Carrefour, nessun licenziamento

BORGOMANERO - Nessun licenziamento bensì la disponibilità da parte dell’azienda a garantire esodi incentivati volontari. Può essere così sintetizzato il documento che è stato siglato sabato scorso a Bologna dalle organizzazioni sindacali e dai vertici di Carrefour, la multinazionale francese che qualche mese fa aveva annunciato la chiusura o la ristrutturazione di diversi punti vendita sparsi sul territorio nazionale e la conseguente dichiarazione di 620 esuberi. Per quanto riguarda il Piemonte a rischio di chiusura c’erano gli ipermercati di Trofarello in provincia di Torino e quello di viale Kennedy a Borgomanero che ha chiuso i battenti proprio sabato 22 aprile. Ma che in base agli accordi tra le parti riaprirà entro metà giugno. Non più come ipermercato ma, occupando una superficie commerciale di “soli” 1400 metri quadrati rispetto agli attuali 2800 verrà trasformato in un moderno “discount”, sulla falsariga di quelli aperti con successo in Spagna, caratterizzato dalla vendita di prodotti del territorio. La riconversione in “discount” ha comportato com’era del resto prevedibile uno sfoltimento dell’organico che da 57 dipendenti dovrebbe scendere a 21, tenuto conto che nel frattempo già diciassette lavoratori avrebbero aderito alla proposta di esodo volontario incentivato. In una nota diffusa a livello nazionale dalla Filcams Cgil si evidenzia che “l’accordo sottoscritto individua soluzioni di carattere organizzativo e il ricorso agli ammortizzatori tra le misure, da adottare a livello territoriale o di punto di vendita, volte a salvaguardare l’occupazione e a garantire il mantenimento del perimetro aziendale. Contestualmente al verbale di chiusura delle procedure di licenziamento collettivo sono stati inoltre siglati l’ipotesi per il rinnovo del contratto integrativo aziendale, salvaguardando le condizioni salariali e normative in essere, e un protocollo sulla qualità dell’occupazione in Carrefour”. Anche i vertici aziendali dichiarano la loro “soddisfazione per il raggiungimento dell’intesa con le parti sociali che – viene evidenziato in una nota – ci consente di rinnovare il contratto integrativo aziendale per un periodo di due anni e di trovare una soluzione positiva al piano di ristrutturazione che coinvolge il formato Ipermercati, minimizzandone l’impatto occupazionale tramite il ricorso ad esodi incentivati su base esclusivamente volontaria. Inoltre – prosegue la nota – l’intesa raggiunta ci ha consentito di evitare la chiusura dei due ipermercati di Trofarello e di Borgomanero, attraverso la loro riconversione in un nuovo formato di vendita discount, che permetterà di salvaguardare molti posti di lavoro e nello stesso tempo lanciare un innovativo concetto commerciale”.
All’interno dell’ex ipermercato di viale Kennedy continueranno a rimanere aperti i negozi della “Galleria”, tra cui una para-farmacia e il “calzolaio”, un laboratorio artigianale specializzato nella riparazione di calzature e nella duplicazione di chiavi.
Carlo Panizza
BORGOMANERO - Nessun licenziamento bensì la disponibilità da parte dell’azienda a garantire esodi incentivati volontari. Può essere così sintetizzato il documento che è stato siglato sabato scorso a Bologna dalle organizzazioni sindacali e dai vertici di Carrefour, la multinazionale francese che qualche mese fa aveva annunciato la chiusura o la ristrutturazione di diversi punti vendita sparsi sul territorio nazionale e la conseguente dichiarazione di 620 esuberi. Per quanto riguarda il Piemonte a rischio di chiusura c’erano gli ipermercati di Trofarello in provincia di Torino e quello di viale Kennedy a Borgomanero che ha chiuso i battenti proprio sabato 22 aprile. Ma che in base agli accordi tra le parti riaprirà entro metà giugno. Non più come ipermercato ma, occupando una superficie commerciale di “soli” 1400 metri quadrati rispetto agli attuali 2800 verrà trasformato in un moderno “discount”, sulla falsariga di quelli aperti con successo in Spagna, caratterizzato dalla vendita di prodotti del territorio. La riconversione in “discount” ha comportato com’era del resto prevedibile uno sfoltimento dell’organico che da 57 dipendenti dovrebbe scendere a 21, tenuto conto che nel frattempo già diciassette lavoratori avrebbero aderito alla proposta di esodo volontario incentivato. In una nota diffusa a livello nazionale dalla Filcams Cgil si evidenzia che “l’accordo sottoscritto individua soluzioni di carattere organizzativo e il ricorso agli ammortizzatori tra le misure, da adottare a livello territoriale o di punto di vendita, volte a salvaguardare l’occupazione e a garantire il mantenimento del perimetro aziendale. Contestualmente al verbale di chiusura delle procedure di licenziamento collettivo sono stati inoltre siglati l’ipotesi per il rinnovo del contratto integrativo aziendale, salvaguardando le condizioni salariali e normative in essere, e un protocollo sulla qualità dell’occupazione in Carrefour”. Anche i vertici aziendali dichiarano la loro “soddisfazione per il raggiungimento dell’intesa con le parti sociali che – viene evidenziato in una nota – ci consente di rinnovare il contratto integrativo aziendale per un periodo di due anni e di trovare una soluzione positiva al piano di ristrutturazione che coinvolge il formato Ipermercati, minimizzandone l’impatto occupazionale tramite il ricorso ad esodi incentivati su base esclusivamente volontaria. Inoltre – prosegue la nota – l’intesa raggiunta ci ha consentito di evitare la chiusura dei due ipermercati di Trofarello e di Borgomanero, attraverso la loro riconversione in un nuovo formato di vendita discount, che permetterà di salvaguardare molti posti di lavoro e nello stesso tempo lanciare un innovativo concetto commerciale”.
All’interno dell’ex ipermercato di viale Kennedy continueranno a rimanere aperti i negozi della “Galleria”, tra cui una para-farmacia e il “calzolaio”, un laboratorio artigianale specializzato nella riparazione di calzature e nella duplicazione di chiavi.
Carlo Panizza