Al Rotary Borgomanero Arona il giallista che ama il Lago d'Orta

“Amore e morte sul Lago d’Orta”: questo il tema conduttore dell’ultimo meeting
del Rotary Club Borgomanero Arona di cui è presidente Claudio Frattini tenutosi martedì sera al
ristorante “Tre Stelle” di Briga Novarese. Ospite della serata Marco Polillo (nella foto), una vita
passata in editoria prima come manager (direttore generale di Mondadori e di Rizzoli), poi come
editore con una propria casa editrice che porta il suo nome e fino all'anno scorso come presidente
dell'AIE (Associazione italiana editori) e da qualche anno come scrittore di romanzi gialli di
successo, molti dei quali ambientati sui nostri laghi e in modo particolare sul Lago d’Orta. Tra
questi ricordiamo “Acque Amare” (Rizzoli editore) pubblicato quest’anno, “Il Pontile sul lago”
(2011) e “Il convento sull’isola” (2014). "Stuzzicato" dalle domande del socio del Club Giuliano
Ladolfi , il relatore ha raccontato il processo creativo che porta alla stesura di un libro, e di un libro
giallo in particolare. Gialli di tipo classico, senza truculenze e interventi dei RIS, nei quali il
"perché" e il "come" rispettano le regole, ivi compresa quella di non ingannare (troppo) il lettore
con depistaggi che gli rendano improbabile l'individuazione - certo non facile ma possibile - del
"chi". Personaggi (tanti....) e comparse si muovono, a volte anche un po’ autonomamente
sfuggendo per così dire alle grinfie dell'autore, sullo sfondo di luoghi noti, paesaggi reali e amati e
frequentati dall’ autore e la trama si dipana attorno al protagonista, il vicecommissario (eterno
secondo ?) Zottia apparentemente distratto dai suoi molteplici problemi esistenziali e dai suoi
difficili rapporti con le donne eppure attentissimo a cogliere le sfumature e le sbavature di
ricostruzioni un po’ troppo frettolose dei casi. Luoghi piccoli e vicini dove “tout se tiens” e che
rendono plausibile la presenza del vicecommissario felicemente lontano dalle stanze un po’ muffe
e noiose della Questura milanese. Così non la pensa però il Gatto, personaggio per nulla
secondario, ma questa è un altra storia. Ed un'altra storia Marco Polillo già la sta scrivendo, anche
se ancora non gli è chiaro come si svilupperà, se potrà far scomparire qualche personaggio che non
lo soddisfa più o se ne farà ritornare altri un po’ dimenticati che hanno ancora qualcosa da dire.
Quel che è certo, ha assicurato Polillo, prima di congedarsi dall’attenta platea rotariana, è che sul
lago d'Orta qualche cadavere si troverà.....
“Amore e morte sul Lago d’Orta”: questo il tema conduttore dell’ultimo meeting del Rotary Club Borgomanero Arona di cui è presidente Claudio Frattini tenutosi martedì sera al ristorante “Tre Stelle” di Briga Novarese. Ospite della serata Marco Polillo (nella foto), una vita passata in editoria prima come manager (direttore generale di Mondadori e di Rizzoli), poi come editore con una propria casa editrice che porta il suo nome e fino all'anno scorso come presidente dell'AIE (Associazione italiana editori) e da qualche anno come scrittore di romanzi gialli di successo, molti dei quali ambientati sui nostri laghi e in modo particolare sul Lago d’Orta. Tra questi ricordiamo “Acque Amare” (Rizzoli editore) pubblicato quest’anno, “Il Pontile sul lago” (2011) e “Il convento sull’isola” (2014). Stuzzicato dalle domande del socio del Club Giuliano Ladolfi, il relatore ha raccontato il processo creativo che porta alla stesura di un libro, e di un libro giallo in particolare. Gialli di tipo classico, senza truculenze e interventi dei RIS, nei quali il perché e il come rispettano le regole, ivi compresa quella di non ingannare (troppo) il lettore con depistaggi che gli rendano improbabile l'individuazione - certo non facile ma possibile - del chi. Personaggi (tanti....) e comparse si muovono, a volte anche un po’ autonomamente sfuggendo per così dire alle grinfie dell'autore, sullo sfondo di luoghi noti, paesaggi reali e amati e frequentati dall’ autore e la trama si dipana attorno al protagonista, il vicecommissario (eterno secondo?) Zottia apparentemente distratto dai suoi molteplici problemi esistenziali e dai suoi difficili rapporti con le donne eppure attentissimo a cogliere le sfumature e le sbavature di ricostruzioni un po’ troppo frettolose dei casi. Luoghi piccoli e vicini dove “tout se tiens” e che rendono plausibile la presenza del vicecommissario felicemente lontano dalle stanze un po’ muffe e noiose della Questura milanese. Così non la pensa però il Gatto, personaggio per nulla secondario, ma questa è un altra storia. Ed un'altra storia Marco Polillo già la sta scrivendo, anche se ancora non gli è chiaro come si svilupperà, se potrà far scomparire qualche personaggio che non lo soddisfa più o se ne farà ritornare altri un po’ dimenticati che hanno ancora qualcosa da dire. Quel che è certo, ha assicurato Polillo, prima di congedarsi dall’attenta platea rotariana, è che sul lago d'Orta qualche cadavere si troverà.....
Carlo Panizza