Misteriosi furti di mici, ma anche di cibo e prodotti vari al gattile

Misteriosi furti di gatti ma anche di prodotti destinati all’alimentazione e all’igiene dei felini ospiti del gattile comunale di via della Resega hanno indotto l’Associazione “Amici dei gatti” di Galliate, che da cinque anni ha in gestione la struttura, riammodernata nel 2014 e rinominata “Parco Gatti”, a presentare all’autorità giudiziaria denuncia contro ignoti. Attorno al gattile non si placano comunque le polemiche, accentuate anche dalla recente uscita dall’associazione di alcuni volontari che hanno costituito una nuova associazione che ha partecipato al bando indetto dal Comune per la gestione futura dell’impianto ma che sarebbe stata esclusa dalla g
Misteriosi furti di gatti ma anche di prodotti destinati all’alimentazione e all’igiene dei felini ospiti del gattile comunale di via della Resega hanno indotto l’Associazione “Amici dei gatti” di Galliate, che da cinque anni ha in gestione la struttura, riammodernata nel 2014 e rinominata “Parco Gatti”, a presentare all’autorità giudiziaria denuncia contro ignoti. Attorno al gattile non si placano comunque le polemiche, accentuate anche dalla recente uscita dall’associazione di alcuni volontari che hanno costituito una nuova associazione che ha partecipato al bando indetto dal Comune per la gestione futura dell’impianto ma che sarebbe stata esclusa dalla gara in quanto alla stessa erano ammesse solo le associazioni con almeno tre anni di comprovata esperienza nel settore. La presidente degli “Amici dei Gatti” Daniela Monfroglio da noi interpellata non commenta ma si limita ad assicurare che i mici continueranno ad essere accuditi con la stessa attenzione e cura che hanno ricevuto in passato. L’unica novità è rappresentata dal fatto che per proteggere il gattile dai male intenzionati è stato sostituito il lucchetto del cancello di ingresso. «Un atto dovuto e anche una misura precauzionale – dice Monfroglio – dopo quello che è accaduto». Per la gestione del gattile l’impegno di spesa annuo da parte del Comune è di circa 17.000 euro.
Carlo Panizza