Si nasconde all’Asl per rubare soldi

Si è fatto rinchiudere nella sede del Distretto sanitario dell’Asl in viale Zoppis per poter agire senza essere disturbato e cercare quindi di svuotare i cassetti dei distributori automatici di bevande. L’episodio sul quale stanno indagando i Carabinieri della locale Tenenza è solo l’ultimo di una serie compiuta negli ultimi anni ai danni della struttura sanitaria diretta dal dottor Mario Esposito. Il fatto, da quanto si è appreso, è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì e sarebbe stato
Si è fatto rinchiudere nella sede del Distretto sanitario dell’Asl in viale Zoppis per poter agire senza essere disturbato e cercare quindi di svuotare i cassetti dei distributori automatici di bevande. L’episodio sul quale stanno indagando i Carabinieri della locale Tenenza è solo l’ultimo di una serie compiuta negli ultimi anni ai danni della struttura sanitaria diretta dal dottor Mario Esposito. Il fatto, da quanto si è appreso, è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì e sarebbe stato compiuto da un solo individuo che si sarebbe nascosto nel seminterrato della palazzina ex Inam e prima di entrare in azione avrebbe atteso che nell’edificio non ci fosse più nessuno, comprese le addette al servizio di pulizia. Con arnesi rudimentali ha forzato i due distributori delle bevande situati all’ingresso, al piano rialzato, dove si trovano gli uffici del Distretto tra cui quello, sempre molto affollato, del cambio del medico. L’apertura di un distributore si è rivelata abbastanza semplice mentre, per il secondo, il ladro ha dovuto desistere danneggiando comunque irreparabilmente entrambe le apparecchiature. Il tutto per un magro bottino di poche decine di euro. I due distributori erano stati infatti “svuotati” poche ore prima a cura dei tecnici della “Sellmat” di Prato Sesia appaltatrice del servizio che venerdì mattina, avvertiti dell’accaduto, hanno provveduto a rimuovere i distributori danneggiati. Non è la prima volta che i ladri prendono di mira i distributori di bevande del Distretto dell’Asl. Anche in passato il bottino era stato di poche decine di euro.
Carlo Panizza