Riapre la ferrovia Novara-Varallo

Riapre la Novara-Varallo Sesia. La tanto attesa notizia trova conferma nelle parole dell’assessore regionale ai Trasporti, Francesco Balocco, in occasione di un nuovo viaggio del «treno storico» Milano-Novara-Varallo Sesia, fissato per questa domenica 30 aprile.
Balocco, sollecitato sulla questione, ha confermato le voci che negli ultimi tempi si rincorrevano circa una riapertura anche al servizio passeggeri della tratta ferroviaria: si parla del dopo estate oppure di inizio 2018. «D’altronde – spiega Balocco - il nostro obiettivo era anzitutto fare chiarezza e verificare come procedere in futuro. La linea è in buone condizioni e non ha necessità di interventi di ripristino particolari. Con Rete Ferroviaria Italiana sono in corso le verifiche di carattere tecnico, abbiamo fatto la richiesta di avere le tracce, cioè le fasce orarie per i treni passeggeri». Ancora aperta la questione su chi si occuperà della gestione: potrebbe essere affidata a un operatore dei trasporti su strada, che così offrirebbe un servizio combinato ferro-gomma. Non solo: è desiderio che la linea si “allunghi” sino al capoluogo lombardo, con la partenza di un primo convoglio intorno alle sei del mattino da Varallo Sesia con arrivo a Milano intorno alle 8.30 e fermate a Borgosesia, Romagnano e Novara; rientro serale previsto attorno alle 18 da Milano mentre lungo la giornata potrebbero essere previste corse ad hoc per gli studenti tra il capoluogo novarese e Varallo in Valsesia.
Il servizio ferroviario era stato sospeso il 15 settembre 2014 per la questione dei costi e sostituito da autobus: molte le proteste del mondo dei pendolari e delle amministrazioni locali che invocarono fin da subito la riapertura.
In realtà, però, il traffico merci su rotaia non si è mai fermato in quanto ogni mercoledì e giovedì, da Novara a Romagnano Sesia, transita il treno merci che serve la multinazionale Kimberly Clark: proprio questo elemento, secondo alcuni, avrebbe fatto la differenza.
Le reazioni
Molte le reazioni da parte dei primi cittadini. Prima fra tutti il sindaco di Romagnano Sesia, Cristina Baraggioni: «Il primo pensiero – spiega – è indubbiamente di soddisfazione: la riapertura va considerata come una vittoria e una conquista per tutto il territorio; sembrava un sogno... si sta per trasformare in realtà. Il dialogo iniziato a Romagnano Sesia il primo settembre 2014 con tutte le forze politiche del territorio, alla presenza dell’assessore regionale Balocco e le associazioni, possiamo dire che abbia dato buoni frutti. Le promesse fatte quel giorno nella nostra sala consigliare verranno mantenute». Romagnano rimane protagonista della partita: «E’ vero e in realtà, siamo già pronti. Tra pochi giorni inizieranno i lavori del Movicentro nell'area adiacente alla stazione: questo consentirà agli utenti uno scambio del trasporto da gomma a rotaia e viceversa in tutta sicurezza».
Celsino Ponti è il primo cittadino di Sizzano: «Sin da subito mi sono battuto, assieme ai colleghi di tutti i paesi collocati lungo la linea ferroviaria, per ottenere questo risultato. Per Sizzano i trasporti sono una necessità concreta, per permettere ai miei cittadini di raggiungere i servizi che vengono sempre di più accentrati. Spero che questo sia un primo passo verso il ripristino dei trasporti su rotaia in generale: un ragionamento che non sta a significare un al passato ma un passo in avanti verso il futuro sempre che la linea sia adeguata alle tecnologie attuali, soprattutto in merito alle biglietterie on-line e al numero delle corse».
L’ex presidente Cota
In un post su Facebook l'ex governatore del Piemonte Roberto Cota è critico sulla decisione dell'attuale giunta di ripristinare il treno dei pendolari Novara-Varallo. Ecco il testo: «Ormai non mi scandalizzo più. In questi anni ho visto la politica diventare un gigantesco teatrino mediatico dove, molto spesso, ti fanno apparire il contrario di quella che è la realtà. Il fatto è che questa sistematica mistificazione, a volte, viene lasciata passare come qualcosa di ineluttabile. Ecco un significativo esempio della realtà piemontese: la Giunta Chiamparino ha cancellato la linea ferroviaria Novara-Varallo. Si è trattato di un grave errore compiuto alla fine di una campagna con la quale si è sostenuto che la suddetta linea era stata mantenuta dal sottoscritto per una sorta di favoritismo nei confronti della Valsesia. Oggi, nell'imminenza delle elezioni amministrative, l'assessore si rimangia tutto e annuncia un possibile ripristino. Non basta, cerca di accreditarsi come il salvatore della patria e ha la faccia tosta di criticare il mio governo che questa linea l'aveva mantenuta. Peccato che non vi sia alcuna certezza sui tempi del ripristino e neppure sulle modalità di gestione del servizio. Insomma, vale tutto ed il contrario di tutto...».
