Due messe per ricordare don Bartolo Fornara

Due messe per ricordare don Bartolo Fornara
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BORGOMANERO  – Due messe per ricordare nel dodicesimo anniversario della scomparsa di don Bartolo Fornara (nella foto di Panizza)  verranno celebrate domani mercoledì 9 agosto alle 8 nella chiesa di San Giuseppe in corso Garibaldi e alle 18 nella Collegiata di San Bartolomeo.  Già direttore della Stampa diocesana novarese don Bartolo morì il 9 agosto 2005 dopo essere stato colpito da aneurisma nella sua abitazione in via Brunelli Maioni. Borgomanerese “doc” don Bartolo era uno dei sacerdoti più popolari in ambito diocesano. Ordinato prete nel 1957 per nove anni aveva insegnato matematica al Seminario di Novara. Dal 1966 al 1968 coadiutore a Bellinzago e dal 1968 al 1971 parroco di Malesco nel 1972 aveva fatto ritorno nella sua Borgomanero per assumere la carica di capo redattore de “L’Informatore” e di amministratore della stampa diocesana di cui sarebbe diventato direttore nel 2001. Era molto legato alle tradizioni e alla cultura locale e coltivava una grande passione per il teatro. Tutte le mattine celebrava messa nella “sua” chiesa di San Giuseppe. Sino a quando proprio mentre stava raggiungendo l’antico oratorio foraneo venne colto da improvviso malore.

Carlo Panizza

BORGOMANERO  – Due messe per ricordare nel dodicesimo anniversario della scomparsa di don Bartolo Fornara (nella foto di Panizza)  verranno celebrate oggi mercoledì 9 agosto alle 8 nella chiesa di San Giuseppe in corso Garibaldi e alle 18 nella Collegiata di San Bartolomeo.  Già direttore della Stampa diocesana novarese don Bartolo morì il 9 agosto 2005 dopo essere stato colpito da aneurisma nella sua abitazione in via Brunelli Maioni. Borgomanerese “doc” don Bartolo era uno dei sacerdoti più popolari in ambito diocesano. Ordinato prete nel 1957 per nove anni aveva insegnato matematica al Seminario di Novara. Dal 1966 al 1968 coadiutore a Bellinzago e dal 1968 al 1971 parroco di Malesco nel 1972 aveva fatto ritorno nella sua Borgomanero per assumere la carica di capo redattore de “L’Informatore” e di amministratore della stampa diocesana di cui sarebbe diventato direttore nel 2001. Era molto legato alle tradizioni e alla cultura locale e coltivava una grande passione per il teatro. Tutte le mattine celebrava messa nella “sua” chiesa di San Giuseppe. Sino a quando proprio mentre stava raggiungendo l’antico oratorio foraneo venne colto da improvviso malore.

Carlo Panizza

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