In manette pusher di 45 anni: a fermarlo i carabinieri

NOVARA - Osservato, pedinato, fermato e perquisito. Così è stato arrestato dalla squadra antidroga dei Carabinieri di Novara Ismailaj Deshir, nato a Durazzo nel 1971 e residente a Borgomanero. L’uomo, stando ai militari, è conosciuto molto bene nella piazza novarese per la qualità della droga che cede. Seguendo queste informazioni confidenziali, i Carabinieri hanno iniziato un
NOVARA - Osservato, pedinato, fermato e perquisito. Così è stato arrestato dalla squadra antidroga dei Carabinieri di Novara Ismailaj Deshir, nato a Durazzo nel 1971 e residente a Borgomanero. L’uomo, stando ai militari, è conosciuto molto bene nella piazza novarese per la qualità della droga che cede. Seguendo queste informazioni confidenziali, i Carabinieri hanno iniziato un servizio di osservazione e pedinamento. Al termine del pedinamento, Deshir viene fermato sotto casa e perquisito. La perquisizione ai sensi della legge antidroga viene estesa a casa.
Deshir capisce il grosso pericolo che sta correndo e si mette a urlare. La compagna, in quel momento all’interno dell’alloggio, capisce il segnale di allarme e si dirige in camera da letto. Apre un cassetto e cerca di buttare dalla finestra il bilancino e alcune confezioni di droga. Dal cortile un carabiniere sente le urla e vede piovere il materiale. Avvisa i colleghi, che stanno procedendo. Il tentativo maldestro di sbarazzarsi della droga aggrava la loro posizione.
Complessivamente la droga sequestrata è di 42 involucri in cellophane contenenti complessivi 32 grammi di cocaina. Si tratta di un centinaio di dosi, vendute al dettaglio per oltre 90 euro al grammo. Durante la perquisizione, in un cassetto dell’armadio, a fianco a del materiale utilizzato per confezionare le dosi, i militari trovano anche più di 2000 euro in banconote vario taglio, sicuramente provento dell’attività illecita.
C’è anche una agendina con nomi telefoni e cifre. Tutti questi nomi verranno verificati nei prossimi giorni.
Durante l’interrogatorio del Gip l’imputato ha ammesso la sua responsabilità. Riconosce, riferisce una nota dei militari, “che la droga detenuta non era solo per sé ma destinata allo spaccio a Novara”. Si trova ora in carcere.
mo.c.