Farmacisti sul piede di guerra

Farmacisti sul piede di guerra
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BORGOMANERO - Se non si riuscirà a trovare una soluzione bonaria per dirimere la controversia in atto tra il Comune di Borgomanero e alcuni titolari delle farmacie operanti non solo in città ma anche in alcuni paesi dell’hinterland, a decidere sarà il Tar. Motivo del contendere l’apertura di una nuova farmacia,  prevista da una legge dello Stato, la n. 27 del 24 marzo 2012 varata “per garantire una più capillare presenza sul territorio del servizio farmaceutico”. Le nuove disposizioni stabilivano anche  precisi parametri per garantire che vi fosse una farmacia ogni 3.300 abitanti. Il Comune di Borgomanero in base ai dati Istat riferiti al 31 dicembre 2010 aveva una popolazione residente di 21.518 abitanti, un numero da consentire pertanto l’apertura di due nuove farmacie, in aggiunta alle cinque già esistenti :“Rocco” in viale Marazza, “Pezzana” in corso Roma, “Ruva” in corso Garibaldi e le due farmacie “Comunali” (cedute dal Comune ai privati) ubicate in viale Kennedy e in via IV Novembre, oltre al “dispensario  farmaceutico”  aperto in via Quagliotti nella frazione di Santa Cristina e allora gestito dalla Farmacia Rocco.  La Giunta comunale, dopo aver sentito e ottenuto il parere da parte del Servizio farmaceutico dell’Asl NO e dell’Ordine provinciale dei farmacisti delle Province di Novara e del Vco, con delibera n. 41 del 14 aprile 2012 individuava anche le zone della città dove le due nuove farmacie avrebbero dovuto sorgere: una nella frazione di Santa Cristina dove era già funzionante il “dispensario farmaceutico” e l’altra nella frazione San Marco. Con la stessa delibera era stata approvata anche la nuova “zonizzazione” del territorio comunale riferita alla sedi farmaceutiche, costituita da sette zone ben definite. La zona n. 7, quella della frazione San Marco comprendeva “via Santa Cristinetta (numeri dispari) sino all’incrocio con via Montale, via Montale (numeri pari), località Prazzole, linea ferroviaria (lato est) altezza via Verdi civico 91 sino ad incrociare via Simonotti, strada di Orlongo ed il confine dei Comuni di Briga Novarese, Gozzano, Invorio e Gattico”. La planimetria allegata alla delibera era stata trasmessa alla Regione Piemonte per consentire agli uffici competenti di procedere con i bandi per l’assegnazione delle nuove farmacie. Cosa che è avvenuta e che ha portato alla recente apertura di una farmacia a Santa Cristina  e l’altra, denominata “Farmacia San Marco” (nella foto di Panizza) lungo la Sr 142 “Borgomanero – Arona” in via Santa Cristinetta n. 119 accanto ad altri esercizi commerciali e ad un avviato ristorante. Apriti cielo! Secondo i farmacisti che si sono rivolti al Tar la delibera adottata nel 2012 dalla Giunta dovrebbe essere annullata in quanto nel testo era stata indicata, per la frazione San Marco, una zona ben delimitata mentre la planimetria allegata e trasmessa alla Regione sarebbe più ampia e comprenderebbe anche l’area su cui è stata aperta la nuova farmacia. Chi ha ragione? Non è dato a sapere. Così come non è dato a sapere chi eventualmente avrebbe sbagliato. L’unico dato di fatto è che, ricevuta la comunicazione della presentazione del ricorso al Tar, la Giunta, neo costituita, ha provveduto ad affidare la difesa del Comune all’avvocato Francesco Paolo Videtta di Torino, sperando però che non sia necessario. Gli amministratori locali  confidano infatti di risolvere la questione fuori dalle aule del Tribunale amministrativo. Un primo incontro tra le parti si è già tenuto qualche giorno fa ma non avrebbe portato a risultati soddisfacenti. Della delicata questione se ne sta occupando in prima persona il neo assessore alle attività economiche Annalisa Beccaria che, confermano in Comune, «ha in corso interventi volti a  comporre la controversia».
Carlo Panizza

