Borgomanero rilancia la sua tradizione vinicola

Borgomanero rilancia la sua tradizione vinicola
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BORGOMANERO - Cosa sarebbe la Festa dell’Uva senza vino? Sarebbe una pur bella manifestazione folkloristica sicuramente ricca di contenuti e di tanta allegria. A rappresentare la festa, assieme ai piatti della tradizione locale, in primis il tapulone è sicuramente il vino che sino ad alcuni decenni fa veniva prodotto in gran quantità anche nella fascia collinare attorno alla città, nelle località Caristo, Cirella, Cumiona, tanto per citare le più note. Negli ultimi anni c’è stata una ripresa della produzione grazie anche a diversi giovani che hanno deciso di reimpiantare vecchi vigneti. E i risultati si stanno vedendo. Per rilanciare e far conoscere la produzione vinicola, non solo quella locale ma anche nazion

BORGOMANERO - Cosa sarebbe la Festa dell’Uva senza vino? Sarebbe una pur bella manifestazione folkloristica sicuramente ricca di contenuti e di tanta allegria. A rappresentare la festa, assieme ai piatti della tradizione locale, in primis il tapulone è sicuramente il vino che sino ad alcuni decenni fa veniva prodotto in gran quantità anche nella fascia collinare attorno alla città, nelle località Caristo, Cirella, Cumiona, tanto per citare le più note. Negli ultimi anni c’è stata una ripresa della produzione grazie anche a diversi giovani che hanno deciso di reimpiantare vecchi vigneti. E i risultati si stanno vedendo. Per rilanciare e far conoscere la produzione vinicola, non solo quella locale ma anche nazionale nell’ambito della Festa dell’Uva, Giampiero Renolfi, direttore vendite della casa vinicola “Le Piane” di Boca è stato tra i promotori di “Villaggio Vino” allestito martedì scorso nel cortile di Villa Marazza e che ha visto la partecipazione di settantacinque aziende italiane. Esperti sommellier con il sostegno degli studenti dell’Itc “Leonardo da Vinci” di Borgomanero e dell’istituto alberghiero di Gattinara hanno accompagnato centinaia di visitatori in un corretto percorso gustativo. Ma il “Villaggio vino” non ha solo ospitato l’eccellenza dei produttori vinicoli ma ha abbinato il bere con altrettanto eccellenti degustazioni gastronomiche proposte Diego Signini e Riccardo Spera della ditta “Audere”, leader nella produzione di cioccolato, Gianluca Zanetta del ristorante “La Capuccina” di Cureggio e i titolari della salumeria “Moroni” di Novara. Tra i presenti anche il professor Mario Ceratti che, in accordo con l’azienda “Le Piane” è promotore del progetto “I nuovi sentieri del Boca” che prevede la realizzazione di una cartina con l’obiettivo di far conoscere a più persone le “terre del Boca” uno dei vini più conosciuti al mondo.

Carlo Panizza

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