Il Centro Sociale sta agonizzando

NOVARA - “Da anni il Centro sociale di viale Giulio Cesare sorge desolatamente fatiscente a due passi dal cuore della città di Novara”.
Con questo incipit l’interrogazione, presentata dai gruppi Io Novara (Daniele Andretta e Pietro Gagliardi) e Forza Italia (Michele Contartese), illustra lo scenario che è sotto gli occhi di tutti e che peggiora di giorno in giorno.
Immobile a proprietà indivisa al 50% tra la Provincia e il Comune di Novara, così com’è stato voluto dal legato testamentario, la struttura è diventata inservibile e si è reso anche necessario uno sgombero per liberare la proprietà da persone abusive. «Quale destino avrà in futuro - hanno chiesto gli interroganti al sindaco – come e con quale soluzione il Comune intende tutelare questo bene, quali atti e quali provvedimenti di recupero sono stati attivati dalla Giunta?».
L’assessore al Governo del territorio Federica Borreani, assente per impegni d’istituto, ha prodotto una memoria scritta che è stata letta dal sindaco Alessandro Canelli. Tra i diversi passaggi burocratici appare che l’immobile rientra nel master plan della Città della salute per la riqualificazione o per la vendita.
Uno studio di fattibilità che risale al 2010, prevede come prospettive tre scenari: trasformazione in attrezzature e residenze, trasformazione in social housing, trasformazione in un mix residenziale e porta urbana. Tutti e tre i tipi di trasformazione prevedono la demolizione della struttura.
Nel 2013 Comune e Provincia di Novara hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa volto all’acquisizione di manifestazioni d’interesse.
Il 3 dicembre dello stesso anno hanno indetto un bando che ha ricevuto una sola manifestazione di interesse, datata 28 febbraio 2014, che non ha avuto alcun seguito. Con l’avvio della costruzione della Città della salute il master plan sarà attivato.
«In accordo con il presidente della Provincia - ha concluso il sindaco - permane la volontà dell’alienazione. Sullo stato di degrado che evidenziate sono s’accordo, nei mesi scorsi abbiamo interessato le Forze dell’Ordine che hanno fatto lo sgombero. E’ stata fatta una manifestazione di interesse che prevede più strutture. Non stiamo fermi, stiamo cercando di interessare soggetti disponibili al di là del master plan».
D’altronde l’accordo di programma tra Provincia e il Comune, sottoscritto nel 2013 dalle precedenti amministrazioni (sindaco di Novara Andrea Ballarè e presidente della Provincia Diego Sozzani, rispettivamente coadiuvati dagli assessori Marco Bozzola e Anna Maria Mariani) sottendeva alla alienazione del complesso.
Mariateresa Ugazio
NOVARA - “Da anni il Centro sociale di viale Giulio Cesare sorge desolatamente fatiscente a due passi dal cuore della città di Novara”.
Con questo incipit l’interrogazione, presentata dai gruppi Io Novara (Daniele Andretta e Pietro Gagliardi) e Forza Italia (Michele Contartese), illustra lo scenario che è sotto gli occhi di tutti e che peggiora di giorno in giorno.
Immobile a proprietà indivisa al 50% tra la Provincia e il Comune di Novara, così com’è stato voluto dal legato testamentario, la struttura è diventata inservibile e si è reso anche necessario uno sgombero per liberare la proprietà da persone abusive. «Quale destino avrà in futuro - hanno chiesto gli interroganti al sindaco – come e con quale soluzione il Comune intende tutelare questo bene, quali atti e quali provvedimenti di recupero sono stati attivati dalla Giunta?».
L’assessore al Governo del territorio Federica Borreani, assente per impegni d’istituto, ha prodotto una memoria scritta che è stata letta dal sindaco Alessandro Canelli. Tra i diversi passaggi burocratici appare che l’immobile rientra nel master plan della Città della salute per la riqualificazione o per la vendita.
Uno studio di fattibilità che risale al 2010, prevede come prospettive tre scenari: trasformazione in attrezzature e residenze, trasformazione in social housing, trasformazione in un mix residenziale e porta urbana. Tutti e tre i tipi di trasformazione prevedono la demolizione della struttura.
Nel 2013 Comune e Provincia di Novara hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa volto all’acquisizione di manifestazioni d’interesse.
Il 3 dicembre dello stesso anno hanno indetto un bando che ha ricevuto una sola manifestazione di interesse, datata 28 febbraio 2014, che non ha avuto alcun seguito. Con l’avvio della costruzione della Città della salute il master plan sarà attivato.
«In accordo con il presidente della Provincia - ha concluso il sindaco - permane la volontà dell’alienazione. Sullo stato di degrado che evidenziate sono s’accordo, nei mesi scorsi abbiamo interessato le Forze dell’Ordine che hanno fatto lo sgombero. E’ stata fatta una manifestazione di interesse che prevede più strutture. Non stiamo fermi, stiamo cercando di interessare soggetti disponibili al di là del master plan».
D’altronde l’accordo di programma tra Provincia e il Comune, sottoscritto nel 2013 dalle precedenti amministrazioni (sindaco di Novara Andrea Ballarè e presidente della Provincia Diego Sozzani, rispettivamente coadiuvati dagli assessori Marco Bozzola e Anna Maria Mariani) sottendeva alla alienazione del complesso.
Mariateresa Ugazio