BORGOMANERO - Se non si riuscirà a trovare una soluzione bonaria per dirimere la controversia in atto tra il Comune di Borgomanero e alcuni titolari delle farmacie operanti non solo in città ma anche in alcuni paesi dell’hinterland, a decidere sarà il Tar. Motivo del contendere l’apertura di una nuova farmacia,  prevista da una legge dello Stato, la n. 27 del 24 marzo 2012 varata “per garantire una più capillare presenza sul territorio del servizio farmaceutico”. Le nuove disposizioni stabilivano anche  precisi parametri per garantire che vi fosse una farmacia ogni 3.300 abitanti. Il Comune di Borgomanero in base ai dati Istat riferiti al 31 dicembre 2010 aveva una popolazione residente di 21.518 abitanti, un numero da consentire pertanto l’apertura di due nuove farmacie, in aggiunta alle cinque già esistenti :“Rocco” in viale Marazza, “Pezzana” in corso Roma, “Ruva” in corso Garibaldi e le due farmacie “Comunali” (cedute dal Comune ai privati) ubicate in viale Kennedy e in via IV Novembre, oltre al “dispensario  farmaceutico”  aperto in via Quagliotti nella frazione di Santa Cristina e allora gestito dalla Farmacia Rocco.  La Giunta comunale, dopo aver sentito e ottenuto il parere da parte del Servizio farmaceutico dell’Asl NO e dell’Ordine provinciale dei farmacisti delle Province di Novara e del Vco, con delibera n. 41 del 14 aprile 2012 individuava anche le zone della città dove le due nuove farmacie avrebbero dovuto sorgere: una nella frazione di Santa Cristina dove era già funzionante il “dispensario farmaceutico” e l’altra nella frazione San Marco. Con la stessa delibera era stata approvata anche la nuova “zonizzazione” del territorio comunale riferita alla sedi farmaceutiche, costituita da sette zone ben definite. La zona n. 7, quella della frazione San Marco comprendeva “via Santa Cristinetta (numeri dispari) sino all’incrocio con via Montale, via Montale (numeri pari), località Prazzole, linea ferroviaria (lato est) altezza via Verdi civico 91 sino ad incrociare via Simonotti, strada di Orlongo ed il confine dei Comuni di Briga Novarese, Gozzano, Invorio e Gattico”. La planimetria allegata alla delibera era stata trasmessa alla Regione Piemonte per consentire agli uffici competenti di procedere con i bandi per l’assegnazione delle nuove farmacie. Cosa che è avvenuta e che ha portato alla recente apertura di una farmacia a Santa Cristina  e l’altra, denominata “Farmacia San Marco” (nella foto di Panizza) lungo la Sr 142 “Borgomanero – Arona” in via Santa Cristinetta n. 119 accanto ad altri esercizi commerciali e ad un avviato ristorante. Apriti cielo! Secondo i farmacisti che si sono rivolti al Tar la delibera adottata nel 2012 dalla Giunta dovrebbe essere annullata in quanto nel testo era stata indicata, per la frazione San Marco, una zona ben delimitata mentre la planimetria allegata e trasmessa alla Regione sarebbe più ampia e comprenderebbe anche l’area su cui è stata aperta la nuova farmacia. Chi ha ragione? Non è dato a sapere. Così come non è dato a sapere chi eventualmente avrebbe sbagliato. L’unico dato di fatto è che, ricevuta la comunicazione della presentazione del ricorso al Tar, la Giunta, neo costituita, ha provveduto ad affidare la difesa del Comune all’avvocato Francesco Paolo Videtta di Torino, sperando però che non sia necessario. Gli amministratori locali  confidano infatti di risolvere la questione fuori dalle aule del Tribunale amministrativo. Un primo incontro tra le parti si è già tenuto qualche giorno fa ma non avrebbe portato a risultati soddisfacenti. Della delicata questione se ne sta occupando in prima persona il neo assessore alle attività economiche Annalisa Beccaria che, confermano in Comune, «ha in corso interventi volti a  comporre la controversia».
Carlo Panizza

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