Cusio, i vigili tornano... a casa

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GOZZANO  Con la chiusura definitiva dell’ “Unione dei Comuni del Cusio”, che ha avuto luogo lo scorso 30 giugno (preannunciata e stabilita consensualmente da apposite delibere dai singoli Consigli comunali al termine dello scorso anno), cambia anche la dislocazione degli agenti di Polizia municipale che, mentre l’Unione era in essere, potevano prestare servizio su tutto il territorio.
Le quattro persone appartenenti, originariamente, al distaccamento di Polizia di Gozzano, dunque, tornano al territorio gozzanese; un agente rientra in servizio a Pogno.
Ce lo conferma il sindaco Biscuola che afferma come, nel frattempo (e sino al 2019), sia però stata stipulata una specifica convenzione per il servizio di Polizia tra Gozzano, Pogno, Soriso.
L’ “Unione dei Comuni del Cusio” era sorta il 14 dicembre 2001 e comprendeva cinque realtà: Gozzano, Briga Novarese, Gargallo, Pogno, Soriso. Una delibera di Giunta di agosto 2016 aveva anticipato la possibilità di avviare lo scioglimento per problematiche economiche e organizzative. L’Unione, era stato ribadito da più parti, soffriva limitazioni organizzative, incrementate da “nuove disposizioni regionali soprattutto in materia di contributi economici”. Il Regolamento ne prevedeva la durata in trent’anni, con l’ipotesi di interruzione quando “non sia rinnovata allo spirare del termine o quando vengano meno i requisiti di legge previsti per la sua costituzione, fermo restando che in caso di scioglimento le funzioni fondamentali dovranno essere comunque svolte in forma associata da parte dei Comuni interessati”. Come previsto dunque lo scioglimento ha avuto efficacia sei mesi dopo l’adozione delle deliberazioni, e cioè dal 1° luglio 2017. Lo scorso anno erano stati anche esplicitati, in Consiglio comunale, i motivi che hanno indotto la Regione Piemonte (che ha posto l’Unione cusiana al 46esimo posto su cinquanta) a non erogare i finanziamenti previsti a causa del numero ridotto di funzioni condivise. In quell’occasione il primo cittadino assicurò sul fatto che i dipendenti assegnati all’Unione, con il suo scioglimento, sarebbero tornati “in capo al Comune di provenienza". Nel comune di Gozzano, essendo previste le elezioni amministrative a giugno 2019, Biscuola fa presente che sarà la nuova Amministrazione (dal 1° gennaio 2020), a decidere il da farsi in merito ai servizi da condividere. Come era stato detto in passato, la direzione futura dovrebbe consistere in un’ ipotesi di aggregazione o di lavoro più ampia che porti alla razionalizzazione di servizi e gestione congiunta del personale.
Maria Antonietta Trupia

GOZZANO - Con la chiusura definitiva dell’ “Unione dei Comuni del Cusio”, che ha avuto luogo lo scorso 30 giugno (preannunciata e stabilita consensualmente da apposite delibere dai singoli Consigli comunali al termine dello scorso anno), cambia anche la dislocazione degli agenti di Polizia municipale che, mentre l’Unione era in essere, potevano prestare servizio su tutto il territorio.
Le quattro persone appartenenti, originariamente, al distaccamento di Polizia di Gozzano, dunque, tornano al territorio gozzanese; un agente rientra in servizio a Pogno.
Ce lo conferma il sindaco Biscuola che afferma come, nel frattempo (e sino al 2019), sia però stata stipulata una specifica convenzione per il servizio di Polizia tra Gozzano, Pogno, Soriso.
L’ “Unione dei Comuni del Cusio” era sorta il 14 dicembre 2001 e comprendeva cinque realtà: Gozzano, Briga Novarese, Gargallo, Pogno, Soriso. Una delibera di Giunta di agosto 2016 aveva anticipato la possibilità di avviare lo scioglimento per problematiche economiche e organizzative. L’Unione, era stato ribadito da più parti, soffriva limitazioni organizzative, incrementate da “nuove disposizioni regionali soprattutto in materia di contributi economici”. Il Regolamento ne prevedeva la durata in trent’anni, con l’ipotesi di interruzione quando “non sia rinnovata allo spirare del termine o quando vengano meno i requisiti di legge previsti per la sua costituzione, fermo restando che in caso di scioglimento le funzioni fondamentali dovranno essere comunque svolte in forma associata da parte dei Comuni interessati”. Come previsto dunque lo scioglimento ha avuto efficacia sei mesi dopo l’adozione delle deliberazioni, e cioè dal 1° luglio 2017. Lo scorso anno erano stati anche esplicitati, in Consiglio comunale, i motivi che hanno indotto la Regione Piemonte (che ha posto l’Unione cusiana al 46esimo posto su cinquanta) a non erogare i finanziamenti previsti a causa del numero ridotto di funzioni condivise. In quell’occasione il primo cittadino assicurò sul fatto che i dipendenti assegnati all’Unione, con il suo scioglimento, sarebbero tornati “in capo al Comune di provenienza". Nel comune di Gozzano, essendo previste le elezioni amministrative a giugno 2019, Biscuola fa presente che sarà la nuova Amministrazione (dal 1° gennaio 2020), a decidere il da farsi in merito ai servizi da condividere. Come era stato detto in passato, la direzione futura dovrebbe consistere in un’ ipotesi di aggregazione o di lavoro più ampia che porti alla razionalizzazione di servizi e gestione congiunta del personale.
Maria Antonietta Trupia