Il ricordo dei Martiri di Vignale
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Il tempo non deve cancellare la memoria si è ripetuto più di una volta in una delle precedenti occasioni. E anche se sono ormai trascorsi 73 anni, puntuale come ogni anno l’ultima domenica di agosto vede la comunità cittadina stringersi nel ricordo dei “Tredici Martiri” di Vignale. Quella del 26 agosto 1944 fu una delle pagine più tragiche della vita novarese nello scorcio conclusivo dell’ultimo conflitto mondiale. Mentre in quei giorni gli “Alleati” stavano faticosamente risalendo dalla Toscana (Firenze era stata liberata da un paio di settimane e non erano in pochi ad auspicare una definitiva ritirata delle truppe tedesche, che si sarebbero invece arroccate nei mesi invernali su quella che venne poi chiamata “Linea Gotica”), nel Nord era viva la lotta partigiana, vanamente ostacolata dai nazi - fascisti attraverso numerose rappresaglie che non risparmiarono le popolazioni civili. E anche di quanti si erano rifiutati di combattere nell’esercito di Salò.
Una ferocia che culminò quell’estate con l’uccisione di tredici giovani - “I Tredici Martiri” (nove contadini e quattro operai, tutti con un’età dai 18 ai 20 anni), catturati nei giorni successi al Ferragosto nei cascinali che circondavano il capoluogo perché renitenti alla leva, prelevati dalle carceri e portati a Vignale dove, davanti alla popolazione, furono suddivisi in due gruppi e uccisi dai militi della locale “squadraccia” fascista.
Al ponte di corso Risorgimento furono fucilati Renato Crestanini, Giovanni e Natale Diotti, Fausto Gatti, Igino Mancini, Secondo Passera ed Erminio Sara. Nei pressi di quello della vicina ferrovia caddero invece Orione e Spartaco Berto, Antonio Denti, Pietro Molinari, Giuseppe Schiorlini e Angelo Saini. Il programma della cerimonia commemorativa, domenica mattina 27 agosto, prevede la celebrazione di una messa nella chiesa parrocchiale della frazione novarese alle 10.30. Alle 11.15 si formerà quindi un corteo che raggiungerà il Monumento ai Martiri nei pressi del ponte dell’ex Statale dove e previsto il saluto delle autorità e l’orazione ufficiale da parte dell’assessore del Comune di Novara alle Politiche sportive, famiglia e personale Federico Perugini.
l.ma.
Nella foto un momento di una delle precedenti edizioni della commemorazione
Il tempo non deve cancellare la memoria si è ripetuto più di una volta in una delle precedenti occasioni. E anche se sono ormai trascorsi 73 anni, puntuale come ogni anno l’ultima domenica di agosto vede la comunità cittadina stringersi nel ricordo dei “Tredici Martiri” di Vignale. Quella del 26 agosto 1944 fu una delle pagine più tragiche della vita novarese nello scorcio conclusivo dell’ultimo conflitto mondiale. Mentre in quei giorni gli “Alleati” stavano faticosamente risalendo dalla Toscana (Firenze era stata liberata da un paio di settimane e non erano in pochi ad auspicare una definitiva ritirata delle truppe tedesche, che si sarebbero invece arroccate nei mesi invernali su quella che venne poi chiamata “Linea Gotica”), nel Nord era viva la lotta partigiana, vanamente ostacolata dai nazi - fascisti attraverso numerose rappresaglie che non risparmiarono le popolazioni civili. E anche di quanti si erano rifiutati di combattere nell’esercito di Salò.
Una ferocia che culminò quell’estate con l’uccisione di tredici giovani - “I Tredici Martiri” (nove contadini e quattro operai, tutti con un’età dai 18 ai 20 anni), catturati nei giorni successi al Ferragosto nei cascinali che circondavano il capoluogo perché renitenti alla leva, prelevati dalle carceri e portati a Vignale dove, davanti alla popolazione, furono suddivisi in due gruppi e uccisi dai militi della locale “squadraccia” fascista.
Al ponte di corso Risorgimento furono fucilati Renato Crestanini, Giovanni e Natale Diotti, Fausto Gatti, Igino Mancini, Secondo Passera ed Erminio Sara. Nei pressi di quello della vicina ferrovia caddero invece Orione e Spartaco Berto, Antonio Denti, Pietro Molinari, Giuseppe Schiorlini e Angelo Saini. Il programma della cerimonia commemorativa, domenica mattina 27 agosto, prevede la celebrazione di una messa nella chiesa parrocchiale della frazione novarese alle 10.30. Alle 11.15 si formerà quindi un corteo che raggiungerà il Monumento ai Martiri nei pressi del ponte dell’ex Statale dove e previsto il saluto delle autorità e l’orazione ufficiale da parte dell’assessore del Comune di Novara alle Politiche sportive, famiglia e personale Federico Perugini.
l.ma.
Nella foto un momento di una delle precedenti edizioni della commemorazione