Fondazione Comunità del Novarese, il bando Emblematici Provinciali premia il Borgomanerese

Fondazione Comunità del Novarese, il bando Emblematici Provinciali premia il Borgomanerese
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Dei trecentomila euro messi a disposizione dal Bando Emblematici Provinciali 2015 della Fondazione Comunità del Novarese ben due terzi vanno al Borgomanerese. Tra i beneficiari sono stati infatti individuati l’associazione Mamre di Borgomanero e il Comune di Cureggio. Il terzo progetto premiato è invece promosso dalla parrocchia del Sacro Cuore di Novara.

«Siamo molto soddisfatti – commenta il Presidente della Fondazione della Comunità del Novarese Onlus Cesare Ponti – perché i tre progetti scelti hanno una grande valenza territoriale, sono “spalmati” 

Dei trecentomila euro messi a disposizione dal Bando Emblematici Provinciali 2015 della Fondazione Comunità del Novarese ben due terzi vanno al Borgomanerese. Tra i beneficiari sono stati infatti individuati l’associazione Mamre di Borgomanero e il Comune di Cureggio. Il terzo progetto premiato è invece promosso dalla parrocchia del Sacro Cuore di Novara.

«Siamo molto soddisfatti – commenta il Presidente della Fondazione della Comunità del Novarese Onlus Cesare Ponti – perché i tre progetti scelti hanno una grande valenza territoriale, sono “spalmati” sulla provincia e riguardano entrambi gli ambiti di azione: Arte e Cultura e Servizi alla Persona. Questi tre percorsi aiuteranno, a diversi livelli, a migliorare la qualità della vita nel nostro territorio, a renderlo più attrattivo e quindi più interessante dal punto di vista economico e sociale e a fornire speranza alle categorie più deboli. Già il nome, “emblematici”, esprime chiaramente l’obiettivo di Fondazione Cariplo e, di conseguenza, della Fondazione della Comunità del Novarese ossia quello di intervenire, in maniera cruciale, sulla comunità, per fornire un aiuto che possa essere una chiave fondamentale di miglioramento».

Il progetto dell’associazione Mamre di Borgomanero riguarda la nuova casa mamma-bambino che andrà a sostituire la esistente “Casa Piccolo Bartolomeo”, realtà che negli ultimi 18 anni ha ospitato più di 300 persone con diverse tipologie di disagio accompagnandole al reinserimento nel tessuto sociale. Tale centro risulta, oggi, inadatto a proseguire il servizio e così l’associazione ha in progetto l’acquisto di un terreno e la realizzazione di una nuova struttura. «Il valore del progetto della casa mamma- bambino è la possibilità di proporre alla donna in difficoltà un percorso duraturo e concreto nel tempo – spiega il presidente Mario Metti - si assicura, in questo modo, una continuità educativa, di relazioni con il territorio e la stabilità necessaria al raggiungimento della piena autonomia del nucleo con l’accompagnamento al reinserimento nel mondo del lavoro e la conseguente piena indipendenza e autonomia».

Il Comune di Cureggio invece ha proposto la realizzazione di un centro didattico e di documentazione del Medioevo novarese, che valorizzi il patrimonio storico artistico comunale e dei dintorni. L’amministrazione comunale intende allestire un percorso espositivo didattico e di documentazione relativo alla storia del popolamento, alle chiese battesimali, oratori, pievi e aree cimiteriali della Diocesi novarese tra il V e il XII secolo. Il Centro didattico offrirà ai visitatori informazioni sulla storia di Cureggio, sul suo Battistero e sugli altri edifici battesimali siti nei Comuni della rete (Agrate, Baveno, Montorfano, Orta San Giulio, Quarona, Sizzano e Novara) «Il comune di Cureggio – spiega il Sindaco Angelo Barbaglia – è spesso percepito come zona di passaggio, terra di mezzo, in grado al più di offrire ospitalità, feste popolari e buon vino, ma raramente capace di proporre itinerari strutturati con il proprio patrimonio storico-artistico-religioso e naturalistico. Il Centro didattico e di documentazione del Medioevo novarese rappresenta il primo fondamentale tassello di un percorso di valorizzazione di un luogo simbolo della storia medievale nella diocesi di Novara, sede in epoca carolingia (IX secolo) di una Chiesa pievana, a capo di un vasto distretto, comprendente una dozzina di paesi o chiese dipendenti dalla chiesa di Santa Maria di Cureggio».

Le risorse arrivano dalla Fondazione Cariplo che destina, annualmente, al territorio un contributo che la Fondazione Comunità del Novarese Onlus andrà a selezionare con apposito bando. Per favorire la maggior condivisione dei progetti sostenuti, Fondazione Cariplo e Fondazione della Comunità del Novarese Onlus hanno concordato anche di assegnare un ulteriore contributo (dai 15.000 ai 25.000 euro) a quei progetti selezionati che riusciranno a raccogliere donazioni di un importo pari almeno a 7.500 euro e con un valore massimo di 12.500 euro. «Fondazione Cariplo fa filantropia con la passione per l’arte, la cultura, la ricerca scientifica, il sociale e l’ambiente – spiega Mariella Enoc, Vice Presidente di Fondazione Cariplo - oggi è concentrata in particolare sul sostegno ai giovani, al welfare di comunità e al benessere delle persone, realizzando progetti insieme alle organizzazioni non profit. Il 2016 è un anno importante perché Fondazione compie 25 anni: con la sua azione filantropica ha consentito la realizzazione di oltre 30 mila progetti di organizzazioni non profit, con un impegno di oltre 2 miliardi e 800 milioni di euro. Nella sola provincia di Novara sono stati sostenuti circa mille progetti per oltre 71 milioni di euro, un impegno poderoso e vitale per il territorio».

Al via in questi giorni anche il nuovo Bando Emblematici Provinciali 2016 con tre aree di interesse: Servizi alla Persona, Arte e Cultura e la novità dei Beni Comuni.

l.pa.