Pellegrini in marcia tra le 7 chiese della Misericordia

BORGOMANERO - "Fa dal ben e lassa zi”, fa del bene e lascia che gli altri parlino: il motto dell’Antica Cunsurtarija dal Tapulon preso a prestito da don Piero Cerutti il 25 ottobre 2011, giorno del suo insediamento come prevosto di Borgomanero è risuonato mercoledì in Collegiata durante la solenne messa, presieduta da don Claudio Leonardi, vicario episcopale del nuovo vicariato Arona-Borgomanero, in occasione della festa patronale di san Bartolomeo. A pronunciarlo è stato ancora una volta don Piero per rivolgere ai fedeli che gremivano la chiesa un solerte invito: «Non dimentichiamoci dei poveri». La messa è stata concelebrata da oltre venti sacerdoti: non solo quelli originari di Borgomanero ma anche quelli che hanno prestato servizio in città o che comunque fanno parte del nuovo vicariato. La celebrazione eucaristica ha rappresentato l’ultima tappa del pellegrinaggio attraverso le “sette chiese della Misericordia” che ha coinvolto più di trecento borgomaneresi che dal mattino, in pullman, in auto, in bicicletta o anche a piedi hanno visitato sette chiese cittadine (le “parrocchiali” di Santa Cristina, San Marco, Santa Croce, San Francesco a Vergano, Santo Stefano, la chiesa di Maria Ausiliatrice presso l’istituto “Don Bosco” e la Collegiata) in ognuna delle quali don Giorgio Borroni, direttore della Caritas diocesana ha proposto una riflessione su un’opera di misericordia: dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini,visitare gli infermi,visitare i carcerati, seppellire i morti. L’evento, ha sottolineato don Piero «vuole rappresentare anche un primo decisivo passo verso l’Unità pastorale missionaria di Borgomanero delineata dal recente XXI Sinodo diocesano, iniziando dalle parrocchie della città, per poi camminare insieme anche alle parrocchie di Boca-Talonno, Maggiora – Cureggio». Perfetta l’organizzazione grazie anche al supporto logistico assicurato dal locale Gruppo Alpini. Al termine della messa alla quale ha presenziato il sindaco Anna Tinivella con l’assessore Maria Emilia Borgna, un lungo caloroso applauso ha salutato i sacerdoti borgomaneresi che nel 2016 hanno raggiunto un prestigioso traguardo: don Giancarlo Moroso, 74 anni, da 50 sacerdote e da 42 parroco della frazione di Santa Croce; don Alberto Brentegani,76 anni anche lui ordinato nel 1966, rettore del Collegio De Filippi di Arona; don Gianluigi Cerutti, 56 anni, di cui 30 di sacerdozio, attuale Vicario episcopale per il clero e don Marco Gaiani, 46 anni, da venti sacerdote e dal giugno 2014 parroco della frazione di Santa Cristina. Quanto è stato raccolto durante la messa verrà devoluto alla Caritas parrocchiale in vista dell’apertura dell’Emporio solidale che verrà aperto nei locali della Stazione Ferroviaria. La patronale si concluderà domani, domenica alle 21 con un concerto d ’organo in Collegiata del maestro Enrico Zanovello.
Carlo Panizza
BORGOMANERO - "Fa dal ben e lassa zi”, fa del bene e lascia che gli altri parlino: il motto dell’Antica Cunsurtarija dal Tapulon preso a prestito da don Piero Cerutti il 25 ottobre 2011, giorno del suo insediamento come prevosto di Borgomanero è risuonato mercoledì in Collegiata durante la solenne messa, presieduta da don Claudio Leonardi, vicario episcopale del nuovo vicariato Arona-Borgomanero, in occasione della festa patronale di san Bartolomeo. A pronunciarlo è stato ancora una volta don Piero per rivolgere ai fedeli che gremivano la chiesa un solerte invito: «Non dimentichiamoci dei poveri». La messa è stata concelebrata da oltre venti sacerdoti: non solo quelli originari di Borgomanero ma anche quelli che hanno prestato servizio in città o che comunque fanno parte del nuovo vicariato. La celebrazione eucaristica ha rappresentato l’ultima tappa del pellegrinaggio attraverso le “sette chiese della Misericordia” che ha coinvolto più di trecento borgomaneresi che dal mattino, in pullman, in auto, in bicicletta o anche a piedi hanno visitato sette chiese cittadine (le “parrocchiali” di Santa Cristina, San Marco, Santa Croce, San Francesco a Vergano, Santo Stefano, la chiesa di Maria Ausiliatrice presso l’istituto “Don Bosco” e la Collegiata) in ognuna delle quali don Giorgio Borroni, direttore della Caritas diocesana ha proposto una riflessione su un’opera di misericordia: dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini,visitare gli infermi,visitare i carcerati, seppellire i morti. L’evento, ha sottolineato don Piero «vuole rappresentare anche un primo decisivo passo verso l’Unità pastorale missionaria di Borgomanero delineata dal recente XXI Sinodo diocesano, iniziando dalle parrocchie della città, per poi camminare insieme anche alle parrocchie di Boca-Talonno, Maggiora – Cureggio». Perfetta l’organizzazione grazie anche al supporto logistico assicurato dal locale Gruppo Alpini. Al termine della messa alla quale ha presenziato il sindaco Anna Tinivella con l’assessore Maria Emilia Borgna, un lungo caloroso applauso ha salutato i sacerdoti borgomaneresi che nel 2016 hanno raggiunto un prestigioso traguardo: don Giancarlo Moroso, 74 anni, da 50 sacerdote e da 42 parroco della frazione di Santa Croce; don Alberto Brentegani,76 anni anche lui ordinato nel 1966, rettore del Collegio De Filippi di Arona; don Gianluigi Cerutti, 56 anni, di cui 30 di sacerdozio, attuale Vicario episcopale per il clero e don Marco Gaiani, 46 anni, da venti sacerdote e dal giugno 2014 parroco della frazione di Santa Cristina. Quanto è stato raccolto durante la messa verrà devoluto alla Caritas parrocchiale in vista dell’apertura dell’Emporio solidale che verrà aperto nei locali della Stazione Ferroviaria. La patronale si concluderà domani, domenica alle 21 con un concerto d ’organo in Collegiata del maestro Enrico Zanovello.
>>> CLICCA PER VEDERE LE IMMAGINI
Carlo Panizza