Minaccia ed estorce 40mila euro a un sordomuto: denunciato tunisino di 28 anni

Minaccia ed estorce 40mila euro a un sordomuto: denunciato tunisino di 28 anni
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NOVARA, Estorceva denaro a un sordomuto da un paio d’anni. L’intervento della Polizia ha consentito di porre fine a un vero e proprio incubo per la vittima. L’estortore, un tunisino di 28 anni, è stato denunciato per estorsione, lesioni e minacce.

Il tunisino, dal marzo del 2015, ha iniziato a estorcere denaro a un sordomuto residente a Novara, facendosi consegnare in totale la somma di 40mila euro, a seguito di ripetute minacce e azioni violente. La vittima, affetta da sordità e nella circostanza accompagnato da un’interprete della lingua dei segni, ha raccontato agli inquirenti di aver conosciuto il tunisino tre anni fa a Brescia, città dove lavorava. Tra i due era nata un’amicizia e la vittima aveva iniziato a prestare del denaro, ma da quel momento il tunisino, peraltro conoscitore della lingua dei segni, ha iniziato a chiederne sempre più, per poi, nel caso di rifiuti da parte della vittima, manifestare comportamenti aggressivi e violenti. La vittima ha riferito di aver subito in molte occasioni minacce, a volte accompagnate anche da lesioni, procurate con schiaffi o con l’uso di una cintura. I fatti, accaduti a Brescia, “dove – spiega la Questura in una nota – risiede l’aguzzino, sono consistiti in dazioni di denaro che venivano consegnate in parte in contanti, altre volte attraverso il pagamento dell’affitto dell’abitazione e delle relative utenze”. La vittima, dopo qualche tempo, ha chiesto e ottenuto il trasferimento lavorativo a Novara, sperando che la distanza potesse porre fine alle violenze ed estorsioni, ma queste non sono cessate. La vittima, preoccupata che i famigliari potessero scoprire questa situazione e le precarie condizioni che nel frattempo si erano venute a creare per l’uomo, andava spesso a Brescia per consegnare il denaro, così da scongiurare che il tunisino potesse davvero venire a Novara e distruggere la precaria tranquillità personale e famigliare, che il sordomuto stava cercando di ricostruire.

Il sordomuto, per far fronte alle richieste estorsive, ha anche acceso alcuni finanziamenti e, quando non è più riuscito a trovare altre risorse finanziarie, poiché non è stato più in grado di onorare i debiti contratti, ha finalmente deciso di rivolgersi agli agenti della Squadra Mobile di Novara. I poliziotti, a seguito di serrate indagini, hanno ricostruito i 16 mesi da incubo vissuti dal sordomuto e hanno denunciato il tunisino per estorsione, minacce e lesioni.

Mo.c.

NOVARA, Estorceva denaro a un sordomuto da un paio d’anni. L’intervento della Polizia ha consentito di porre fine a un vero e proprio incubo per la vittima. L’estortore, un tunisino di 28 anni, è stato denunciato per estorsione, lesioni e minacce.

Il tunisino, dal marzo del 2015, ha iniziato a estorcere denaro a un sordomuto residente a Novara, facendosi consegnare in totale la somma di 40mila euro, a seguito di ripetute minacce e azioni violente. La vittima, affetta da sordità e nella circostanza accompagnato da un’interprete della lingua dei segni, ha raccontato agli inquirenti di aver conosciuto il tunisino tre anni fa a Brescia, città dove lavorava. Tra i due era nata un’amicizia e la vittima aveva iniziato a prestare del denaro, ma da quel momento il tunisino, peraltro conoscitore della lingua dei segni, ha iniziato a chiederne sempre più, per poi, nel caso di rifiuti da parte della vittima, manifestare comportamenti aggressivi e violenti. La vittima ha riferito di aver subito in molte occasioni minacce, a volte accompagnate anche da lesioni, procurate con schiaffi o con l’uso di una cintura. I fatti, accaduti a Brescia, “dove – spiega la Questura in una nota – risiede l’aguzzino, sono consistiti in dazioni di denaro che venivano consegnate in parte in contanti, altre volte attraverso il pagamento dell’affitto dell’abitazione e delle relative utenze”. La vittima, dopo qualche tempo, ha chiesto e ottenuto il trasferimento lavorativo a Novara, sperando che la distanza potesse porre fine alle violenze ed estorsioni, ma queste non sono cessate. La vittima, preoccupata che i famigliari potessero scoprire questa situazione e le precarie condizioni che nel frattempo si erano venute a creare per l’uomo, andava spesso a Brescia per consegnare il denaro, così da scongiurare che il tunisino potesse davvero venire a Novara e distruggere la precaria tranquillità personale e famigliare, che il sordomuto stava cercando di ricostruire.

Il sordomuto, per far fronte alle richieste estorsive, ha anche acceso alcuni finanziamenti e, quando non è più riuscito a trovare altre risorse finanziarie, poiché non è stato più in grado di onorare i debiti contratti, ha finalmente deciso di rivolgersi agli agenti della Squadra Mobile di Novara. I poliziotti, a seguito di serrate indagini, hanno ricostruito i 16 mesi da incubo vissuti dal sordomuto e hanno denunciato il tunisino per estorsione, minacce e lesioni.

Mo.c.