Chiusura discarica di Ghemme, 43 sindaci firmano la modifica della legge

ARONA - Sono 43 i sindaci che hanno firmato la proposta di modifica della legge di accantonamento dei fondi per la chiusura delle discariche. Il Comune di Arona è capofila per un’istanza di modifica dell’articolo 15 del Decreto legislativo del 2003, trasmessa al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare. Al Ministro Luca Galletti si chiede «che i cittadini, quando si trovino a pagare la tassa rifiuti, anziché corrispondere alle aziende che gestiscono le discariche una quota parte in tasse per la gestione e messa in sicurezza per la chiusura futura dei siti, effettuino i versamenti su un conto corrente vincolato a tale scopo in capo alla Regione di appartenenza. Potrebbe fornire uno strumento di tutela dei cittadini, senza costi a carico dello Stato, e di contenimento delle conseguenze derivanti da un gestione inidonea dei siti di conferimento rifiuti di tutta Italia». Lo ha detto il sindaco di Arona Albero Gusmeroli (nella foto) martedì in municipio in conferenza stampa. Dei 51 comuni del Consorzio Gestione rifiuti medio Novarese che conferiscono alla discarica di Ghemme hanno firmato in 43 (oltre ad Arona, Agrate Conturbia, Ameno, Armeno, Bognogno, Bolzano Novarese, Borgo Ticino, Borgomanero, Briga Novarese, Carpignano Sesia, Cavaglietto, Cavaglio d’Agogna, Cavallirio, Colazza, Comignago, Cressa, Cureggio, Divignano, Dormelletto, Fara Novarese, Fontaneto d’Agogna, Gargallo, Gattico, Gozzano, Grignasco, Invorio, Lesa, Maggiora, Massino Visconti, Meina, Miasino, Nebbiuno, Oleggio Castello, Paruzzaro, Pella, Pettenasco, Pisano, Pogno, San Maurizio d’Opaglio, Sizzano, Soriso, Varallo Pompia, Veruno).
I cittadini, con le loro quote versate, hanno già pagato a Daneco, l’azienda che gestisce la discarica, un importo di 20 milioni di euro, la metà di quello che servirà per i costi di chiusura stimati in 40 milioni. «La proposta – spiega Gusmeroli - trae origine dai problemi sorti a fronte della revoca, per giusta causa, dell’autorizzazione alla ditta Daneco nella gestione successiva alla chiusura della discarica di Ghemme, a fronte della garanzia fideiussoria pari a 9 milioni di euro, prestata dalla ditta per la messa in sicurezza e chiusura del sito, risultata falsa e in ogni caso insufficiente a coprire i costi di chiusura della discarica». L’iniziativa fa seguito all’appello sottoscritto da 36 sindaci dei comuni che compongono il Consorzio a cui fa capo la discarica e presentato alla Provincia di Novara e alla Regione Piemonte perché i loro cittadini non debbano pagare due volte.
«Hanno già pagato 20 milioni di euro e si troverebbero a pagare ancora per la dismissione del sito. Negli anni infatti hanno già pagato in tariffa i costi previsti per la messa in sicurezza e cessazione del sito». La proposta da valutare vede due commi dell’articolo 15 da aggiungere: “La quota parte della tariffa relativa ai costi stimati di chiusura e per la gestione successiva alla chiusura della discarica è esclusa dal prezzo di conferimento dei rifiuti nella discarica ed è introitata dalla Regione in apposito conto vincolato”. E “Il soggetto responsabile della gestione operativa e post operativa in regola con gli adempimenti ivi prescritti chiede alla Regione lo svincolo a proprio favore delle somme accantonate in relazione ai costi sostenuti e da sostenere secondo tempi e modalità da definire con legge regionale”.
Maria Nausica Bucci
ARONA - Sono 43 i sindaci che hanno firmato la proposta di modifica della legge di accantonamento dei fondi per la chiusura delle discariche. Il Comune di Arona è capofila per un’istanza di modifica dell’articolo 15 del Decreto legislativo del 2003, trasmessa al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare. Al Ministro Luca Galletti si chiede «che i cittadini, quando si trovino a pagare la tassa rifiuti, anziché corrispondere alle aziende che gestiscono le discariche una quota parte in tasse per la gestione e messa in sicurezza per la chiusura futura dei siti, effettuino i versamenti su un conto corrente vincolato a tale scopo in capo alla Regione di appartenenza. Potrebbe fornire uno strumento di tutela dei cittadini, senza costi a carico dello Stato, e di contenimento delle conseguenze derivanti da un gestione inidonea dei siti di conferimento rifiuti di tutta Italia». Lo ha detto il sindaco di Arona Albero Gusmeroli (nella foto) martedì in municipio in conferenza stampa. Dei 51 comuni del Consorzio Gestione rifiuti medio Novarese che conferiscono alla discarica di Ghemme hanno firmato in 43 (oltre ad Arona, Agrate Conturbia, Ameno, Armeno, Bognogno, Bolzano Novarese, Borgo Ticino, Borgomanero, Briga Novarese, Carpignano Sesia, Cavaglietto, Cavaglio d’Agogna, Cavallirio, Colazza, Comignago, Cressa, Cureggio, Divignano, Dormelletto, Fara Novarese, Fontaneto d’Agogna, Gargallo, Gattico, Gozzano, Grignasco, Invorio, Lesa, Maggiora, Massino Visconti, Meina, Miasino, Nebbiuno, Oleggio Castello, Paruzzaro, Pella, Pettenasco, Pisano, Pogno, San Maurizio d’Opaglio, Sizzano, Soriso, Varallo Pompia, Veruno).
I cittadini, con le loro quote versate, hanno già pagato a Daneco, l’azienda che gestisce la discarica, un importo di 20 milioni di euro, la metà di quello che servirà per i costi di chiusura stimati in 40 milioni. «La proposta – spiega Gusmeroli - trae origine dai problemi sorti a fronte della revoca, per giusta causa, dell’autorizzazione alla ditta Daneco nella gestione successiva alla chiusura della discarica di Ghemme, a fronte della garanzia fideiussoria pari a 9 milioni di euro, prestata dalla ditta per la messa in sicurezza e chiusura del sito, risultata falsa e in ogni caso insufficiente a coprire i costi di chiusura della discarica». L’iniziativa fa seguito all’appello sottoscritto da 36 sindaci dei comuni che compongono il Consorzio a cui fa capo la discarica e presentato alla Provincia di Novara e alla Regione Piemonte perché i loro cittadini non debbano pagare due volte.
«Hanno già pagato 20 milioni di euro e si troverebbero a pagare ancora per la dismissione del sito. Negli anni infatti hanno già pagato in tariffa i costi previsti per la messa in sicurezza e cessazione del sito». La proposta da valutare vede due commi dell’articolo 15 da aggiungere: “La quota parte della tariffa relativa ai costi stimati di chiusura e per la gestione successiva alla chiusura della discarica è esclusa dal prezzo di conferimento dei rifiuti nella discarica ed è introitata dalla Regione in apposito conto vincolato”. E “Il soggetto responsabile della gestione operativa e post operativa in regola con gli adempimenti ivi prescritti chiede alla Regione lo svincolo a proprio favore delle somme accantonate in relazione ai costi sostenuti e da sostenere secondo tempi e modalità da definire con legge regionale”.
Maria Nausica Bucci