Basket, Angelico tuona: «Danneggiati dai gironi»

Le due Bologna, Treviso, Verona, altre piazze storiche come Udine, Trieste, Forlì o l’ambiziosa Mantova, senza voler mancare di rispetto alle rimanenti Società, tra le quali magari si nasconde la sorpresa del prossimo campionato. È questa la forza, misto di blasone e soprattutto di budget, del girone Est di Serie A2, sulla carta clamorosamente più forte tecnicamente di quello Ovest dove Siena, Virtus Roma e Viola Regio Calabria sono piazze non meno nobili, ma senza grandi ambizioni dichiarate, così come quella di Biella che ha ricordi freschi della lunga frequentazione in Serie A, traguardo oggi non alla portata, più economica che tecnica, considerato che il buon roster attuale sarebbe migliorabile per competere.
Ed è proprio in tempi di ristrettezze economiche che assistere a clamorosi squilibri come una opinabile suddivisione Est-Ovest, dai criteri oscuri, che in casa Pallacanestro Biella si rimarca il danno economico che ne scaturisce rispetto ad altre realtà dello stesso campionato. Il giorno del raduno, sia il gm Marco Sambugaro, sia il presidente Massimo Angelico hanno posto l’accento su un problema grave che nei prossimi mesi verrà (di nuovo) posto all’attenzione nelle sedi competenti. «Non è possibile che noi si debba spendere per le trasferte cifre esorbitanti che altri club militanti nello stesso campionato, quindi nostri avversari, possono permettersi di risparmiare - spiega Sambugaro -. Abbiamo quantificato che tra noi e una squadra dell’Est all’incirca balla la cifra per ingaggiare un buon giocatore, il che non ha davvero senso. Si tratta senz’altro di una suddivisione da rivedere, anche perchè qualche spostamento di quest’anno ha suscitato altri malumori rispetto a quelli manifestati da Biella e Casale fin dall'inizio. Mettere d'accordo 32 squadre non è semplice è vero, ma così non è possibile continuare. Penso sia possibile e urgente studiare un meccanismo, anche di compensazione, per cui le spese di trasferta possano essere uguali o almeno simili per tutti».
Ma questo è solo un aspetto del danno economico che ne deriva per Pallacanestro Biella e altre Società che con questa suddivisione vede il settore ospiti del proprio palasport da 5000 posti praticamente sempre deserto, tranne in due o tre occasioni di stagione regolare: «Questo è un altro aspetto che ci fa arrabbiare, visto quanto costa mantenere una struttura che invece di dare lustro al campionato viene praticamente ignorata - sottolinea il presidente Massimo Angelico -. Pensate a che spettacolo sarebbe poter giocare in campionato potendo ospitare, con tutte le comodità che pochi altri palasport possono offrire, i tifosi bolognesi e trevigiani, per fare un esempio. Questa situazione non ci sta affatto bene». Più chiaro di così. Sarà una lunga discussione e occorrerà trovare una mediazione.
Foss’anche un ridicolo - per un movimento che non riesce a compattarsi su nulla - sorteggio dei gironi.
Gabriele Pinna
Le due Bologna, Treviso, Verona, altre piazze storiche come Udine, Trieste, Forlì o l’ambiziosa Mantova, senza voler mancare di rispetto alle rimanenti Società, tra le quali magari si nasconde la sorpresa del prossimo campionato. È questa la forza, misto di blasone e soprattutto di budget, del girone Est di Serie A2, sulla carta clamorosamente più forte tecnicamente di quello Ovest dove Siena, Virtus Roma e Viola Regio Calabria sono piazze non meno nobili, ma senza grandi ambizioni dichiarate, così come quella di Biella che ha ricordi freschi della lunga frequentazione in Serie A, traguardo oggi non alla portata, più economica che tecnica, considerato che il buon roster attuale sarebbe migliorabile per competere.
Ed è proprio in tempi di ristrettezze economiche che assistere a clamorosi squilibri come una opinabile suddivisione Est-Ovest, dai criteri oscuri, che in casa Pallacanestro Biella si rimarca il danno economico che ne scaturisce rispetto ad altre realtà dello stesso campionato. Il giorno del raduno, sia il gm Marco Sambugaro, sia il presidente Massimo Angelico hanno posto l’accento su un problema grave che nei prossimi mesi verrà (di nuovo) posto all’attenzione nelle sedi competenti. «Non è possibile che noi si debba spendere per le trasferte cifre esorbitanti che altri club militanti nello stesso campionato, quindi nostri avversari, possono permettersi di risparmiare - spiega Sambugaro -. Abbiamo quantificato che tra noi e una squadra dell’Est all’incirca balla la cifra per ingaggiare un buon giocatore, il che non ha davvero senso. Si tratta senz’altro di una suddivisione da rivedere, anche perchè qualche spostamento di quest’anno ha suscitato altri malumori rispetto a quelli manifestati da Biella e Casale fin dall'inizio. Mettere d'accordo 32 squadre non è semplice è vero, ma così non è possibile continuare. Penso sia possibile e urgente studiare un meccanismo, anche di compensazione, per cui le spese di trasferta possano essere uguali o almeno simili per tutti».
Ma questo è solo un aspetto del danno economico che ne deriva per Pallacanestro Biella e altre Società che con questa suddivisione vede il settore ospiti del proprio palasport da 5000 posti praticamente sempre deserto, tranne in due o tre occasioni di stagione regolare: «Questo è un altro aspetto che ci fa arrabbiare, visto quanto costa mantenere una struttura che invece di dare lustro al campionato viene praticamente ignorata - sottolinea il presidente Massimo Angelico -. Pensate a che spettacolo sarebbe poter giocare in campionato potendo ospitare, con tutte le comodità che pochi altri palasport possono offrire, i tifosi bolognesi e trevigiani, per fare un esempio. Questa situazione non ci sta affatto bene». Più chiaro di così. Sarà una lunga discussione e occorrerà trovare una mediazione.
Foss’anche un ridicolo - per un movimento che non riesce a compattarsi su nulla - sorteggio dei gironi.
Gabriele Pinna