Paolo Usellini
Riapre la Novara-Varallo Sesia. La tanto attesa notizia trova conferma nelle parole dell’assessore regionale ai Trasporti, Francesco Balocco, in occasione di un nuovo viaggio del «treno storico» Milano-Novara-Varallo Sesia, fissato per questa domenica 30 aprile.
Balocco, sollecitato sulla questione, ha confermato le voci che negli ultimi tempi si rincorrevano circa una riapertura anche al servizio passeggeri della tratta ferroviaria: si parla del dopo estate oppure di inizio 2018. «D’altronde – spiega Balocco - il nostro obiettivo era anzitutto fare chiarezza e verificare come procedere in futuro. La linea è in buone condizioni e non ha necessità di interventi di ripristino particolari. Con Rete Ferroviaria Italiana sono in corso le verifiche di carattere tecnico, abbiamo fatto la richiesta di avere le tracce, cioè le fasce orarie per i treni passeggeri». Ancora aperta la questione su chi si occuperà della gestione: potrebbe essere affidata a un operatore dei trasporti su strada, che così offrirebbe un servizio combinato ferro-gomma. Non solo: è desiderio che la linea si “allunghi” sino al capoluogo lombardo, con la partenza di un primo convoglio intorno alle sei del mattino da Varallo Sesia con arrivo a Milano intorno alle 8.30 e fermate a Borgosesia, Romagnano e Novara; rientro serale previsto attorno alle 18 da Milano mentre lungo la giornata potrebbero essere previste corse ad hoc per gli studenti tra il capoluogo novarese e Varallo in Valsesia.
Il servizio ferroviario era stato sospeso il 15 settembre 2014 per la questione dei costi e sostituito da autobus: molte le proteste del mondo dei pendolari e delle amministrazioni locali che invocarono fin da subito la riapertura.
In realtà, però, il traffico merci su rotaia non si è mai fermato in quanto ogni mercoledì e giovedì, da Novara a Romagnano Sesia, transita il treno merci che serve la multinazionale Kimberly Clark: proprio questo elemento, secondo alcuni, avrebbe fatto la differenza.
Le reazioni
Molte le reazioni da parte dei primi cittadini. Prima fra tutti il sindaco di Romagnano Sesia, Cristina Baraggioni: «Il primo pensiero – spiega – è indubbiamente di soddisfazione: la riapertura va considerata come una vittoria e una conquista per tutto il territorio; sembrava un sogno... si sta per trasformare in realtà. Il dialogo iniziato a Romagnano Sesia il primo settembre 2014 con tutte le forze politiche del territorio, alla presenza dell’assessore regionale Balocco e le associazioni, possiamo dire che abbia dato buoni frutti. Le promesse fatte quel giorno nella nostra sala consigliare verranno mantenute». Romagnano rimane protagonista della partita: «E’ vero e in realtà, siamo già pronti. Tra pochi giorni inizieranno i lavori del Movicentro nell'area adiacente alla stazione: questo consentirà agli utenti uno scambio del trasporto da gomma a rotaia e viceversa in tutta sicurezza».
Celsino Ponti è il primo cittadino di Sizzano: «Sin da subito mi sono battuto, assieme ai colleghi di tutti i paesi collocati lungo la linea ferroviaria, per ottenere questo risultato. Per Sizzano i trasporti sono una necessità concreta, per permettere ai miei cittadini di raggiungere i servizi che vengono sempre di più accentrati. Spero che questo sia un primo passo verso il ripristino dei trasporti su rotaia in generale: un ragionamento che non sta a significare un al passato ma un passo in avanti verso il futuro sempre che la linea sia adeguata alle tecnologie attuali, soprattutto in merito alle biglietterie on-line e al numero delle corse».
L’ex presidente Cota
In un post su Facebook l'ex governatore del Piemonte Roberto Cota è critico sulla decisione dell'attuale giunta di ripristinare il treno dei pendolari Novara-Varallo. Ecco il testo: «Ormai non mi scandalizzo più. In questi anni ho visto la politica diventare un gigantesco teatrino mediatico dove, molto spesso, ti fanno apparire il contrario di quella che è la realtà. Il fatto è che questa sistematica mistificazione, a volte, viene lasciata passare come qualcosa di ineluttabile. Ecco un significativo esempio della realtà piemontese: la Giunta Chiamparino ha cancellato la linea ferroviaria Novara-Varallo. Si è trattato di un grave errore compiuto alla fine di una campagna con la quale si è sostenuto che la suddetta linea era stata mantenuta dal sottoscritto per una sorta di favoritismo nei confronti della Valsesia. Oggi, nell'imminenza delle elezioni amministrative, l'assessore si rimangia tutto e annuncia un possibile ripristino. Non basta, cerca di accreditarsi come il salvatore della patria e ha la faccia tosta di criticare il mio governo che questa linea l'aveva mantenuta. Peccato che non vi sia alcuna certezza sui tempi del ripristino e neppure sulle modalità di gestione del servizio. Insomma, vale tutto ed il contrario di tutto...».
Paolo Usellini