Il fondatore dell'Arsenale della Pace di Torino in parrocchia a Borgomanero

“Non è né un prete né un religioso. E’ marito, padre, nonno e bancario in pensione. E’ sempre stato innamorato di Dio, ma ad un certo punto della sua vita ha deciso di dedicargli tutto il suo tempo e tutto se stesso”: con queste semplici parole la Parrocchia di Borgomanero ha voluto presentare su un volantino diffuso in città l’incontro che la comunità locale av
“Non è né un prete né un religioso. E’ marito, padre, nonno e bancario in pensione. E’ sempre stato innamorato di Dio, ma ad un certo punto della sua vita ha deciso di dedicargli tutto il suo tempo e tutto se stesso”: con queste semplici parole la Parrocchia di Borgomanero ha voluto presentare su un volantino diffuso in città l’incontro che la comunità locale avrà venerdì 31 marzo alle 21 nella sala conferenze dell’Oratorio parrocchiale di via Dante con Ernesto Olivero che nel 1964, allora ventiquattrenne fondò a Torino il Sermig (Servizio missionario giovani) insieme alla moglie Maria e ad un gruppo di giovani fortemente motivati in campo sociale e nel vivere la solidarietà verso i più poveri. Nel 1983 al Sermig il Comune di Torino concesse in comodato l’ex Arsenale Militare di piazza Borgo Dora. Nel luogo dove furono forgiate buona parte delle armi utilizzate nei due conflitti mondiali sorge un “laboratorio” di convivenza, di dialogo, di formazione dei giovani, di accoglienza dei più disagiati, aperto 24 ore su 24. Ad inaugurare l’Arsenale della Pace fu l’11aprile 1984 l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Con il Sermig Olivero ha varcato i confini piemontesi e nazionali, realizzando oltre tremila azioni umanitarie in 92 Paesi del mondo, tra cui l’Arsenale della Speranza a San Paolo del Brasile e l’Arsenale dell’Incontro a Madaba, in Giordania. Nella foto, Ernesto Olivero con don Luigi Ciotti, bellunese di nascita ma torinese di adozione, anche lui da sempre “in prima linea” per aiutare i più bisognosi e combattere le ingiustizie.