“Video trappole per fermare l’abbandono dei rifiuti”

PRATO SESIA – “Video trappole” per incastrare chi abbandona i rifiuti. L’idea arriva da Alberto Boraso, consigliere in Comune a Prato Sesia, che l’ha consegnata al sindaco della cittadina della Bassa Valsesia in una lettera aperta. Il principio è semplice: usare le telecamere per individuare chi abbandona rifiuti in paese e nei dintorni, risalendo a chi sporca tramite la targa dell’auto, esattamente come accade con l’autovelox.
Le riflessioni di Boraso sono nate dall’esperienza “Prato Pulita”, una giornata per sensibilizzare alla cura del territorio che si è svolta a inizio marzo. Il consigliere comunale, come altri pratesi, ha battuto il territorio raccogliendo i rifiuti abbandonati, principalmente lungo le principali strade di attraversamento e nelle strade di campagna. “Ma quello che mi ha sorpreso di più è che passando la domenica successiva la situazione sembrava invariata – scrive Borasto - Sta tornando esattamente come prima come se il buttare rifiuti in quei luoghi sia un’abitudine costante e non un evento occasionale. Questo mi fa pensare che chi inquina questi posti è un habitué e quindi un pratese o qualcuno dei paesi limitrofi che conosce i posti ed agisce nella massima tranquillità. Allora mi chiedo, sia come pratese che come amministratore comunale, consigliere comunale: è sufficiente sensibilizzare i compaesani con la raccolta differenziata? Con la giornata dell’ambiente? Con le scuole elementari chiamate a partecipare alla giornata di “piantiamo un albero”, affidando ai media nazionali e alle scuole l’asp
PRATO SESIA – “Video trappole” per incastrare chi abbandona i rifiuti. L’idea arriva da Alberto Boraso, consigliere in Comune a Prato Sesia, che l’ha consegnata al sindaco della cittadina della Bassa Valsesia in una lettera aperta. Il principio è semplice: usare le telecamere per individuare chi abbandona rifiuti in paese e nei dintorni, risalendo a chi sporca tramite la targa dell’auto, esattamente come accade con l’autovelox.
Le riflessioni di Boraso sono nate dall’esperienza “Prato Pulita”, una giornata per sensibilizzare alla cura del territorio che si è svolta a inizio marzo. Il consigliere comunale, come altri pratesi, ha battuto il territorio raccogliendo i rifiuti abbandonati, principalmente lungo le principali strade di attraversamento e nelle strade di campagna. “Ma quello che mi ha sorpreso di più è che passando la domenica successiva la situazione sembrava invariata – scrive Borasto - Sta tornando esattamente come prima come se il buttare rifiuti in quei luoghi sia un’abitudine costante e non un evento occasionale. Questo mi fa pensare che chi inquina questi posti è un habitué e quindi un pratese o qualcuno dei paesi limitrofi che conosce i posti ed agisce nella massima tranquillità. Allora mi chiedo, sia come pratese che come amministratore comunale, consigliere comunale: è sufficiente sensibilizzare i compaesani con la raccolta differenziata? Con la giornata dell’ambiente? Con le scuole elementari chiamate a partecipare alla giornata di “piantiamo un albero”, affidando ai media nazionali e alle scuole l’aspetto culturale? Oppure devo andare oltre e chiedermi di aumentare le comunicazioni ed i messaggi ambientali utilizzando lo stile ministeriale sulle sigarette, cioè con messaggi scioccanti ed immagini altrettanto forti, e dopo un periodo di pubblicità devo dimostrare che chi sbaglia paga?”
Ma come far pagare chi sbaglia? Il consigliere Boraso lancia qui la sua idea, definita “semplice e tecnologica”: “Come c’è l’autovelox per eccesso di velocità potremmo pensare a video trappole e sanzionare per danno ambientale. Sanzioniamo il proprietario dell’auto tramite la targa e utilizziamo il principio autovelox: se indichi a chi l’avevi affidata sanziono l’autista altrimenti la sanzione va al proprietario”.
l.pa.