito di Alzo che sino a qualche anno fa, prima dell'intervento di sistemazione del centro storico, componevano i marciapiedi dei quattro corsi principali. Sono lastre molto pesanti e di notevole spessore che da quando sono state rimosse dai corsi sono state temporaneamente stoccate nell'ex cantiere comunale in via Torrione. Prima di procedere con il loro posizionamento sul ponte Araldo abbiamo incaricato un tecnico per verificare la staticità del ponte stesso che dovrà essere in grado di sopportare un peso superiore rispetto all'asfalto. Nei prossimi giorni avremo i risultati e se, come speriamo, saranno positivi andremo a programmare con la ditta appaltatrice la data di avvio dei lavori. L'intervento comporterà certamente qualche disagio alla viabilità ma consentirà di dare maggiore prestigio al ponte che è uno dei simboli più cari ai borgomaneresi». Il ponte Araldo che i borgomaneresi "dal scioppu" hanno sempre famigliarmente chiamato "punti vegiu" (ponte vecchio) per distinguerlo dal parallelo ponte "nuovo" costruito lungo corso Sempione agli inizi del '900, era già citato in un documento del 1204 (originariamente la struttura era di legno). Rifatto nel 1590 a seguito dell'esondazione dell'Agogna, in epoca più recente è stato "protetto" con la realizzazione di una "briglia" progettata dal defunto ingegner Maurizio Pagani, già Ministro delle Poste, per evitare in caso di piena che tronchi o detriti di ogni genere finissero contro le sue arcate. Nelle foto, di Panizza, una recente immagine del "punti vegiu" e i lastroni di granito di Alzo che componevano i marciapiedi dei corsi cittadini, ora stoccati nell'ex cantiere comunale di via Torrione.
c.p.
BORGOMANERO - Previsti per il mese di agosto, quando il traffico nella zona attorno all'ospedale Ss. Trinità e al Centro prelievi dell'Asl si riduce sensibilmente, i lavori di rifacimento della pavimentazione del ponte Araldo sul torrente Agogna che mette in collegamento viale don Minzoni con viale Zoppis slitteranno (si spera) solo di qualche settimana. A riferirlo è il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Sergio Bossi che fa il punto della situazione. «Nel mese di giugno - dice - erano stati effettuati i carotaggi per verificare, d'intesa con la competente Sovrintendenza regionale, se sotto l'asfaltatura non ci fosse una pavimentazione più datata, di un certo interesse storico. Scartata questa eventualità la Sovrintendenza ha approvato il nostro progetto che prevede di sostituire l'asfalto con le lastre di granito di Alzo che sino a qualche anno fa, prima dell'intervento di sistemazione del centro storico, componevano i marciapiedi dei quattro corsi principali. Sono lastre molto pesanti e di notevole spessore che da quando sono state rimosse dai corsi sono state temporaneamente stoccate nell'ex cantiere comunale in via Torrione. Prima di procedere con il loro posizionamento sul ponte Araldo abbiamo incaricato un tecnico per verificare la staticità del ponte stesso che dovrà essere in grado di sopportare un peso superiore rispetto all'asfalto. Nei prossimi giorni avremo i risultati e se, come speriamo, saranno positivi andremo a programmare con la ditta appaltatrice la data di avvio dei lavori. L'intervento comporterà certamente qualche disagio alla viabilità ma consentirà di dare maggiore prestigio al ponte che è uno dei simboli più cari ai borgomaneresi». Il ponte Araldo che i borgomaneresi "dal scioppu" hanno sempre famigliarmente chiamato "punti vegiu" (ponte vecchio) per distinguerlo dal parallelo ponte "nuovo" costruito lungo corso Sempione agli inizi del '900, era già citato in un documento del 1204 (originariamente la struttura era di legno). Rifatto nel 1590 a seguito dell'esondazione dell'Agogna, in epoca più recente è stato "protetto" con la realizzazione di una "briglia" progettata dal defunto ingegner Maurizio Pagani, già Ministro delle Poste, per evitare in caso di piena che tronchi o detriti di ogni genere finissero contro le sue arcate. Nelle foto, di Panizza, una recente immagine del "punti vegiu" e i lastroni di granito di Alzo che componevano i marciapiedi dei corsi cittadini, ora stoccati nell'ex cantiere comunale di via Torrione.
c.p.