Idee, sogni, progetti: tutto quello che c'è dietro ad un'azienda vinicola

Idee, sogni, progetti: tutto quello che c'è dietro ad un'azienda vinicola
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MAGGIORA - “La vita è troppo breve per bere vini mediocri”, amava ripetere il grande scrittore, poeta e drammaturgo tedesco Johann Wolfgang von Goethe. Una massima condivisa certamente anche dai partecipanti, tutti accuratamente selezionati, alla “convention” dell’azienda vinicola “Le Piane” di Boca, una delle più importanti realtà enologiche presenti in Italia e conosciuta in tutto il mondo, che si è tenuta sabato scorso. A fare gli onori di casa assieme ai soci dell’azienda il fondatore Christoph Kuenzli e il direttore vendite Italia, il borgomanerese Giampy Renolfi. Kuenzli ha sinteticamente ripercorso la storia aziendale e in modo particolare la sua storia, di quando cioè approdò per la prima volta nella zona di produzione del Boca. “All’inizio degli anni novanta con l’enologo e amico Alexander Tro

MAGGIORA - “La vita è troppo breve per bere vini mediocri”, amava ripetere il grande scrittore, poeta e drammaturgo tedesco Johann Wolfgang von Goethe. Una massima condivisa certamente anche dai partecipanti, tutti accuratamente selezionati, alla “convention” dell’azienda vinicola “Le Piane” di Boca, una delle più importanti realtà enologiche presenti in Italia e conosciuta in tutto il mondo, che si è tenuta sabato scorso. A fare gli onori di casa assieme ai soci dell’azienda il fondatore Christoph Kuenzli e il direttore vendite Italia, il borgomanerese Giampy Renolfi. Kuenzli ha sinteticamente ripercorso la storia aziendale e in modo particolare la sua storia, di quando cioè approdò per la prima volta nella zona di produzione del Boca. “All’inizio degli anni novanta con l’enologo e amico Alexander Trolf avevo visitato piu? volte questa zona e siamo stati colpiti per la sua bellezza. Abbiamo conosciuto Antonio Cerri, uno degli ultimi produttori di quegli anni (aveva 80 anni) che ci ha convinto con il suo vigneto e i suoi vini vecchi, a continuare la sua avventura. Abbiamo comprato da lui quello che ancora oggi ritengo il nucleo del “Le Piane” e proseguito acquistando tanti piccoli appezzamenti di bosco per formare poi vigneti di almeno un ettaro e mezzo nelle migliori posizioni della zona. Oggi “Le Piane” possiede 8 ettari di vigneti tra nuovi e vecchi, tutti produttivi”. Un tragico incidente nel 1998 impedì ad Alexander di vedere realizzato il progetto. Le sue idee ed i suoi sogni vivono nel nuovo vigneto “Meridiana”. La Casa Gialla in mezzo al vigneto forma il logo dell’azienda e simboleggia il nuovo inizio. Un gruppo internazionale di persone, amatori di vino, diverse delle quali hanno partecipato sabato alla convention ha finanziato il progetto a lungo termine. I risultati, importanti, non sono tardati ad arrivare con riconoscimenti sia in Italia che all’estero. “I riconoscimenti più importanti – ha sottolineato il direttore vendite Italia Giampy Renolfi – sono arrivati dalla clientela, assolutamente qualificata rappresentata da enoteche e ristoranti di assoluto prestigio”. A rappresentarli alla convention c’era tra i tanti Diego Dequi, 36 anni sommellier in servizio presso lo storico (venne inaugurato nel 1757) e “stellato” ristorante “Del Cambio” di piazza Carignano a Torino. La convention è culminata con un ricco buffet con prodotti di assoluta qualità del territorio, abbinati ai grandi vini de “Le Piane”. Nella foto, di Panizza, in primo piano Christoph Kuenzli (sulla sinistra) e accanto a lui il direttore vendite Italia, il borgomanerese Giampy Renolfi.

Carlo Panizza