Pista motocross di Maggiora: minacce al pm

Pista motocross di Maggiora: minacce al pm
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MAGGIORA - Starebbero indagando i carabinieri del Comando provinciale  di Novara in merito a presunte minacce rivolte su Facebook al sostituto procuratore della Repubblica  che si è occupato del sequestro della pista da motocross di Maggiora in località “Mottaccio del Balmone”. Il  Tribunale di Novara aveva emesso  il provvedimento di sequestro preventivo dell’area  avendo riscontrato una serie di abusi edilizi. Su un profilo, probabilmente fittizio, si legge un attacco prima a quelle famiglie, che secondo la persona che scrive il post, avrebbero innescato il procedimento giudiziario con una segnalazione “queste famiglie senza dubbio sono da impiccare in piazza a Maggiora” per poi prendersela  con il pm, definito tra “i boia esecutori” che “vanno eliminati dalla faccia della terra”. Un atteggiamento in netto contrasto con il comportamento della società proprietaria dell’area.

La  Schava s.r.l.., infatti, dopo aver cambiato al composizione societaria, ha dato incarico ai s propri tecnici, di iniziare l’iter burocratico per espletare quanto richiesto dalla Procura e dalla Provincia di Novara. La comunicazione è stata data all’ente provinciale nella giornata di venerdì.

m.d.

MAGGIORA - Starebbero indagando i carabinieri del Comando provinciale  di Novara in merito a presunte minacce rivolte su Facebook al sostituto procuratore della Repubblica  che si è occupato del sequestro della pista da motocross di Maggiora in località “Mottaccio del Balmone”. Il  Tribunale di Novara aveva emesso  il provvedimento di sequestro preventivo dell’area  avendo riscontrato una serie di abusi edilizi. Su un profilo, probabilmente fittizio, si legge un attacco prima a quelle famiglie, che secondo la persona che scrive il post, avrebbero innescato il procedimento giudiziario con una segnalazione “queste famiglie senza dubbio sono da impiccare in piazza a Maggiora” per poi prendersela  con il pm, definito tra “i boia esecutori” che “vanno eliminati dalla faccia della terra”. Un atteggiamento in netto contrasto con il comportamento della società proprietaria dell’area.

La  Schava s.r.l.., infatti, dopo aver cambiato al composizione societaria, ha dato incarico ai s propri tecnici, di iniziare l’iter burocratico per espletare quanto richiesto dalla Procura e dalla Provincia di Novara. La comunicazione è stata data all’ente provinciale nella giornata di venerdì.

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