A Boca, dove le vigne hanno 100 anni

BOCA - Ha ottenuto un più che lusinghiero successo la prima edizione di "Botti Aperte" promossa dall’azienda vinicola “Le Piane” di Boca. “Il titolare della prestigiosa casa vinicola Christoph Kuenzli - spiega il Direttore commerciale Giampiero Renolfi (nella foto sulla sinistra assieme a Kuenzli) ha accompagnato personalmente ogni giorno una notevole quantità di ospiti (circa 200 in tutto) a visitare le vigne più importanti comprese quelle più vecchie di circa 100 anni, ancora coltivate con il sistema del "Quadretto alla Maggiorina", e con gli stessi si è poi recato in cantina dove ha spiegato sia il meticolos
BOCA - Ha ottenuto un più che lusinghiero successo la prima edizione di Botti Aperte promossa dall’azienda vinicola “Le Piane” di Boca. “Il titolare della prestigiosa casa vinicola Christoph Kuenzli - spiega il Direttore commerciale Giampiero Renolfi (nella foto sulla sinistra assieme a Kuenzli) ha accompagnato personalmente ogni giorno una notevole quantità di ospiti (circa 200 in tutto) a visitare le vigne più importanti comprese quelle più vecchie di circa 100 anni, ancora coltivate con il sistema del "Quadretto alla Maggiorina", e con gli stessi si è poi recato in cantina dove ha spiegato sia il meticoloso lavoro di ricerca fatto intorno alla vinificazione, che la situazione specifica delle diverse annate durante un assaggio composito dei relativi vini presenti nelle grandi botti, terminando poi i percorsi alla nostra sede in Piazza Matteotti dove tutti hanno avuto modo di assaggiare gli stessi vini delle annate precedenti oramai in bottiglia pronti per il consumo o la conservazione nelle personali cantine, il tutto arricchito dalla presenza dei nostri partners soliti Audere (cioccolato), Fugascina (biscotti), Ristorante La Torre(stuzzichini) e Castagna (formaggi). L'obiettivo di far vivere intimamente l'azienda a chi fin ora ne conosceva solo la qualità del prodotto – conclude Renolfi - è stato centrato perfettamente provocando in tutti i presenti reazioni forti di stupore ed apprezzamento”.
Carlo Panizza